Ambra si confessa da Costanzo: "Di Renga ero molto gelosa. Ora sono innamorata di Allegri - Perizona Magazine

Ambra si confessa da Costanzo: “Di Renga ero molto gelosa. Ora sono innamorata di Allegri

Daniela Vitello

Ambra si confessa da Costanzo: “Di Renga ero molto gelosa. Ora sono innamorata di Allegri

| 22/05/2020

Ieri sera Maurizio Costanzo è tornato in tv con un nuovo ciclo del programma “L’Intervista”. Ospite della prima puntata è […]

Ieri sera Maurizio Costanzo è tornato in tv con un nuovo ciclo del programma “L’Intervista”. Ospite della prima puntata è stata Ambra Angiolini. L’ex star di “Non è la Rai”, oggi attrice e conduttrice televisiva, nata a Roma ma residente da 16 anni a Brescia, ha ripercorso la sua vita e si è confessata a 360 gradi. Dal rapporto con i genitori agli inizi con Gianni Boncompagni, dai problemi alimentari alla storia con Francesco Renga da cui ha avuto due figli: Jolanda, 16 anni, e Leonardo, 14. Fino all’unione con l’ex allenatore della Juve Massimiliano Allegri al quale è legata da tre anni. I due vivono un amore a distanza.

Il rapporto con i genitori

“Mia mamma è Mick Jagger donna. Se potesse sarebbe su un palco a petto nudo oppure leopardata a fare degli strani versi a una folla oceanica che urla per lei. Ha un animo rock’n’roll e con quello ci ha cresciuti, nonostante ci abbia dato un’educazione abbastanza rigida con delle regole precise. Noi siamo tre fratelli. Io sono molto meno rock, io mi sono fatta mille paranoie. Se lei fosse stata al mio posto, sarebbe la regina del mondo. La sento mediamente 2-3 volte al giorno, ci frequentiamo tantissimo pur vivendo a distanza. Mi sono liberata della patina del non dire e spesso la chiamo per dirle che le voglio bene e che mi manca. Papà è il turbamento, l’enigma, mi ama tanto. Con lui ci scriviamo dei messaggi. Però a lui fa piacere sapere di me attraverso mia madre. Cosa gli direi? Che sono diventata grande e che mi piacerebbe parlargli di più. Penso di assomigliargli caratterialmente”.

Il rapporto con Gianni Boncompagni

“Poco prima che mancasse, per fortuna, ci siamo visti un paio di volte. Con ironia, in quel momento, mi ha detto delle cose che prima non mi avrebbe mai detto. Mi ha fatto un regalo immenso. Anche con lui, come con tutti gli uomini della mia vita, ho avuto un rapporto abbastanza enigmatico. L’ho scoperto dopo come persona, gli ho sempre dato del lei, non volevo avere nessun tipo di confidenza, avevo paura pure di parlarci perché non sapevo mai cosa dire, mi sentivo sempre stupida. Era talmente spiritoso da essere incomprensibile. Io ridevo per accontentarlo ma alcune sue battute le ho capite 20 anni dopo. Ho lavorato quattro anni con lui, è stata un’esperienza bellissima. Verso la fine sono cominciati i disturbi alimentari”.

La bulimia

“La bulimia era un modo per consolarmi e subito dopo per punirmi. Mi consolavo per quello che non avevo. Magari ero brava a capire questioni pratiche di lavoro e invece nella vita ero rimasta profondamente bambina. Anche nei rapporti d’amore ero molto infantile e questa cosa mi faceva soffrire. Non sapevo chiedere. Poi la pancia si è riempita con Jolanda (la sua primogenita, ndr.) e la fame d’amore è scomparsa. Però a lei non l’ho mai detto perché darle questa responsabilità mi sembra una cosa brutta. La fame d’amore è cominciata a 14-15 anni. Tutti mi raccontavano in un modo ma io sentivo che non era il mio. Ecco perché certe ribellioni anche pubbliche e televisive sono sembrate solo lo sfogo di una bimba prodigio capricciosa. Sono andata via da un programma di Canale 5 che si chiamava “Il boom” con Teo Teocoli e Gene Gnocchi perché in quel ruolo mi sentivo stretta. Il mio corpo non era quello di una donna adulta ma non era più neanche quello di quando ero piccola. Mi sentivo come un mobile dell’Ikea quando nessuno lo monta nel modo giusto e resta nello scaffale. Solo che io dovevo lavorare e questa cosa mi metteva un grande dolore addosso. Da cosa scappo? Da me. Da una parte sono una persona che avrebbe voglia di fare mille esperienze e che si butta nelle cose con un entusiasmo infantile fregandosene del dopo, dall’altra cerco di fare l’agente di quella entusiasta smorzando il suo entusiasmo. Però in questo momento, nella fase quarantena, vanno tutte d’accordo. Forse mi devo rinchiudere (ride). Sono una passionale, negli slanci ho preso da papà”.

Francesco Renga e Massimiliano Allegri

Con Francesco Renga sono in ottimi rapporti. Ero molto gelosa di lui. E’ sempre stato un uomo molto desiderato, molto voluto. Mio padre è bello, Francesco è bello. Massimiliano ti piace? Allegri e Renga si sono incontrati. Io vivo con i miei figli a Brescia, Renga è il mio vicino di casa. Max vive tra Torino, Livorno e Milano, dove ha una figlia (Valentina, ndr.). Ci incontriamo in giro… Siamo itineranti che è anche il bello della nostra storia. Da quando è arrivata la pandemia, siamo i migliori testimonial di Conte. Nessuno sta facendo le cose per bene come noi. Noi siamo ancora nella Fase 1. Non ci siamo ancora visti. Quando ho conosciuto Allegri ero già nella fase ‘non voglio più cambiare nessuno’. Non mi va. Non è un lavoro che mi sento di dovere e poter fare. Sono innamorata. Se ho trovato la quiete? Non ancora. Per adesso l’amore non è quella cosa che ti calma. Anzi provoca varie esplosioni. Io poi sono una incazzosa. Litigare con me fa perdere calorie, per cui posso anche essere utile nel dimagrimento. Hai presente ‘L’esorcista’? Nella fase avanzata. Vomito verde. L’ultima litigata è avvenuta perché io lavoro tanto e sono sempre in giro. Chi mi ama e mi vuole bene mi dice spesso ‘dovresti stare più tranquilla’. Questo super lavoro è un po’ figlio della bulimia. Sono stata programmata per uccidere. Ho cominciato con un uomo che tu dici essere un genio, però era uno che pretendeva tanto dalle persone che lavoravano con lui. Vengo da un padre che mi svegliava tutti i giorni, domenica compresa, alle 6 del mattino senza un vero motivo”.

I figli

“La separazione l’ha vissuta peggio Leonardo. Si è riappacificato con la situazione forse tre anni fa. Però ci lavora bene. All’inizio è stata dura con lui. Mia figlia vorrebbe fare la scrittrice, è una sognatrice, le piacciono le grandi storie. Con tutti e due guardiamo i film horror”.

Gli attacchi di panico

“Adesso sono più di cinque anni che non mi capitano più. C’è stato un momento in cui sono caduta in una forma di depressione abbastanza importante”.

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