Giuliana De Sio: "Ho avuto il Covid in una forma molto grave" - Perizona Magazine

Giuliana De Sio: “Ho avuto il Covid in una forma molto grave”

Daniela Vitello

Giuliana De Sio: “Ho avuto il Covid in una forma molto grave”

| 21/07/2020

Giuliana De Sio ha sconfitto il coronavirus dopo 15 giorni di isolamento all’Istituto Spallanzani di Roma. L’attrice salernitana aveva contratto […]

Giuliana De Sio ha sconfitto il coronavirus dopo 15 giorni di isolamento all’Istituto Spallanzani di Roma. L’attrice salernitana aveva contratto il Covid-19 probabilmente a Cremona, durante una tournée teatrale, a metà febbraio. In un’intervista rilasciata a Maurizio Costanzo e Pino Strabioli durante una puntata del programma “Insonnia” in onda su Rai3, la De Sio ha ripercorso la drammatica esperienza.

“Durante il Covid ho cercato di sopravvivere perché l’ho avuto in una forma molto grave – ha svelato – Stavo in isolamento allo Spallanzani. L’ho superato molto bene grazie alla forza della mia testa. Quando sono tornata a casa, ero talmente felice che per me il lockdown è stato un momento di libertà rispetto all’isolamento dell’ospedale. Ero molto rilassata, felice di entrare e uscire dalle stanze. Mi sentivo libera. Ho vissuto l’angoscia al contrario, più in ospedale che a casa.

“E’ stata lunga e terribile”

“Il segno di quell’esperienza è rimasto – ha aggiunto – Sono rimasta in isolamento 15 giorni allo Spallanzani. È stata lunga e terribile. L’isolamento è una cosa che non si può immaginare. Stare chiusi a chiave dentro una stanza da soli, a combattere con un respiro che c’è e non c’è, con l’ossigeno, il fatto che nessuno entra nella stanza. Entrano un attimo per farti una flebo per un minuto, poi si resta soli per le successive 48 ore. Ma ne sono uscita bene sia fisicamente che psicologicamente, o almeno facciamo finta che sia così”.

“Impazzivo per gli attacchi di panico”

“Pensavo che volevo uscire. È stata più l’angoscia legata al fatto di essere intrappolata, di non poter uscire, che non la paura di morire anche se in realtà stavo rischiando perché non respiravo. Ma la mia paranoia era quella di stare chiusa, perché soffro di claustrofobia. Impazzivo per gli attacchi di panico”, ha concluso.

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