Sanremo 2020, i retroscena della lite tra Bugo e Morgan tra sputi e morsi - Perizona Magazine

Sanremo 2020, i retroscena della lite tra Bugo e Morgan tra sputi e morsi

Daniela Vitello

Sanremo 2020, i retroscena della lite tra Bugo e Morgan tra sputi e morsi

| 08/02/2020

La notte scorsa, intorno all’1.45, scoppiava il cosiddetto Morgangate. I fatti sono ormai arcinoti (LEGGI QUI) ma, com’era prevedibile, il […]

La notte scorsa, intorno all’1.45, scoppiava il cosiddetto Morgangate. I fatti sono ormai arcinoti (LEGGI QUI) ma, com’era prevedibile, il “caso” del litigio finito in squalifica ed entrato nella storia del “Festival di Sanremo” ha avuto dei risvolti clamorosi. Dal racconto dei testimoni alle versioni dei due litiganti: il materiale prodotto in queste ore è sufficiente per scrivere la sceneggiatura di una fiction a puntate. Chissà se Barbara D’Urso ne trarrà spunto per il suo programma serale che di recente ha visto spesso Morgan tra i protagonisti.

La nottataccia di Amadeus, si è scoperto, non è finita appena spenti i riflettori sulla serata più difficile del suo Festival. Dopo essersi ripreso dallo choc grazie all’ironia di Fiorello che dopo essere stato trascinato in fretta e furia sul palco è riuscito a strappargli una risata, il conduttore ha vagato per Sanremo alla ricerca di Bugo ed è riuscito a rintracciarlo soltanto alle 4 del mattino. “Bugo è di un’educazione pazzesca – ha detto oggi Amadeus in conferenza stampa – La prima cosa che mi ha detto è stata ‘Ti chiedo scusa’. Era affranto per avermi creato un problema. Mi ha detto: ‘Con tutto quello che hai da fare sei qui alle 4 a parlare con me, grazie’. Gli ho detto che secondo me le radio trasmetteranno il suo brano”. Il messaggio di Morgan è arrivato solo stamattina. Anche lui si è detto molto dispiaciuto. “È genio e sregolatezza. Loro sono molto amici, si vogliono bene, mi auguro che possano risolvere e portare in giro questa canzone”, ha auspicato il conduttore che – in quanto a calma – è secondo solo al Dalai Lama.

Sino alle 4 del mattino Amadeus non aveva ancora compreso i motivi di uno scontro che non doveva arrivare sicuramente sul palco. “Quello che è accaduto dietro le quinte io non lo so – ha confessato ai giornalisti – so che tra loro c’è stato un problema personale, credo sia giusto che lo raccontino i protagonisti. Il dato scontato è che il testo non poteva essere cambiato (ragion per cui a differenza di quanto sussurrato stasera non torneranno sul palco nemmeno come cantanti fuori gara, ndr.). Dietro al palco gli artisti possono fare ciò che vogliono, per me è il testo che fa fede. Quel cambiamento, ovviamente, Bugo non l’ha potuto accettare. Non ci sono telecamere. Magari un tecnico li avrà visti”.

Riguardo a quanto avvenuto dietro le quinte e non solo, ci sono diverse testimonianze riportate dal quotidiano “La Repubblica”. Morgan e Bugo avrebbero fatto scintille in pubblico già durante le prove. “Hanno litigato come cane e gatto – raccontano due testimoni – Morgan voleva fare tutto, scrivere le partiture, dirigere l’orchestra, suonare il piano e cantare. Tutto. Bugo era perplesso. Ma alla fine non c’è stato verso e Morgan si è imposto”. Dopo la performance disastrosa della serata delle cover, i due si sarebbero scontrati durante la trasmissione in onda su Radio2 condotta da Gino Castaldo. Morgan era inferocito perché Bugo aveva cantato l’intera canzone e non solo la sua parte e in quell’occasione avrebbe iniziato a bollarlo come “ingrato” (“senza di me tu qui non saresti mai arrivato”).

Prima di salire sul palco, ieri sera, i due sarebbero addirittura arrivati alle mani. I testimoni oculari, citati dal quotidiano “La Repubblica”, parlano di “scena surreale”. “E’ successo tutto in fretta – dicono – Pochi secondi prima di entrare in scena. Morgan ha spiegato a Bugo che aveva intenzione di cambiare il testo. Bugo non aveva idea di che cosa avrebbe cantato quell’altro ma era evidentemente contrario. Gli ha detto di no, che non avrebbe dovuto nemmeno provarci. Morgan si è avvicinato minaccioso, ha perso la testa. E i due hanno cominciato a spintonarsi. Era un corpo a corpo violento, si insultavano. Si sentivano le parolacce: pezzo di mer*a, stron*o. Noi eravamo preoccupati che i microfoni fossero accesi e si sentissero in diretta. Bugo ha sputato a Morgan, l’ho visto con i miei occhi, ma se ho capito bene era la reazione a un morso”.

