Al serale di Amici 2020, al via venerdì 28 febbraio in prima serata su Canale, non ci saranno le squadre […]
Al serale di Amici 2020, al via venerdì 28 febbraio in prima serata su Canale, non ci saranno le squadre e i coach. E’ solo una delle novità annunciate da Maria De Filippi nella conferenza stampa di presentazione. Terminato “C’è posta per te”, “Amici” tornerà nella sua consueta collocazione del sabato sera.
La giuria di qualità sarà formata da Loredana Bertè, Gabry Ponte (che ricoprì tale ruolo nelle edizioni del 2013 e del 2014, ndr.) e dalla new entry Vanessa Incontrada. Prevista anche la presenza, anche se non in tutte le puntate, di Tommaso Paradiso che non sarà un vero e proprio giurato ma si limiterà ad esprimere le sue valutazioni sulle performance. Al Var confermati Beppe Vessicchio e Luciano Cannito ai quali toccherà valutare le performance dei ragazzi dal punto di vista tecnico.
Nove puntate previste di cui sei dedicate alla competizione attuale, mentre le altre tre dedicate ad un’altra sorta di competizione, “Amici All Star”, con ex concorrenti e/o cantanti già avviati tra cui Michele Bravi, Enrico Nigiotti e i ballerini Vincenzo e Sebastian.
Un’altra novità sarà lo spazio “Amici Prof”, un’ironica gara che vedrà gli insegnanti del talent (Rudy Zerbi, Stash, Anna Pettinelli, Alessandra Celentano, Timor Steffens e Veronica Peparini) sfidare in duetti gli ospiti scegliendo ciascuno un allievo al quale essere abbinati. A giudicarli Al Bano e Romina, presenze fisse del talent. Ospiti della prima puntata: le Sardine, Ghali, Alessandra Amoroso, Emma, Ermal Meta, Elisa e J-Ax.
“Non ho mai avuto l’ossessione dei social – ha dichiarato Maria De Filippi in conferenza stampa – non ho mai pensato di fare trasmissioni che andassero forte sui social, non ho mai chiesto e mai lo farò di spingere i contenuti social dei miei programmi. Non mi vanto mai di quanto è social un mio programma; non mi appartiene. Noi cerchiamo di fare programmi ben fatti, punto. Non ho mai segnalato i picchi, non ho mai parlato di ascolti in una delle mie puntate. Forse ho sbagliato a non menare qualcuno che pubblica le curva (e guarda l’ufficio stampa Betti Soldati, ndr.), ma ogni domenica mattina la chiamo per dirle ‘Betti, basta’. Betti la perdono quando pubblica la nerona, le voglio bene, lavora con me da 20 anni, ma la nerona anche no. La curva per me è solo uno strumento di lavoro”.
A qualche collega saranno fischiate le orecchie.
