Mafia, Alessandro Sallusti: "Il problema sono anche i siciliani" - Perizona Magazine

Mafia, Alessandro Sallusti: “Il problema sono anche i siciliani”

Daniela Vitello

Mafia, Alessandro Sallusti: “Il problema sono anche i siciliani”

| 09/06/2020

Domenica scorsa a “Non è l’Arena” Massimo Giletti ha raccontato la storia di Piera Aiello, oggi deputata del M5S. Da […]

Domenica scorsa a “Non è l’Arena” Massimo Giletti ha raccontato la storia di Piera Aiello, oggi deputata del M5S. Da 30 anni sotto protezione, la donna fu aiutata da un maresciallo a parlare con Paolo Borsellino dopo l’uccisione di suo marito. Il giudizio di Alessandro Sallusti sul tema della criminalità organizzata è tagliente e il conduttore è costretto ad intervenire.

“La mafia, certo, colpisce ed è terribile laddove è più forte e ha più possibilità di ricatto e minaccia – dichiara il direttore de “Il Giornale” – Ma purtroppo bisogna ammettere che la mafia colpisce laddove c’è un tessuto sociale disposto a farsi colpire. Vogliamo chiamarla omertà? Vogliamo chiamarla compiacenza? Quelle frasi che abbiamo sentito di cittadini siciliani qualsiasi, secondo me dicono molto più di questo problema di qualsiasi maxi processo. Il problema sono anche i siciliani. Bisogna dirlo. Se no non si capisce che diavolo sta succedendo. È vero che sono sotto ricatto, sotto pressione, ma lì avete in studio una donna che si è ribellata a questo ricatto”.

“Però Alessandro, io ti ricordo i tanti siciliani che sono morti per far cambiare quella terra – precisa Giletti – Credo che la maggior parte dei siciliani sia gente onesta”. “Ma per carità, ma purtroppo non sono abbastanza – replica il giornalista – Però tu stasera hai fatto vedere un eroe e almeno una ventina di siciliani per i quali va tutto bene”.

In disaccordo con Sallusti è Nunzia De Girolamo: “Io non penso che sia una situazione di tessuto sociale che attecchisce, perché la mafia come la ‘ndrangheta, è forte anche in Lombardia o in altre zone del Nord. È più eclatante in realtà come la Sicilia, poi è chiaro che quella omertà è anche frutto di paura”. “Nunzia è difficile trovare un lombardo che dice ‘secondo me uno che ha sciolto il bambino nell’acido è giusto che torni a casa’”, ribatte il giornalista. “Però i lombardi hanno negato che c’era la ‘ndrangheta in Lombardia”, chiosa l’ex deputata.

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