"Un tuffo al cuore", "La concessione del telefono" di Camilleri sbarca in tv - Foto - Perizona Magazine

“Un tuffo al cuore”, “La concessione del telefono” di Camilleri sbarca in tv – Foto

Daniela Vitello

“Un tuffo al cuore”, “La concessione del telefono” di Camilleri sbarca in tv – Foto

| 23/03/2020

L’attore palermitano Alessio Vassallo presta il volto a Pippo Genuardi, protagonista de “La concessione del telefono”, terzo capitolo della serie […]

L’attore palermitano Alessio Vassallo presta il volto a Pippo Genuardi, protagonista de “La concessione del telefono”, terzo capitolo della serie in costume “C’era una volta Vigata” partorita dalla penna di Andrea Camilleri. Il film tv in onda su RaiUno, tratto dal romanzo pubblicato dallo scrittore siciliano nel 1998, è diretto da Roan Johnson per Palomar e Rai Fiction. Si tratta di una storia ironica e dissacrante, una commedia degli equivoci che critica la società di un tempo e ne sottolinea tutte le sue debolezze. Nel cast anche Thomas Trabacchi (il Questore Monterchi), Corrado Fortuna (Sasà La Ferlita), Corrado Guzzanti (Prefetto Marascianno), Fabrizio Bentivoglio (Don Lollò Longhitano), Ninni Bruschetta (Padre Macaluso), Federica De Cola (Taninè) e Dajana Roncione (Lillina).

“Vigata è un luogo dell’anima e del cuore. Per me è una specie di ‘Isola che non c’è’ di Peter Pan. Ogni volta che vado via da lì ne sento subito la nostalgia”, ha affermato Alessio Vassallo in un’intervista a “Tv Sorrisi e Canzoni”. L’attore palermitano l’ha già “visitata” quattro volte: due con “Il giovane Montalbano” dove vestiva i panni dello sciupafemmine Mimì Augello e una con “La stagione della caccia”, secondo capitolo di “C’era una volta Vigata”. “La forza del personaggio di Pippo è quella di essere totalmente vittima degli eventi – spiega Vassallo – E la bellezza è che a mille colori: si passa dalla commedia al dramma, con un cambio netto da una scena all’altra”.

Alessio Vassallo, al suo primo film da protagonista, ricorda così il suo ultimo incontro con Andrea Camilleri: “L’ultima volta che l’ho visto è stato al Campidoglio, a Roma, quando gli diedero la cittadinanza onoraria di Agrigento (…) Ricordo che andai da lui, gli porsi la pergamena e dissi: ‘Andrea, sono Alessio, sono il giovane Mimì’. Lui, che già non vedeva bene, mi mise le mani in viso e mi disse: ‘Mimì, stai diventando grande…’. Quelle mani sul mio volto le porterò per sempre con me come una benedizione”.

“LA CONCESSIONE DEL TELEFONO” – TRAMA

Pippo Genuardi, nato a Vigata il 3 settembre 1856, è un commerciante di legnami, ma il suo vero talento è quello di cacciarsi nei guai. Spiantato, ironico, amante delle donne e della tecnologia, sembrerebbe aver messo la testa a posto sposando Taninè Schilirò, figlia dell’uomo più ricco di Vigàta. Pippuzzo vuole una linea telefonica, e così, spedendo tre lettere al Prefetto Marascianno, un napoletano paranoico e complottista, mette in moto un meccanismo che lo porterà a trovarsi sotto due fuochi incrociati: lo Stato, che pensa di avere a che fare con un pericoloso sovversivo, e l’uomo “di rispetto” Don Lollò, che inizia a credere che il Genuardi lo stia prendendo per fesso. Per salvarsi Pippo sarà disposto a tutto: cercare l’appoggio di suo suocero, ma anche della mafia; corrompere funzionari pubblici e tradire il suo vecchio amico Sasà. Il tutto sotto gli occhi del Questore Monterchi, venuto dal Nord, che osserverà sgomento e impotente il concatenarsi folle degli eventi.

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“Per noi siciliani è tutto un ‘ma questa scena dove l’hanno girata? Ci sono stata!’”, “#Camilleri racconta #LaConcessioneDelTelefono. Tu chiamale se vuoi: emozioni. Maestro Camilleri, il tuo ‘cunto’ ci piacerà”, “Che bello il ticchetìo della macchina da scrivere”, “No però mettevi una mano sulla coscienza e inserite i sottotitoli perché il 90% dei dialoghi è davvero incomprensibile per chi non conosce il dialetto siciliano”, “Corrado Guzzanti che recita un testo di Andrea Camilleri è una delle cose più belle che si possa vedere in tv”, “E mentre stai a casa e fai il tuo dovere ti innamori di questo capolavoro del maestro Camilleri”, “Certo che a rivedere il Maestro Camilleri si prova un tuffo al cuore. Buona visione a tutti”, “Seguire in tv i romanzi storici di Camilleri è come entrare in un meraviglioso quadro di fine 800”, “Comunque Alessio Vassallo fa sempre il fimminaro”, “La prefazione del Maestro #andreacamilleri da un valore aggiunto a tutto, le emozioni uniche che si provano ascoltando le sue parole non si possono descrivere. Vedere tramite il Suo raccontare, immaginare ascoltando la Sua voce”, “Quanto mi piacciono le storie di Vigata”, “Che cast grandioso”, “Ben scritto e ben recitato. Ottimi regia e montaggio. Tutto ben confezionato”, “È bello vedere quanti non siciliani lo stiano seguendo e apprezzando”, “Ci voleva un romanzo del genere per distrarci”.

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