I David di Donatello nell'era coronavirus, "Il traditore" stravince e la moglie di Favino irrompe in tv - Perizona Magazine

I David di Donatello nell’era coronavirus, “Il traditore” stravince e la moglie di Favino irrompe in tv

Daniela Vitello

I David di Donatello nell’era coronavirus, “Il traditore” stravince e la moglie di Favino irrompe in tv

| 09/05/2020

“Il traditore” trionfa ai David di Donatello 2020. Il  biopic sulla storia di Tommaso Buscetta diretto da Marco Bellocchio porta […]

“Il traditore” trionfa ai David di Donatello 2020. Il  biopic sulla storia di Tommaso Buscetta diretto da Marco Bellocchio porta a casa 6 statuette su 18 nomination: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio, migliori attori protagonista Pierfrancesco Favino e non protagonista Luigi Lo Cascio.

“Sono contento per me stesso, per gli attori, per gli altri candidati – ha commentato Bellocchio – Mi fermo qui perché non vorrei dimenticare qualcuno. Cosa aggiungere…ho 80 anni e spero di fare per un po’ di anni altri film che mi entusiasmino”.

Pierfrancesco Favino ha invece raccontato un emozionante aneddoto: “Prima del lockdown ho incontrato una signora, che ci ha tenuto a fermarmi per dirmi che aveva visto un film al cinema nel quale c’ero anche io che poi era passato in televisione e lo aveva rivisto. Andando via mi ha detto una bellissima cosa: ‘Torni presto a trovarci’ e io tornando verso la mia macchina ho sentito tante cose, tenerezza, gratitudine, orgoglio, l’orgoglio di appartenere alla categoria degli uomini dello spettacolo, che sono persone che sono state capaci di rialzare la testa sempre e che, come ha ricordato il nostro Presidente, spesso sono riusciti anche a dettare la strada della rinascita. Vorrei dire a questa signora che tutti quanti noi non vediamo l’ora di poter tornare a farle visita, di venirla a trovare presto e sono sicuro che chi deve fare in modo che questo accada lavorerà giorno e notte perché questo avvenga e non vediamo l’ora di poterlo fare. Questa signora aveva una certa età e c’è un’altra signora di una certa età alla quale io vorrei dedicare questo premio e si chiama Stella Favino ed è mia mamma, grazie”. Dopo la proclamazione di Favino come miglior attore protagonista, la moglie Anna Ferzetti ha fatto irruzione nell’inquadratura per baciarlo.

Ad esultare insieme all’attore palermitano Luigi Lo Cascio c’erano i suoi bambini. “Voglio dedicare il premio a un attore che ci ha lasciato, Luigi Maria Burruano, che è mio zio – ha dichiarato Lo Cascio – Poi lo dedico ai migliaia di lavoratori nello spettacolo, chissà quando torneremo. Spero che come tutti gli altri lavoratori non verremo dimenticati”.

Altri due palermitani, Ficarra e Picone, si sono aggiudicati il David dello spettatore che premia il film più visto nella passata stagione. “E’ la prima volta dopo 25 anni che siamo separati in tv – hanno commentato – Siamo contenti che così tanta gente sia andata al cinema a vedere il nostro film. Ringraziamo gli oltre 2000 giurati che ci hanno dato questo premio. Questo premio lo vogliamo passare a Daniele Ciprì che ha vinto il David per la migliore fotografia per ‘Il primo re’ e che ha fatto anche la fotografia del nostro film. Lo vorremmo dividere con Carlo Crivelli per le musiche, ecc. E’ stato un lavoro complicato. Nell’anno zero non si stava tanto male, c’era una bella atmosfera e soprattutto avevi il vantaggio di sapere tutto quello che sarebbe successo”.

L’INTERVENTO DI ROBERTO BENIGNI

A portare un po’ di brio in un’edizione un po’ particolare e indubbiamente poco glamour dei David, senza show, red carpet e platea e con i premiati collegati da casa, è stato Roberto Benigni che si è visto soffiare la statuetta di miglior attore non protagonista da Luigi Lo Cascio. “Ciao Carlo, che felicità sentirti. Sono felice di partecipare a questo Covid Di Donatello, ehm David di Donatello – ha ironizzato – Io sono la categoria più colpita perché come sapete prendo in braccio tutti, tocco, accarezzo, faccio l’amore in scena, bacio. Se fossi lì ti bacerei, ti spoglierei. Provo proprio insofferenza per non poterlo fare. Sono però felice di essere qua. Ringrazio Mattarella per il suo discorso. Con il papillon, lo smoking, capelli tagliati. Vado dal barbiere di Mattarella, ha riaperto oggi. Finché ci chiudono le porte della realtà, possiamo andare avanti. Ma se ci chiudono le porte del sogno, abbiamo solo quello a consolarci e non potremmo andare avanti”.

IL DISCORSO D’APERTURA DI CARLO CONTI E IL VIDEOMESSAGGIO DI MATTARELLA

“Era comunque importante fare quest’edizione, era di buon auspicio affinché si possa riprendere presto la nostra normalità. E la normalità è anche quella di andare al cinema e di sognare”, ha detto Carlo Conti in apertura di serata prima di leggere un messaggio arrivato dal presidente della Repubblica.

