Alberto Matano: "Io gay? Non amo le etichette". E Adinolfi lo attacca - Perizona Magazine

Alberto Matano: “Io gay? Non amo le etichette”. E Adinolfi lo attacca

Daniela Vitello

Alberto Matano: “Io gay? Non amo le etichette”. E Adinolfi lo attacca

| 10/09/2020

“Io gay? Non amo le etichette”. A parlare così in un’intervista a “Chi” è Alberto Matano. Nei mesi scorsi, in […]

“Io gay? Non amo le etichette”. A parlare così in un’intervista a “Chi” è Alberto Matano. Nei mesi scorsi, in tanti hanno sparato a zero contro l’ex mezzobusto del Tg1 accusato di aver caldeggiato il siluramento di Lorella Cuccarini da “La Vita in Diretta”. Proprio in questi giorni, Matano è tornato da solo al timone del contenitore pomeridiano di RaiUno.

La scorsa estate, sulle pagine de “Il Messaggero”, sono state chieste a Fabio Canino, informazioni sulla sessualità del giornalista calabrese. “Quando ho letto quell’intervista, da giornalista, ho provato vergogna e, come me, la maggior parte di chi l’ha letta – commenta Matano su “Chi” – Non amo categorie, etichette e diffido da chi mette timbri sugli altri. Un individuo va valutato in base all’operato, non al privato”.

Poi ci si è messo anche Mario Adinolfi. Secondo il leader del Popolo della Famiglia, che non ha digerito l’uscita di scena di Lorella Cuccarini, RaiUno sarebbe in mano ad una lobby gay (LEGGI QUI). “E’ incredibile come per colpire qualcuno si utilizzi, ancora oggi, l’orientamento sessuale – dichiara Matano – E trovo ancor più grave utilizzare questi argomenti per occupare, in qualche modo, spazi mediatici”.

Mario Adinolfi: “Il problema è la lobby Lgbt che da Palazzo Chigi domina RaiUno”

Le affermazioni del conduttore de “La Vita in Diretta” hanno spinto Mario Adinolfi a fare una precisazione sui social.

“Su Chi, il settimanale patinato più venduto in Italia, Alberto Matano torna sulla questione ‘Gay1’ – scrive su Facebook – Prova a fare la vittima. Rispiego: il tema non è il suo orientamento sessuale. La questione è l’occupazione di tutti gli spazi utilizzando la filiera della lobby Lgbt che da Palazzo Chigi domina Raiuno. Matano questo lo sa bene.

Mi scrive un ex hater il 31 agosto: ‘Guarda le ultime stories di Instagram della Venier. Cena a quattro: Venier con il marito, Matano con il ministro Spadafora. E ride imbarazzatissimo, preoccupato di essere ripreso. Ti ho insultato ma forse avevi ragione tu’. Già.

Se cacciate Lorella Cuccarini e occupate tutti gli spazi da Unomattina a La Vita in Diretta fino a Ballando con le stelle, per un disegno preciso di spartizione decisa sul piano politico, beh questo è stato denunciato da molti ieri quando i cacciati erano Santoro o Luttazzi e sarà denunciato da noi oggi anche se sembra ci sia il terrore a farlo. Il Popolo della Famiglia vi dice: attenti, il servizio pubblico radiotelevisivo non è Cosa Vostra, il canone lo pagano le famiglie italiane e il PdF chiede per loro rispetto”.

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