Momenti di imbarazzo a “Che tempo che fa”. Fabio Fazio accoglie Maria De Filippi nello studio vuoto a causa dell’emergenza […]
Momenti di imbarazzo a “Che tempo che fa”. Fabio Fazio accoglie Maria De Filippi nello studio vuoto a causa dell’emergenza Coronavirus. La regina della tv va per stringere la mano e dare un bacio al padrone di casa che però si tira indietro e le concede soltanto una pacca sulla spalla. Un modo, precisa, per tutelare gli ospiti. Una scena surreale, oltre che imbarazzante. Anche perché poco prima Filippa Lagerback non si era sottratta alla stretta di mano.
Durante l’intervista, la moglie di Costanzo ha raccontato svariati aneddoti relativi ai suoi programmi. “A ‘C’è posta per te’ cammino perché così mi concentro – ha svelato – Se ci fosse seduta in prima fila una persona che conosco, non me ne accorgerei. È l’unico modo che conosco per concentrarmi. Faccio più fatica a concentrarmi da seduta, con la telecamera davanti, mentre se cammino non la vedo e quindi sono a posto”.
“Una volta una donna a ‘C’è posta per te’ è svenuta e mi ha tirato giù insieme a lei – ha aggiunto – Stava svenendo, io l’ho capito e ho cercato di aiutarla o almeno di accompagnarla e questa si è aggrappata e mi ha tirato giù”.
C’è stato spazio anche per un aneddoto relativo a “Uomini e Donne”: “La gente pensa che a volte a ci sia un copione. Non c’è! Io registro tre puntate di fila in un pomeriggio: tre puntate da 64′ sono tante. A volte prego Tina Cipollari di non esagerare perché altrimenti poi devo tagliare. Ci metto un sacco di tempo in più. E ora ho trovato una soluzione: ho detto a Tina che le abbasso il microfono. E infatti d’accordo con quello dell’audio, le togliamo la voce. Perché dato che dovevo tagliare, stavo in studio molto più del necessario”.
Infine, la De Filippi ha svelato un episodio accaduto durante la sua infanzia: “Mio fratello ha tentato di ‘uccidermi’. Mi ha sparato. Io entravo sempre in camera sua. Mi aveva detto ‘se entri, ti sparo’. Mi ha sparato con una Diana 16, che è un fucile. Mio padre era un cacciatore. Ho un buco in fronte. Mi ha preso qua…con un pallino. Mi ha ferito ma non è successo niente. Se mi prendeva l’occhio, erano cavoli. Ci toglievamo sette anni, per me lui era un mito, la sua stanza era come il paradiso. Per me entrare in camera sua, quando lui era lì, era un sogno”.
