Roma, esterno giorno. Un uomo con maglia rossa, mascherina e borse degli attrezzi in mano si aggira – come racconta […]
Roma, esterno giorno. Un uomo con maglia rossa, mascherina e borse degli attrezzi in mano si aggira – come racconta “Leggo” – in un elegante condominio abitato da vip e attori. Per alcuni quell’uomo che ha appena citofonato a Giampiero Galeazzi ha un fare sospetto. Tanto basta per bollarlo come un potenziale rapinatore e allertare i carabinieri.
Quattro pattuglie si precipitano sul posto. L’individuo sospetto ha appena lasciato l’abitazione di “Bisteccone” e, fermato sulle scale, si identifica immediatamente. Sotto la tuta da operaio, non si cela un malvivente ma un tecnico della Tim chiamato dalla moglie del giornalista sportivo per risolvere un problema al telefono e alla linea internet.
L’intervento era stato richiesto dopo un tentativo andato a vuoto di sistemare le cose da remoto tramite call center. Il tecnico ha prodotto ai carabinieri il tesserino di riconoscimento, la lettera d’incarico della Tim e la richiesta di Giampiero Galeazzi.