Luca Parmitano: "Sapevo del coronavirus già da novembre". Poi le scuse: "Mi sono sbagliato" - Perizona Magazine

Luca Parmitano: “Sapevo del coronavirus già da novembre”. Poi le scuse: “Mi sono sbagliato”

Daniela Vitello

Luca Parmitano: “Sapevo del coronavirus già da novembre”. Poi le scuse: “Mi sono sbagliato”

| 25/05/2020

“A bordo abbiamo un collegamento quotidiano con le realtà terrestri; abbiamo anche accesso alla rete internet; possiamo comunicare con i […]

“A bordo abbiamo un collegamento quotidiano con le realtà terrestri; abbiamo anche accesso alla rete internet; possiamo comunicare con i centri di controllo e già da novembre, avevamo iniziato a seguire i primi contagi, inizialmente soltanto nei paesi asiatici, poi al mio rientro i primi contagi in Europa…”.

Così parlava lo scorso 25 aprile Luca Parmitano nella trasmissione “Petrolio” su RaiUno (GUARDA QUI). Stando a quanto  da lui dichiarato, l’astronauta siciliano sapeva dell’esistenza del coronavirus già da prima che la Cina lanciassero l’allarme, ovvero nel gennaio del 2020.

Parmitano ha ribadito il concetto a “Tg2 Storie” lo scorso 10 maggio: “Sulla stazione abbiamo seguito quello che stava succedendo sulla Terra: anche prima del mio rientro già da novembre eravamo al corrente di questo probabile contagio pandemico e soprattutto la gravità che si andava allargando a macchia d’olio proprio in Europa poco prima del mio rientro”.

A riportare le dichiarazioni dell’ufficiale dell’Aeronautica Militare con 25 anni di servizio e 6 missioni spaziali alle spalle è David Rossi su difesaonline.it. L’ipotesi, lanciata dal sito, è che l’intelligence americana avvertì gli alleati e altri governi della presenza di un pericolo per la salute mondiale prima ancora la Cina denunciasse i fatti.

“Sarebbe interessante – si legge sul sito – chiedere a Parmitano chi lo teneva informato: se direttamente gli USA o le autorità italiane o anche una pluralità di governi, come pare più probabile (in quanto comandante della ISS)”.

+++AGGIORNAMENTO+++

Dopo l’eco avuto dalle dichiarazioni da lui rilasciate al programma televisivo “Petrolio” e al “Tg2 Storie”, Luca Parmitano fa dietrofront e ammette di essersi sbagliato confondendo i mesi.

“È stato portato alla mia attenzione un errore da me commesso – scrive in un lungo post su Facebook – durante un’intervista rilasciata a una trasmissione televisiva. Nell’episodio in questione, parlando delle precauzioni prese durante il rientro dalla Stazione Spaziale Internazionale, ho erroneamento affermato che, come equipaggio, fossimo al corrente dell’inizio del contagio pandemico già a novembre. Errare è umano, e mi spiace molto vedere che in questo caso il mio lapsus sia stato strumentalizzato. L’errore è dovuto a vari fattori, e qui di seguito ne riporto alcuni.

1) a bordo della ISS non utilizziamo il calendario, ma il Coordinated Universal Time (UTC). L’anno inizia con il giorno 1 e finisce con il giorno 365, e gli eventi vengono eseguiti in base a questa pianificazione. Di conseguenza è possibile confondere un mese con un altro poichè non vi facciamo mai riferimento, ma utilizziamo il giorno UTC;

2) ricordo che, intorno alla fine della missione, parlavamo con l’equipaggio di varie crisi in corso sulla Terra. Nel ripensare agli eventi intorno a quel periodo, ho fatto confusione tra le diverse conversazioni, e nel ricordare gli eventi ho collegato le prime notizie di contagio a un contesto temporale precedente. A bordo, abbiamo appreso del contagio insieme al resto del mondo, quando le agenzie giornalistiche e le grandi testate televisive hanno iniziato a parlarne;

3) tutto questo è facilmente verificabile: le comunicazioni Terra – bordo – Terra sono soggette al Freedom Of Information Act, una legge che impone totale trasparenza e che tutte le comunicazioni siano registrate. Non è possibile ricevere informazioni riservate. Inoltre, l’idea che fossimo già al corrente di un contagio pandemico è smentita dai fatti: le operazioni di rientro della Spedizione 61 sono state svolte normalmente, senza alcuna ulteriore precauzione. Al contrario, quando la situazione pandemica si è rivelata in tutta la sua gravità, l’equipaggio rientrato dalla Spedizione 62 è stato isolato in quarantena per evitare possibili contagi.

Mi scuso, con umiltà, per l’errore e per le conseguenze (del tutto inaspettate): me ne assumo ogni responsabilità”.

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LUCA PARMITANO A “TG2 STORIE” (Dal minuto 23.00)

 

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