Quando Amadeus li ha chiamati in scena, solo Morgan ha sceso le scale. Bugo non voleva andare e infatti è apparso solo qualche istante dopo. Dopo il “fattaccio”, i testimoni parlano di un Bugo affranto e sconvolto dietro le quinte (“Si è messo a sedere lì davanti ed è rimasto immobile”) mentre Morgan avrebbe avuto un’aria soddisfatta. “Aveva uno strano ghigno”, raccontano. Morgan ha però negato la tensione dietro le quinte attraverso un video che lo mostra allegro e rilassato con Gianna Nannini.

Oggi pomeriggio entrambi gli artisti hanno dato la loro versione dei fatti in due distinte conferenze stampa. Il primo a rompere il silenzio è stato Bugo: “La cosa più assurda è che sono qua a giustificare la mia buona fede nei confronti di Morgan. Volevo fare questa cosa con lui nel nome dell’amicizia e della stima. Quando è il momento di decidere che cover fare ho pensato di affidarla a lui. Amo molto il gusto di Marco, ha scelto una canzone fantastica. Marco mi ha chiesto di dirigere, io ho detto ‘va bene’. Mi sembrava gesto di affetto e stima. C’erano delle cose che non tornavano sull’arrangiamento. Io mi sono trovato a fare una cover che non sapevo quale versione dovevo fare, alle prove arrivavo puntuale: ‘allora ragazzi cosa devo fare?’. Non sapevo quale versione dovevo fare. Ho cercato di cantarla nel miglior modo possibile, avete visto il risultato, Secondo voi ero felice dopo quella sera? No. Ieri sera sono arrivato come sempre puntuale, anche un po’ in anticipo, non sono una persona che ama arrivare in ritardo. Ero pronto per salire, contento, turbato dalla sera prima ma Marco lo conosco da 15 anni, ero tranquillo, io avevo ammesso le mie responsabilità. Ora volevo portare a casa questa cosa perché volevo dimostrare che l’amicizia è una cosa forte, difendere Morgan fino alla fine con Valerio (Soave, ex manager con il quale c’erano stati screzi, ndr.) perché volevo Morgan sul palco. Morgan arriva poco prima dell’inizio della nostra esibizione. Prima di salire sulla rampa, dobbiamo fare una scala che possiamo fare solo noi artisti e proprio lì sotto ci incontriamo e ho visto Morgan che ha cominciato a far battute su un ragazzo della squadra nostra, della Mescal, vedevo che lo attaccava ma io volevo uscire sorridente. Quando ho visto Morgan che attaccava o prendeva in giro questo ragazzo per me importante, gli ho detto ‘dai Marco basta, andiamo su a divertirci’. Volevo smorzare i toni. in quel momento lì Morgan ha cominciato a insultarmi con parole che vanno da ‘figlio di’ a ‘sei uno sfigato’, ha attaccato anche mia moglie e mio figlio. Ha continuato, siamo saliti su questa scala, due di questi della Rai sentivano Morgan che urlava queste cose e io non ho mai replicato. Ho fatto tardi a scendere perché quando all’improvviso ci hanno chiamato io ero turbato, non sapevo se uscire, quindi son rimasto indietro. Poi avete visto, sono uscito anche io, Morgan ha fatto il gesto ‘vieni, vieni’. Se sapevo che aveva cambiato il testo? Ma secondo voi, io vado a cantare la mia canzone con un altro testo? Smentisco categoricamente. Sono sceso, mi ero reso conto che poteva succedere qualcosa ma non ho notato i fogli in mano. Sono sceso, guardavo dritto, lui parte, appena ha detto la prima frase ho detto ‘oddio che caz*o succede’. Ho aspettato un attimo, per fortuna ho avuto il sangue freddo di non fare scenate, vado vicino prendo un foglio, non sapevo nemmeno io cosa fare, ho preso il foglio, gliel’ho tirato e sono uscito. La prima cosa che ho fatto è stata chiedere ai ragazzi della Rai dove era Amadeus per scusarmi con lui ma non ho avuto modo. Volevo uscire sul palco, volevo chiedere scusa per la situazione per il problema che avevo creato io (me ne prendo la responsabilità) non l’ho trovato, sono rimasto lì un po’ coi ragazzi della Rai. Da quel momento non ho più visto Morgan, non ci siamo scritti. Francamente non ho pensato ‘se esco mi buttano fuori’. Sapevo di aver creato un disturbo alla Rai e per questo volevo chiedere scusa ad Amadeus. Non pensate che per me è stato una caz*ata. Probabilmente ci sarà una penale da pagare. Io andrò avanti, abbiamo il disco, andiamo avanti con le nostre cose”.

