Laura Pausini si scaglia contro la celebrazione mediatica di Diego Armando Maradona che, a suo dire, avrebbe in qualche modo […]
Laura Pausini si scaglia contro la celebrazione mediatica di Diego Armando Maradona che, a suo dire, avrebbe in qualche modo oscurato la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. La cantante romagnola ha postato sui social un commento molto duro che ha poi rimosso.
“In Italia fa più notizia l’addio ad un uomo sicuramente bravissimo a giocare al pallone, ma davvero poco apprezzabile per mille cose personali diventate pubbliche, piuttosto che l’addio a tante donne maltrattate, violentate, abusate – ha scritto – Oggi non sono la notizia più importante di questo paese, nonostante questa mattina ne abbia perse altre due. Non so davvero che pensare”.
La cantante, che tra l’altro è amatissima in tutto il Sudamerica, ha diviso il web ricevendo da un lato apprezzamenti soprattutto da parte di donne, dall’altro svariate critiche che probabilmente l’hanno poi spinta a cancellare il commento.
Nella vicenda è entrata a gamba tesa la collega Fiorella Mannoia. “Se Michael Jackson fosse morto ieri sarebbe successa la stessa cosa. Quando se ne vanno uomini così amati nel mondo intero è logico che succeda questo. Non ha scelto lui di morire nella giornata mondiale contro il femminicidio. Anche basta con questa polemica becera”, ha scritto su Twitter. Poco dopo, ha però precisato che le sue parole non volevano essere un attacco diretto alla Pausini. “Non sapevo che Laura avesse scritto quel commento, rispondevo solo ai tanti che scrivevano questa cosa”, ha puntualizzato.
Le parole di dubbio gusto di Giuseppe Cruciani e David Parenzo
“Il Covid adesso è meno grave della morte di Maradona. All’improvviso la morte di Maradona surclassa il Covid come importanza mondiale”. Ieri Giuseppe Cruciani ha aperto così la puntata del programma “La Zanzara” in onda su Radio 24.
“Senza nulla togliere alla morte di Maradona, un grandissimo campione del calcio, oggi ci sono anche altre notizie”, gli ha fatto eco David Parenzo. “Ma dai, ma non ce ne frega un ca**o, sveliamo tutto, tu prima hai detto ‘perché emozionarsi così tanto per la morte di una singola persona? Muoiono 700/800mila persone al giorno, perché stracciarsi le vesti?’, me lo hai detto tu, ‘era anche un cocainomane’, mi hai detto tu ‘non si può piangere un cocainomane'”, ha aggiunto Cruciani.
“Non l’ho mai detto – ha precisato Parenzo – Ho detto ‘poverino, è stato un grande eroe nazionale nel quale si sono rispecchiate generazioni’, dopodiché che fosse un noto cocainomane non lo dico certo io”. “Senti che retorica – ha incalzato Cruciani – Mi hai detto che era anche uno che ha distrutto la sua vita, non era un esempio, lo hai detto tu”.
La polemica per le dichiarazioni di Mughini
Tra quelli che sul web vengono additati come “moralisti” figura anche Giampiero Mughini che ieri a “Stasera Italia” ci è andato giù pesante sull’ex Pibe de Oro. “È morto a 60 anni, ma era sfatto, frantumato e disperato da anni – ha dichiarato – Le sue ultime immagini sono raccapriccianti dal punto di vista umano, e lo dico con commozione. Era un essere sfatto dalle sue abitudini. E d’improvviso lo facciamo santo? Ma no, ma no. Era un grandissimo atleta, un figlio del secolo, drammatico e contraddittorio”.
Cristiana Sinagra contro Cruciani e Mughini: “Vergogna”
“Cruciani e Mughini hanno fatto dichiarazioni vergognose. Va bene la libertà di pensiero, ma ci deve essere rispetto del dolore. Questa gente non conosce Diego, non conosce la sua grande umanità, il suo grande cuore e la sua fragilità. Non può permettersi di parlare. Io lo difenderò fino alla morte. Ripeto, ho sentito cose vergognose, nessun tatto, nessuna sensibilità”.
A parlare così oggi, nel corso di una telefonata infuocata a “Pomeriggio Cinque”, è stata Cristiana Sinagra, madre di Diego Jr, il figlio italiano di Diego Armando Maradona. La donna non ha gradito le dichiarazioni poco delicate rilasciate a “La Zanzara” e a “Stasera Italia” a poche ore dalla morte dell’ex Pibe de Oro.
Riguardo alla lunga battaglia legale da lei affrontata per il riconoscimento di Diego Jr. conclusasi nel 2007 (il campione ha però accolto il figlio nella sua vita solo quattro anni fa, ndr.), la Sinagra ha detto: “Non c’è stato giorno in cui Diego non ha chiesto perdono a suo figlio”.
