Le "bellissime" di Bruno Vespa: "Edwige Fenech entrava nella testa dei maschi" - Perizona Magazine

Le “bellissime” di Bruno Vespa: “Edwige Fenech entrava nella testa dei maschi”

Daniela Vitello

Le “bellissime” di Bruno Vespa: “Edwige Fenech entrava nella testa dei maschi”

| 09/09/2020

Si intitola “Bellissime” l’ultima fatica letteraria di Bruno Vespa dedicata alle icone di sensualità femminile dello spettacolo italiano dagli anni […]

Si intitola “Bellissime” l’ultima fatica letteraria di Bruno Vespa dedicata alle icone di sensualità femminile dello spettacolo italiano dagli anni ’50 ad oggi. Tra le donne citate dal conduttore di “Porta a Porta” nel libro uscito lo scorso luglio figurano Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Valeria Marini, Claudia Cardinale, Marisa Allasio, Laura Antonelli, Belen Rodriguez, le sorelle Kessler ed Edwige Fenech. “Uno spaccato del costume italiano degli ultimi 60 anni. Dal Neorealismo fino a Instagram, sembrano siano passati sei secoli”, spiega il giornalista in un’intervista a “Leggo”.

“Sophia ha incarnato un’immagine di sex symbol per famiglie – dice proposito della Loren – Del resto aveva a fianco un produttore come Ponti. Quando ha interpretato la Ciociara si è liberata del peso consacrandosi grande attrice. La Lollo invece è andata avanti con le sue forze. Ha fatto tutto da sola, non aveva un produttore che la proteggesse. Con Pane, amore e fantasia ha mostrato i muscoli dell’attrice vera”.

Soltanto all’ultimo capitolo troviamo Diletta Leotta nei cui confronti Vespa è stato tutt’altro che tenero. “Si ha la sensazione che tutta questa grazia di Dio e dei chirurghi potrebbe essere sostituita da un momento all’altro con altra grazia. Diletta sconta quel senso di bambola italiana made in China uscita da un catalogo”, si legge nel suo libro.
Il giornalista di “Leggo” gli chiede se la conduttrice di Dazn ci sia rimasta male. “Che io sappia no – replica – Del resto la bellezza può essere anche costruita a tavolino se fa contare milioni, non solo di follower. È un rischio ma vale la pena correrlo”.

Tra le bellezze da lui citate che lo hanno ringraziato c’è Valeria Marini. “E’ stata la più gentile – confida Vespa – Del resto tra il 1996 e il 2020 l’ho avuta a Porta a Porta per 39 volte”.

Nel libro non poteva mancare Edwige Fenech: “La regina della generazione di attrici insaponate sotto la doccia. Non è necessaria una sceneggiatura quando l’acqua scorre sulle tet*e, si può spiare alla serratura e sognare cose porche che non hanno bisogno di scrittura. La Fenech entrava nella testa dei maschi. Garanzia di eccitazione, non di passione. Fibrillazione non innamoramento. Il più bel complimento lo fece Enzo Ferrari quando a Luca Montezemolo, il compagno di allora, disse dopo averla conosciuta: ‘Guarda che lei è molto meglio di te’, e ci credo rispose Montezemolo. Ma il patron della Rossa di Maranello precisò: ‘Non lo dico perché è bellissima ma perché è più intelligente di te’”.

La più distante? Monica Bellucci. “Splendida donna, indubbiamente. Molto fredda però – sentenzia il conduttore di “Porta Porta” – Non è il prototipo della passionaria come la Lollo, la stessa Sandrelli è una molto passionale. Lei mi pare bellissima ma molto fredda”. E di Belen Rodriguez dice: “Ha una sensualità prorompente. Non è un’attrice, sia chiaro, mentre altre sono andate in carriera interpretando ragazzine e poi le nonne come la Sandrelli. Belen è molto intelligente, ha saputo valorizzare il proprio corpo sfruttando Instagram. Tanto di cappello”.

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