Parole dure nei confronti di Morgan anche da parte del suo ex manager Valerio Soave, titolare dell’agenzia Mescal e attuale agente di Bugo: “Sono molto triste di essere qui dopo aver seguito Morgan per 20 anni, poi mi sono allontanato. Più volte ho tentato di rientrare ma sono stato sempre tradito dalle persone che avevo intorno. Quando Morgan dice che lo abbiamo usato per arrivare a Sanremo è vero, è stato sincero, potevamo scegliere Ermal Meta o Morgan. Abbiamo chiesto a Morgan il quale ha accettato a condizione di comparire tra gli autori del pezzo. Bugo ha accettato, Morgan va dicendo il contrario. Morgan non è in malafede quando si convince di aver fatto tutto lui, lui ne è convinto. Aiutatelo! Le parti che Morgan aveva scritto per l’orchestra (lui ha preteso di curare gli arrangiamenti) erano pieni di errori e quindi insuonabili, si è inimicato l’orchestra. Morgan mi accusa di averlo sabotato ma non avrebbe senso sabotarlo dopo averlo portato a Sanremo. Definiva il mio staff ‘pieno di vermi di quel mafioso, puttaniere, cocainomane e biscazziere di Valerio Soave’. Morgan mi ha accusato di avergli tolto la camera, io all’hotel Globo avevo tutto lo staff Mescal. Mi ha diffamato dicendo che ero un mafioso perché gli sabotavo le partiture da inviare all’orchestra. Ho detto lo sposto in un loft da 7000 euro a settimana vicino all’Ariston in modo che non potesse incontrare noi della Mescal per evitare litigi. Il problema che ha turbato anche Bugo è stato uno. Io vi ho detto che Morgan ha chiesto di firmare il pezzo e arrangiare la cover. Morgan pretendeva anche di poter cambiare gli arrangiamenti del pezzo in gara. Io voglio che la gente apra gli occhi, è una persona che non sta bene. Penso che sia più utile parlare di ‘Marco’ come una persona che sta male che non amplificare la polemica. Marco è sempre stato un grande talento, purtroppo io soffro a vederlo cosi. Vi è stato un disegno criminoso nel momento in cui c’è stato il ricatto a scopo di estorsione. Morgan, infatti, mi ha detto: ‘entro 3 giorni devi darmi 55mila euro se no non partecipo al Festival’. Quello andrebbe valutato. Il tentato ricatto a scopo di estorsione sono 5 anni di galera”.

La versione di Morgan arriva poco dopo: “Soave mi ha messo le mani addosso, non l’ho denunciato, era testimone Bugo. Mi hanno portato a Sanremo e non mi hanno nemmeno fatto un contratto, non mi hanno pagato e volevo fare un favore al mio amico Bugo. Bassezze continue. Non mi piaceva tanto il testo della canzone, a dire il vero. Mi vergognavo fosse firmata da me. Io volevo cambiare pure la musica, però poi alla fine ho pensato ‘ma chi se ne fot*e, va bene anche questo’. Ho incassato troppo, pure questo. Tra l’altro la Siae mi viene pignorata da 5 anni, quindi non prenderei nulla. Non sapevo che cambiando il testo avrebbero escluso il brano. Io ho chiesto di essere pagato per il mio mestiere, perché poi Bugo non lo prendevano a Sanremo se non ci andavo io. Volevano eliminarmi, questo per me era un incubo e si è manifestato in tanti modi, tipo la camera d’albergo sottratta o le interviste con Bugo solista. Orari non veri e appuntamenti disattesi, i sabotaggi con le partiture e l’orchestra…è stato un incubo. Allora ho voluto andare fuori dai cogl*oni senza dargliela vinta. Bugo soffriva la mia presenza, è stato soggiogato, plagiato, perché era l’ultima occasione della vita. Il problema è che lui ha vissuto questa cosa come l’ultima chance, avrebbe venduto sua madre. Lui ha fatto il gioco dei forti. Io sarei rimasto sul palco e avrei detto ‘scusate sta cambiando il pezzo’… lui deve ringraziare me perché l’ho portato fino a qui… io non lui perché se ne è andato.. Io ho subito violenze per 7 anni… sembro Rambo ma sono un grande professionista. Io sono la vittima. La rabbia è un sentimento, le parolacce scappano ma non l’ho mai morso, né ci sono stati sputi. Volevo portare a Sanremo una storia di amicizia e si è trasformato in qualcosa di diverso, spero di non aver perso un amico, che si renda conto”.

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