Feltri lascia l'Ordine dei Giornalisti: "Non ne posso più, sono anni che mi rompono" - Perizona Magazine

Feltri lascia l’Ordine dei Giornalisti: “Non ne posso più, sono anni che mi rompono”

Daniela Vitello

Feltri lascia l’Ordine dei Giornalisti: “Non ne posso più, sono anni che mi rompono”

| 27/06/2020

In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Vittorio Feltri conferma di essermi dimesso dall’Ordine dei Giornalisti e motiva la sua […]

In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Vittorio Feltri conferma di essermi dimesso dall’Ordine dei Giornalisti e motiva la sua decisione.

“Da anni l’Ordine mi rompe, soprattutto per i titoli di Libero, nonostante ci sia un direttore responsabile, non ne posso più – sbotta – Me ne vado da un ente inutile, che esercita azioni nei miei confronti con un chiaro fumus persecutionis. Mi hanno spesso censurato, mi hanno sospeso, ora ho addirittura tre procedimenti, ma se ne occupa il mio avvocato, e gli farò anche causa per danni morali”.

“L’accanimento nei miei confronti è del tutto infondato – sentenzia – prima di fare un procedimento si guarda la gerenza, loro non lo fanno, io non sono responsabile dei titoli di Libero. Quindi no, non mi dispiace, non me ne importa nulla, d’ora in poi chi mi chiama giornalista lo querelo”.

“Mi si accusa di cose che non posso aver fatto – aggiunge parlando con l’Ansa – Essendo direttore editoriale, non ho responsabilità di legge sugli articoli pubblicati. C’è un direttore responsabile. Chiedano a lui, non a me. Invece, mi danno addosso non si capisce perché. Non credo sia possibile un trattamento speciale per un giornalista, solo perché è un personaggio pubblico. Per questo querelerò tutti quelli che mi hanno ingiustamente sottoposto a procedimenti disciplinari”.

“Anche questa vicenda del politicamente corretto non la comprendo – dice – Esiste un codice civile e un codice penale, che puniscono gli abusi. L’Ordine, anzichè tutelare la libertà di espressione, la vieta. Ditemi a cosa serva l’Ordine. L’Ordine è stato fondato nel 1963, da allora cosa è cambiato? Solo che esistono forme di tortura per chi non è dichiaratamente di sinistra”.

Feltri chiama poi in causa Michele Serra: “Ha detto peste e corna dei lombardi in un articolo e nessuno ha detto niente. Io ho detto che il sud è inferiore per motivi sociologici e sono stato massacrato. Continuerò a fare il direttore editoriale perché può farlo anche un geometra”, ha concluso. “Sono anche consigliere d’amministrazione. Se vorrò esprimere opinioni, lo farò come opinionista, a titolo gratuito”.

FELTRI SI DIMETTE DA GIORNALISTA, IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELL’ODG

Carlo Verna, presidente dell’Ordine dei Giornalisti commenta così la decisione di Feltri: “Avremmo preferito accompagnarlo su una strada di maggior attenzione alle norme della professione. Oltre alle numerose azioni disciplinari in corso nei suoi confronti, recentemente il Consiglio Nazionale ha dato mandato legale per valutare un eventuale danno di immagine all’intera categoria causato da alcune sue ripetute e circostanziate esternazioni. Una volta al di fuori della categoria Feltri potrà tranquillamente continuare ad esprimere liberamente le sue opinioni come prevede l’Articolo 21 della Costituzione. È ovvio che la responsabilità di quello che scriverà si sposta sui direttori responsabili delle testate che lo ospiteranno; come avviene per i tantissimi non giornalisti che ogni giorno, sulla carta stampata o in tv, esprimono liberamente le proprie idee”.

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