Giulia Napolitano, la modella siciliana vuota il sacco sulle feste private tra sesso e droga - Perizona Magazine

Giulia Napolitano, la modella siciliana vuota il sacco sulle feste private tra sesso e droga

Daniela Vitello

Giulia Napolitano, la modella siciliana vuota il sacco sulle feste private tra sesso e droga

| 11/12/2020

  Giulia Napolitano, 21 anni, originaria di Caltagirone, racconta in esclusiva a “Fanpage.it” il mondo sommerso dei party privati a […]

 

Giulia Napolitano, 21 anni, originaria di Caltagirone, racconta in esclusiva a “Fanpage.it” il mondo sommerso dei party privati a base di sesso e droga. Un mondo che la giovane modella siciliana conosce molto bene lavorando da anni come ragazza immagine per feste private in tutta Italia. Del caso di Alberto Genovese (l’imprenditore milionario arrestato per lo stupro di una 18enne, ndr.) e di “Terrazza sentimento” preferisce non parlare. “Le feste di Genovese non erano il top in circolazione”, si limita a dire.

“Di party come quelli di Genovese ce ne sono in tutta Italia”

“C’è di peggio – assicura – Lui ha fatto una cosa orribile e dovrà pagare ma vi assicuro che di party come i suoi è piena l’Italia, ne ho visti uguali a Milano, a Roma, in Sicilia, in Sardegna, in campagne di paesini sperduti. Di persone che pippano 5 grammi di cocaina ce n’è dappertutto”. Bazzicando in questi ambienti come ragazza immagine, Giulia Napolitano ne ha viste di ogni. “Una volta, in una bellissima villa romana di proprietà di una ex escort, ho visto un prete che aveva messo in fila tre ragazze nude sul letto e ognuna di loro aveva una striscia di cocaina sul pube. Il resto si può immaginare”, racconta.

“E’ pieno di vescovi e preti che pippano cocaina e si divertono con le 18enni”

“A Roma è pieno di vescovi e preti che fanno messa e tre ore dopo pippano cocaina e si divertono con 18enni come se niente fosse – svela – Quando ho provato a chiedere come mai un uomo di Chiesa frequentasse serate del genere, qualcuno di loro mi ha risposto che stava seguendo la fuga nel rifugio dei peccatori. Uno schifo”.  “So che non si direbbe ma sono molto religiosa, soprattutto dopo la perdita di mio padre, ma io ormai sono scioccata. Mi fido di Dio, non della Chiesa”, aggiunge.

“Ecco perchè fanno lasciare il cellulare all’ingresso”

La Napolitano ha sempre avuto la percezione di trovarsi in ambienti potenzialmente rischiosi e per questo motivo, confida, aveva preso alcuni accorgimenti. Come nascondere un piccolo cellulare per chiedere aiuto in caso di pericolo.

“Tutti gli organizzatori di feste private fanno lasciare il cellulare all’ingresso e molti usano bodyguard dentro e fuori casa per garantire la privacy degli ospiti, che spesso sono avvocati, medici, notai, ma anche calciatori, procuratori – spiega – Dicono che sia per la sicurezza, in realtà nessuno vuole che si sappia che di giorno sono stimati professionisti e di notte si drogano e pagano ragazzine”.

“Ho nascosto un piccolo cellulare nelle mutande”

“Avevo comprato un altro piccolo cellulare che nascondevo nelle mutande, nel reggiseno o negli stivali alti – prosegue – Così appena arrivavo andavo in bagno e scrivevo un messaggio a mia madre per informarla della situazione e avvertirla che nel caso non rispondessi oltre una certa ora avrebbe dovuto chiamare la polizia dando l’indirizzo”.

La modella siciliana dice di non temere di parlare di quanto da lei visto in questi anni “perché nessuno può ricattarmi, poiché non mi drogo e non ho mai barattato la mia dignità prostituendomi, facevo solo la ragazza immagine”.

“Ecco perchè le ragazze scelgono l’omertà”

“L’omertà che ruota attorno a questa vicenda è dettata solo dalla paura di perdere la droga gratis e il lavoro con i clienti, lo dico senza problemi – confessa – Ma chi vuole fare un lavoro serio? Guadagnano 10mila euro al mese se vogliono e all’improvviso devono andare a lavorare in un bar per mille? No, meglio stare zitte”.

“Nessuna si pente e tante fanno a gara per partecipare a queste feste”

“Non si pente nessuna – dichiara – È difficile tornare a una vita mediocre, chi smette è perché è troppo vecchia, ha trovato marito o è morta per la droga. In ogni caso c’è un mare di ragazze che fa a gara per partecipare a queste feste. Mica vai lì per la bella musica o per fare amicizia, ci vai perché c’è l’avvocato che ti dà mille euro. Così ti paghi l’università o magari ti compri la borsa che volevi. E poi non ci dimentichiamo che molte sono tossicodipendenti e lì trovano la droga gratis”.

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