Fiorello rompe il silenzio: "Tiziano Ferro ha fatto una cosa grave, mi ha scatenato contro l’odio" - Perizona Magazine

Fiorello rompe il silenzio: “Tiziano Ferro ha fatto una cosa grave, mi ha scatenato contro l’odio”

Daniela Vitello

Fiorello rompe il silenzio: “Tiziano Ferro ha fatto una cosa grave, mi ha scatenato contro l’odio”

| 07/02/2020

L’affaire Fiorello-Ferro si ingrossa. Le scuse del cantante di Latina non servono a chiudere la polemica nata da quella che […]

L’affaire Fiorello-Ferro si ingrossa. Le scuse del cantante di Latina non servono a chiudere la polemica nata da quella che Amadeus ha definito una “battuta infelice” di Tiziano nei confronti dello showman siciliano (LEGGI QUI). Il mea culpa dell’artista (“Sono rammaricato ma pensavo di poter scherzare con te che sei il re dei comici”) ha ispirato un articolo a firma di Selvaggia Lucarelli, che da pochi giorni ha debuttato su Tpi quale responsabile delle sezioni dedicate a cronaca e spettacoli. La giornalista ha messo in rilievo la presunta “permalosità” di Fiorello e sottolineando quello che sarebbe stato “l’errore di fondo” di Amadeus: “Aver scambiato Sanremo per un luogo in cui andare a caz*eggiare con gli amici anziché quel postaccio infame – per chi lo fa- in cui un aggettivo sbagliato diventa dramma, in cui le aspettative e le pressioni sono tali da far venir fuori gli artisti per quello che sono. Se sei centrato e sicuro la superi, se non lo sei è una mattanza”.

“Fiorello, per uno di quegli equivoci per cui chi fa ridere su un palco è anche, per forza, una persona semplice e mai tesa anche nella vita, non è l’amico da portare al mare – prosegue la Lucarelli – Da anni, gli addetti ai lavori, sanno che Fiorello è meno semplice di quello che appare e che si prende enormemente sul serio, nonostante riesca a recitare egregiamente la parte di chi si lascia scivolare tutto addosso e ‘famose una risata’. Fiorello vuole piacere a tutti e se ciò non accade va in tilt.  Non sa gestire emotivamente le critiche e fondamentalmente alle critiche non è neppure abituato, visto che nessuno osa mai scalfire la statua marmorea di Fiorello e per i giornalisti lo showman è pressoché intoccabile. È sempre uguale a se stesso, Fiorello, da 30 anni. Non ha mai osato nulla, Fiorello, ed ha un’età per cui forse il ruolo dell’animatore che ce l’ha fatta dovrebbe cominciare a stargli stretto. Un’età in cui, per esempio, anziché arrivare a Sanremo convinto di campare di rendita e cazzeggiare sul palco come e quanto vuole lui perché a lui si perdona tutto, potrebbe prepararsi qualcosa da dire. Potrebbe farlo, decidendo anche di rispettare i tempi e una scaletta precisa, di farsi da parte se si è andati troppo lunghi, di fare qualcosa di preparato e un po’ oltre “daje Amadeus che cazzeggiamo!”. Perché poi succede che un gigante come Tiziano Ferro che al contrario di Fiorello ha una vita artistica anche dopo Ventimiglia, si incaz*i. Gli rimproveri di aver sbrodolato così tanto da averlo costretto a esibirsi a notte fonda. Legittimamente. E che faccia, Tiziano, quello che mai nessuno ha osato fare: contestare Fiorello. Apertamente e di impeto, sul palco più famoso d’Italia. Perché anche Tiziano, ha detto Amadeus la prima sera, è lì perché è un amico. E però amici amici… amici un ca*zo, ha pensato giustamente Ferro. Senza valutare le conseguenze del suo gesto, ha rotto un equilibrio che era inalterato da anni: ha messo un dito sulla stalattite vecchia di milioni di anni. Quella che mai nessuno aveva osato toccare. E la stalattite s’è annerita subito”.

“Fiorello, offeso, si è eclissato portandosi via la palla e ‘io non gioco più’ – sottolinea la giornalista – Minacciando di non tornare. Amadeus ha dovuto sottolineare che la battuta di Ferro su Fiorello (Fiorello statte zitto!) ‘è stata infelice ma capita’, un po’ come la bellezza della Leotta, e anche in questo caso c’è voluto l’intervento del bisturi – quello della diplomazia chirurgica del povero Amadeus – per destreggiarsi tra le bizze dei due amici che hanno bisticciato. Per contenere la permalosità narcisistica di Fiorello, per rimettere le cose a posto e farlo tornare alla festa. Ferro, addirittura, si è dovuto scusare con un biglietto, scritto a mano, postato su Instagram, manco avesse sfregiato un Caravaggio, anziché aver rimesso a posto uno che ha scambiato Sanremo per un addio al celibato. Va bene, mi sforzo di capire anche le ragioni di Fiorello: ma come, io vengo qui in amicizia e mi ritrovo i fan di Ferro ad attaccarmi? Perché questo è il problema di Fiorello. Il dissenso. E qui torniamo al discorso iniziale. Per fare andare tutto bene, con Fiorello, bisogna fare come con i bambini suscettibili: dargli ragione. Sempre. Dirgli che è il migliore, il mattatore, il fuoriclasse (…) Riguardo Amadeus, se rifarà il festival l’anno prossimo, è meglio che questa volta si porti al mare degli sconosciuti. Rischi che non ti piacciano, ma almeno non ti giochi amicizie decennali per annunciare Beppe Vessicchio”.

Poco dopo, Selvaggia Lucarelli ha pubblicato la replica di Fiorello. Lo showman ammette di non aver preso bene la boutade di Tiziano Ferro ma non ci sta a passare per permaloso. “Non è giusto darmi del permaloso come se mi fossi arrabbiato per nulla, accetto le critiche, accetto che si dica che non faccio ridere, qualunque cosa, ma Tiziano Ferro ha fatto una cosa che non si fa”, tuona.

“Tiziano Ferro un po’ di tempo fa ha detto in tv che le parole hanno un peso (in un monologo proposto a “Che tempo che fa”, ndr.), ed è vero – spiega – Dopo che ha lanciato sul palco l’hashtag #fiorellostattezitto, ho ricevuto insulti tremendi per 24 ore. Tu lanci un hashtag dal palco di Sanremo e sai cosa scateni, come se poi fosse colpa mia se ci sono 50.000 ospiti e si fa tardi la sera. Noi parliamo tanto di cyberbullismo e non valutiamo le conseguenze? C’è un vigile che si è suicidato in questi giorni per gli attacchi sul web. Vatti a leggere i commenti: ‘Devi morire perché il nostro Tiziano deve cantare’, ‘Me*da, è lui la star!’. Lui lancia un hashtag, lo immagina che i suoi fan lo seguiranno e mi insulteranno. Ha fatto una cosa grave. Ha lanciato una campagna d’odio nei miei confronti, questo devi dirlo, non puoi ignorarlo”.

“Forse è sbagliato chiamare i giornalisti, io non la volevo questa polemica, non mi interessa, ma non posso passare per permaloso per questo, è una cosa troppo seria – sentenzia – Se non volevi allora dopo ti deve dispiacere, perché scateni violenza, abbiamo responsabilità nei confronti dei nostri figli, c’è gente debole, che si butta dalla finestra, io sono io, a me non me ne frega niente, però c’è chi non regge. Tiziano deve capire, deve crescere anche lui. Io sono stato male per gli insulti”.

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