La scrittrice e veggente statunitense Sylvia Browne aveva preannunciato l’arrivo di un’epidemia nel suo libro dal titolo “End of days” […]
La scrittrice e veggente statunitense Sylvia Browne aveva preannunciato l’arrivo di un’epidemia nel suo libro dal titolo “End of days” pubblicato nel 2008. Dodici anni dopo, come da sua previsione, il mondo ha conosciuto il coronavirus.
Ecco la profezia contenuta nel volume della Browne: “Entro il 2020 diventerà di prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti di gomma, a seguito di un’epidemia di una grave malattia simile alla polmonite che attaccherà sia i polmoni sia i canali bronchiali e che sarà refrattaria a ogni tipo di cura. Tale patologia sarà particolarmente sconcertante perché, dopo aver provocato un inverno di panico assoluto, quasi in maniera più sconcertante della malattia stessa improvvisamente svanirà con la stessa velocità con cui è arrivata, tornerà all’attacco nuovamente dopo dieci anni, e poi scomparirà completamente”.
Sylvia Browne, morta nel 2013 a 77 anni in circostanze misteriose, era nota anche come sensitiva sebbene le sue indicazioni in oltre 100 casi di sparizione e omicidi non fossero risultate utili agli investigatori dell’FBI. La scrittrice ha dichiarato di aver avuto esperienze paranormali fin da bambina e la sua popolarità è esplosa negli anni ’80-’90.