"Vieni da me", Alba Parietti s'infuria in diretta: "Non mi devo giustificare di nulla" - Perizona Magazine

“Vieni da me”, Alba Parietti s’infuria in diretta: “Non mi devo giustificare di nulla”

Daniela Vitello

“Vieni da me”, Alba Parietti s’infuria in diretta: “Non mi devo giustificare di nulla”

| 14/05/2020

In collegamento con “Vieni da me”, Alba Parietti torna sulle polemiche nate dopo aver svelato a “Cartabianca” di aver contratto […]

In collegamento con “Vieni da me”, Alba Parietti torna sulle polemiche nate dopo aver svelato a “Cartabianca” di aver contratto il coronavirus (LEGGI QUI). “Tutto parte dalla febbre dopo la vacanza a Courmayeur”, ricorda Caterina Balivo.

“No guarda chiariamo subito questa questione di Courmayeur, per favore – dice la Parietti saltando dalla sedia – Innanzitutto, io non ho nulla di cui scusarmi. Courmayeur non era un luogo dove c’erano dei contagi. Sembra che arrivavo da Wuhan, quando arrivavo da un luogo dove c’erano zero contagi. Per altro io ho una casa lì dove vivo d’inverno. Ero lì da un mese e mezzo, non ero lì per il weekend. Non vorrei farla tanto lunga perché altrimenti sembra che io voglia dare delle giustificazioni e non voglio darle. Fino al 5 marzo Courmayeur era a zero contagi, io sono andata via il 7 quando è arrivata l’orda di gente perché la situazione stava degenerando. Ho fatto l’esodo al contrario. Detto questo, trovo che sia immorale questa caccia alle streghe, non sono andata dalla Berlinguer per farmi processare. Io avuto dei sintomi lievissimi, ho avuto 2-3 linee di febbre e ho risolto con la tachipirina su consiglio del medico. Nonostante ciò, sono stata attentissima. Ho mantenuto le distanze di sicurezza in casa, sono stata in isolamento per 13 giorni e 20 ore. Non avevo nessun obbligo, l’ho fatto per autocoscienza. In ogni caso, non ho infettato la persona che vive con me. Non ho chiesto il tampone, perché mi sembrava immorale vista l’emergenza sanitaria. Recentemente ho fatto il test sierologico e ho scoperto di avere gli anticorpi, quindi di essere venuta a contatto con il virus. Ho deciso di donare il mio plasma per i malati di coronavirus. In questo periodo credevo che l’animo umano migliorasse”.

“Ho avuto delle minacce, delle persone che mi hanno accusato di tutto, volevano denunciarmi anche se non avevo una diagnosi come tanti lombardi – aggiunge – Denunciati dovrebbero essere quelli che si permettono di utilizzare questi momenti, tragedie immense, per continuare a tirar fuori quest’animo perfido, vomitare tutto l’odio che hanno dentro su qualcuno per danneggiarlo. Ognuno è libero di esprimere un parere, di avere un’opinione ma non di massacrare la dignità delle persone senza senso e senza motivo. Non ho nulla di cui devo vergognarmi e scusarmi. Ho fatto la battaglia per le mascherine e mi hanno scaricato addosso quintali di offese dicendo che era un’allarmista”, ha aggiunto ancora: “Ho detto che c’erano dei problemi negli ospedali e mi ha dato della terrorista, che ero una mitomane e mi ero inventata tutto. Non mi interessa piacere a questo tipo di persone. Voglio essere onesta intellettualmente con me stessa e le mie battaglie. Lo rifarei altre mille volte (…) Mi vanto di non piacere a tante persone”.

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