Pioggia di critiche per Michela Murgia. La scrittrice sarda ha voluto dire la sua su Franco Battiato durante la consueta […]
Pioggia di critiche per Michela Murgia. La scrittrice sarda ha voluto dire la sua su Franco Battiato durante la consueta rubrica “Buon vicinato”, visibile su Youtube, in cui dialoga con la collega Chiara Valerio. Ad un certo punto, la Murgia pone l’accento sul “finto intellettualismo” del cantautore siciliano. La Valerio dissente totalmente.
“Battiato è considerato un autore intellettuale. E invece, tu ti vai a fare le analisi dei suoi testi e sono delle minc*iate assolute, citazioni su citazioni e nessuno significato reale. Togli due testi, forse, e il resto…”, dice senza mezzi termini. “Ma perché è mistico!”, interviene Chiara Valerio.
“Non è che tutto quello che non capisci è mistico – insiste Michela Murgia – Allora anche i testi di Sabrina Salerno sono mistici. Perchè Battiato sta dentro questo equivoco clamoroso per cui lui è un cantante intellettuale?”. “Lui è un cantante intellettuale. Il punto è che non è un intellettuale classico: è un intellettuale col sintetizzatore”, precisa la Valerio.
“Non ho nulla contro il sintetizzatore – spiega la scrittrice sarda – Sono una ragazza degli anni ’80 e questo lo abbiamo già appurato. ‘Cuccurucucu Paloma’? Dov’è la pregnanza del testo? Anche Parco Sempione di Elio e le Storie Tese mi evoca un mondo, però c’è anche un significato. Nel momento in cui evoca il mondo ti sta dicendo: il Parco Sempione è uno dei polmoni di Milano, non lo devi toccare. Battiato che cosa mi sta dicendo?’ Se la metti sulla suggestione, sono d’accordo. Infatti, ha suggestionato due generazioni. Ha fatto loro credere che ascoltare Battiato fosse qualcosa di figo. Salvo ‘Povera patria’ e ‘La cura’. E’ che io da una canzone vorrei ogni tanto sentirmi raccontare qualcosa. Non solo la suggestione”.