“Con mio grande rammarico quest’anno, per le ben note ragioni di sicurezza sanitaria, non è stato possibile organizzare al Quirinale la cerimonia di premiazione delle candidature ai David di Donatello – ha scritto Sergio Mattarella – Desidero egualmente far pervenire a tutti i candidati e ai vincitori degli ambiti premi cinematografici, i miei complimenti e i miei auguri più sentiti. Un saluto e un augurio particolarmente affettuoso a Franca Valeri, un premio speciale che esprime anche la riconoscenza degli italiani. Il mondo del cinema sta subendo in misura particolarmente pesante le conseguenze della terribile epidemia che si è abbattuta improvvisamente sulla nostra esistenza, sconvolgendone usi, abitudini, progetti e realizzazioni e a ben vedere tutte le professioni, le arti e i mestieri che si nutrono e vivono di vicinanza, di prossimità, di contatto diretto di persone con il pubblico, sono oggi quelli più penalizzati dall’emergenza. Il cinema, come tanti maestri italiani ci hanno insegnato, è l’arte del sogno. Un sogno che si realizza ogni volta, concretamente con la collaborazione di tutta una filiera di professionalità e che genera, a livello industriale, un notevole e importante indotto. Per ricostruire il nostro Paese dopo la drammatica epidemia sarà necessario recuperare ispirazione e quindi tornare a sognare e a far sognare. Questo è il compito precipuo dell’arte, della creatività e degli artisti. Un compito alto che la nostra Costituzione disegna all’Articolo 9, che affida alla Repubblica il compito di promuovere lo sviluppo della cultura e di tutelare il nostro patrimonio storico e artistico. Oltre a rinnovare le congratulazioni e gli auguri ai vincitori di questa edizione così particolare dei David di Donatello vorrei, alla luce di quanto appena scritto, esprimere sentimenti di vicinanza e di solidarietà per tutti i lavoratori dello spettacolo, cinema, teatro, musica, lirica, danza e alle loro famiglie che in questo periodo stanno compiendo sacrifici e affrontando pesanti difficoltà sottolineando al contempo la richiesta alle Istituzioni di operare per salvaguardare concretamente lavoro e patrimonio artistico. L’augurio, o se vogliamo il sogno, che vi affido con queste righe è che l’imminente e complessa fase di rinascita economica così come accadde dopo la guerra con i capolavori del Neorealismo, sia accompagnata da una nuova esplosione di creatività, di cultura, di arte e di bellezza, ne avvertiamo davvero il bisogno. Auguri e grazie per la vostra opera. Sergio Mattarella”.

La 65edizione dei David di Donatello, trasmessa da RaiUno, è stato un flop sul piano degli ascolti registrando 2.040.000 spettatori pari all’8.4% di share.

DAVID DI DONATELLO 2020: TUTTI I VINCITORI

• Miglior Film: Il Traditore, diretto da Marco Bellocchio

• Miglior Regista: Marco Bellocchio per Il Traditore

• Miglior Regista Esordiente – Premio Gian Luigi Rondi: Phaim Bhuiyan per Bangla

• Migliore Sceneggiatura Originale: Il Traditore scritto da Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella e Francesco Piccolo

• Miglior Sceneggiatura Non Originale: Martin Eden scritta da Martin Eden Maurizio Braucci, Pietro Marcello

• Migliore Produttore: Il primo Re – Groenlandia, Rai Cinema, Gapbusters, Roman Citizen

• Miglior Attore Protagonista: Pierfrancesco Favino per Il Traditore

• Migliore Attrice Protagonista: Jasmine Trinca per La dea fortuna

• Migliore Attrice Non Protagonista: Valeria Golino per 5 è il numero perfetto

• Miglior Attore Non Protagonista: Luigi Lo Cascio per Il Traditore

• Miglior Fotografia: Daniele Ciprì per Il Primo Re

• Migliore Musicista: Il Flauto Magico di Piazza Vittorio – L’orchestra di Piazza Vittorio

• Miglior Canzone Originale: La dea fortuna – Che vita meravigliosa, Musica e Testi di Antonio Diodato, interpretato da Antonio Diodato

• Migliore Scenografo: Dimitri Capuani per Pinocchio

• Migliori Costumi: Massimo Cantini Parrini per Pinocchio

• Miglior Truccatore: Dalia Colli e Mark Coulier per Pinocchio

• Miglior Acconciatore: Francesco Pegoretti per Pinocchio

• Migliore Montatore: Francesca Calvelli per Il Traditore

• Miglior Suono: Il primo re Presa diretta: Angelo Bonanni Microfonista: Davide D’Onofrio Montaggio: Mirko Perri Creazione Suoni: Mauro Eusepi Mix: Michele Mazzucco

• Migliori Effetti Visivi: Theo Demeris e Rodolfo Migliari per Pinocchio

• Miglior Documentario: Selfie di Agostino Ferrante

• Miglior Film Straniero: Parasite

• Miglior Cortometraggio: Inverno di Giulio Mastromauro

• David Giovani: Mio fratello insegue i dinosauri di Stefano Cipani

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