Si chiama “crazy pizza” la nuova avventura imprenditoriale di Flavio Briatore. Tre locali tra Montecarlo, Londra e Porto Cervo, già […]
Si chiama “crazy pizza” la nuova avventura imprenditoriale di Flavio Briatore. Tre locali tra Montecarlo, Londra e Porto Cervo, già presi di mira dai detrattori del manager. Sotto accusa è finita proprio la pizza per via dei costi reputati esorbitanti. Se la margherita e le varianti classiche vanno dai 15 ai 18 euro, il prezzo sale a 23,50 per la pizza con il prosciutto crudo. Un discorso a parte meritano le pizze “crazy” che non sono “pazze” sono nel nome ma anche nel costo.
I “leoni da tastiera” hanno puntato il dito anche contro la modalità di presentazione delle pizze proposte nei locali di Briatore. “La pizza appare “biscottata” – si legge su “Il Tempo” – il pomodoro color Fanta sembra fuoriuscito da un tubetto di salsa concentrata e il bordo è asfittico e anemico per colpa di un pallore “cadaverico” o da pizza Cameo non cotta”. Insomma, il rapporto qualità-prezzo lascerebbe a desiderare.
I commenti sono feroci: “Embè e sta zozzeria me la chiami pizza?”, “Ma perché non ha assunto un pizzaiolo?”, “Mia mamma con 5 euro la fa più buona”, “Pane azzimo condito come pizza”, “Flavio è passato dall’essere sostenitore del Made in Italy a fautore del Made in USA, questa pizza può piacere solo agli stranieri”, “Indecente e dall’aspetto per nulla invitante”.