Un vecchio giocattolo, un appunto dimenticato: l’idea giusta per catturare un asteroide o rivoluzionare i sistemi di gestione dei satelliti può arrivare da qualsiasi strada, e soprattutto da chiunque. E’ questo lo spirito che anima l’International Space Apps Challenge e che per due giorni, 20 e 21 aprile, raccoglier° in tutto il mondo circa 8.000 persone, 200 di loro si incontreranno negli spazi della facolta’ di ingegneria dell’Università Sapienza di Roma. ”Raccogliere punti di vista diversi – ha spiegato Filippo Angelucci, responsabile dell’Information technology dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) – con un forte spirito di squadra”.
Space App è una sfida-maratona di 48 ore per dare risposte o nuovi approcci per la risoluzione di veri problemi che riguardano il mondo dello spazio. Ideato dalla Nasa, l’evento di quest’anno e’ stato importato anche in Europa grazie alla partecipazione dell’Esa. Si va dalla creazione di un rover marziano con i pezzi delle costruzioni fino a nuove app per smartphone: le ‘sfide’ dei partecipanti alla Sapienza saranno su ben 55 proposte. ”Il nostro ruolo – ha proseguito Angelucci – é quello di catalizzatori, offrire una piattaforma di scambio e discussione aperta da cui nascano nuove idee”. Oltre agli 8.000 gia’ registrati in tutto il mondo, la partecipazione e’ estesa al mondo della rete, tutti potranno infatti seguire le attivita’ in streaming, interagire in un ‘hang out’ dove parteciperanno anche alcuni astronauti o ancora seguire su Twitter con @spaceapps.
