Coronavirus, Berlusconi rompe il silenzio: "Temevo di non farcela. Ero in ansia per figli e nipoti" - Perizona Magazine

Coronavirus, Berlusconi rompe il silenzio: “Temevo di non farcela. Ero in ansia per figli e nipoti”

Daniela Vitello

Coronavirus, Berlusconi rompe il silenzio: “Temevo di non farcela. Ero in ansia per figli e nipoti”

| 17/09/2020

“Mi sento molto stanco, spossato. Questa è la caratteristica del Covid. Ma ho superato anche questa difficile prova e questo […]

“Mi sento molto stanco, spossato. Questa è la caratteristica del Covid. Ma ho superato anche questa difficile prova e questo mi rende sereno”. Dopo essere stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano, Silvio Berlusconi ripercorre la sua esperienza con il coronavirus in un’intervista al “Corriere della Sera”.

Berlusconi: “Ho temuto per la mia vita”

“Nei primi giorni di ricovero ho temuto per la mia vita – confida – Ma dopo ho continuato a lavorare a delle interviste per i giornali, nonostante il professor Zangrillo, che oltre ad essere un bravo medico è un mio amico, cercasse in tutti i modi di impedirmelo (…) I momenti più duri sono stati i primi tre giorni in ospedale, avevo dolore dovunque, non riuscivo a stare nella stessa posizione per più di un minuto. Temevo di non farcela. In quei momenti ho avuto chiare negli occhi le terribili immagini degli ospedali che tutti abbiamo visto in questi mesi, le terapie intensive, i pazienti intubati. Mi hanno detto successivamente che la carica virale trovata nel mio tampone era la più alta riscontrata al San Raffaele. Dunque il rischio è stato concreto e reale”.

“Ero in ansia per figli e nipoti”

Nonostante questo, la sua maggiore preoccupazione era per lo stato di salute dei suoi familiari, anche loro contagiati dal virus. “Si stanno riprendendo, grazie al cielo nessuno di loro ha accusato sintomi molto severi – racconta – Però l’angoscia di sapere ammalati i miei figli e positivi anche i miei nipoti, che sono ancora dei bambini, è forse la cosa che mi ha fatto stare più male. Per questo mi sento vicino al dolore di tante famiglie che, come la mia, sono state provate da questo terribile morbo. Ancora di più mi sento vicino a chi ha perso una persona cara”.

“Zangrillo non ha invitato ad abbassare la guardia”

Il leader di Forza Italia scagiona l’amico Zangrillo finito nell’occhio del ciclone per le sue dichiarazioni ottimistiche sul Covid. “Credo che su questo sia nato un equivoco – dice l’ex Cavaliere – Il professore ha espresso da medico valutazioni destinate al dibattito scientifico. Forse essendo un clinico e non un politico ha sottovalutato il fatto che sarebbero state riprese, enfatizzate e sostanzialmente fraintese dai mass media. Il suo non era affatto un invito ad abbassare la guardia. Del resto nel mio caso non ha certo sottovalutato sintomi apparentemente lievi che però nascondevano una situazione molto seria per la quale mi ha imposto un ricovero immediato in piena notte”.

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