Selvaggia Lucarelli attacca Barbara D'Urso e svela i presunti cachet dei suoi ospiti - Perizona Magazine

Selvaggia Lucarelli attacca Barbara D’Urso e svela i presunti cachet dei suoi ospiti

Daniela Vitello

Selvaggia Lucarelli attacca Barbara D’Urso e svela i presunti cachet dei suoi ospiti

| 03/04/2020

Non si placa la polemica nata dall’Eterno riposo recitato in tv dal duo D’Urso-Salvani. A sposare il post del manager […]

Non si placa la polemica nata dall’Eterno riposo recitato in tv dal duo D’Urso-Salvani. A sposare il post del manager tv Lucio Presta che ha definito la mattatrice di Canale 5 “una suora laica in paillettes che produce orrore televisivo” è Selvaggia Lucarelli. Com’è noto, tra le due non corre buon sangue e più di una volta i loro contrasti sono approdati in tribunale.

In un articolo pubblicato su “Tpi”, la giornalista non è affatto tenera nei confronti della conduttrice. “Barbara D’Urso non è sempre stata così – scrive – Certo, non ha mai presieduto convegni di biologia molecolare, ma i suoi erano prodotti nazionalpopolari, magari anche trash, però dignitosi. Poi, per un corto circuito che potrebbe avere a che fare con qualche suo successo, o con un desiderio di rivalsa tardiva, con un’ambizione soffocata da decenni, la sua tv è diventata sempre più ‘sbagliata’. ‘Il successo non cambia, rivela’, diceva qualcuno. E quindi, da qualche anno, il livello dei suoi prodotti si è abbassato sempre più”.

“Chi protesta, a parte una buona fetta di spettatori? Poche, pochissime persone – prosegue – I famosi critici tv sono impietosi con prodotti innocui, al massimo bruttini e talvolta perfino belli, ma sulla D’Urso sorvolano con straordinario talento. Del resto – è cosa nota nell’ambiente – il personaggio è suscettibile, e benché nelle interviste ami dipingersi come una che non legge i commenti sui social, non si cura degli altri, ‘manda tanta luce’ e energie positive a chi la critica, poi manda anche lettere di avvocati, querele, diffide”.

“Ha ragione Presta quando dice che lui i suoi assistiti dalla D’Urso non li manda, e che quello è un modo per arginarla. A dire il vero gira voce da anni che anche lei non voglia i suoi assistiti, ma poco conta – svela – La D’Urso può contare su un ventaglio di ospiti terrificanti, avanzi di balera che non hanno nulla da perdere, sintonizzati sul registro delle sue trasmissioni e va bene. Ma qua e là, nei suoi salotti, si intravedono anche giornalisti e/o persone rispettabili (le due cose non vanno sempre insieme). Penso a persone che non dovrebbero star lì perché non se lo meritano, penso a Luxuria, a Valeria Graci, a…a….vabbè, mi verrà in mente qualcun altro. Certo, lì ci sono cachet che non esistono in nessun altro talk televisivo (non paragonerei la corazzata C’è posta per te a Domenica live) e se puoi pagare qualcuno 7, 30, 50 000 euro (chiedere a Mediaset i cachet per esempio di Moric o Morgan), è anche comprensibile che alla fine chi teme la carestia ceda. Però alla fine i programmi non li fa chi li conduce, ma chi ci va, e quindi i suoi complici sono parecchi”.

Nelle scorse ore, Barbara D’Urso ha trovato un inaspettato difensore in Vittorio Feltri che non gliele aveva mandate a dire dopo essersi sentito vittima di un “agguato” durante un’ospitata nel suo show serale (LEGGI QUI).

“Barbara D’Urso dopo avermi riservato un paio di scherzi da prete, anzi da suora, mi è diventata più antipatica di suo cugino, il Coronavirus. Tuttavia ciò non mi impedisce di darle ragione quando ce l’ha – scrive in un editoriale su “Libero” – A certi riti tipici dei cristiani dovremmo essere avvezzi e scandalizzarsi poiché vengono proposti in video costituisce una idiozia. Lo spettacolo mortuario può non piacere, però chi non lo gradisce dispone di un’arma difensiva efficacissima: azionare il telecomando e cambiare canale. Mettersi lì col coltello tra i denti e organizzare una sorta di referendum per scacciare la D’Urso in versione religiosa è una maialata indegna di gente civile. Barbara lavora in una antenna privata, di proprietà di Silvio Berlusconi, non in un ente pubblico, pertanto ha il diritto di agire come le garba, al massimo sarà l’editore, non una banda di scriteriati, a licenziarla. Cosa che non avverrà dato che la presentatrice, quantunque non mi vada a genio, è una gallina dalle uova d’ oro per il Cavaliere”.

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