Selvaggia Lucarelli su Barbara Alberti al "GF Vip": "Che malinconia vederla lì" - Perizona Magazine

Selvaggia Lucarelli su Barbara Alberti al “GF Vip”: “Che malinconia vederla lì”

Daniela Vitello

Selvaggia Lucarelli su Barbara Alberti al “GF Vip”: “Che malinconia vederla lì”

| 31/01/2020

Selvaggia Lucarelli corre in soccorso di Barbara Alberti, “deturpata” a suo dire dall’orrido meccanismo di un reality quale il “Grande […]

Selvaggia Lucarelli corre in soccorso di Barbara Alberti, “deturpata” a suo dire dall’orrido meccanismo di un reality quale il “Grande Fratello Vip”. Anche una mente eccelsa come quella della scrittrice e drammaturga romana sarebbe stata contaminata dalle perfide logiche di un gioco che l’avrebbe spinta ad uniformarsi alle idee di un “branco” composto da individui variegati che definisce “persone meravigliose”.  Per la Lucarelli, autrice di un lungo articolo sul tema su “Il Fatto Quotidiano”, la “malinconia nel vedere Barbara Alberti buttarsi via” è insopportabile.

“Ho sognato di intrufolarmi anche io in quella casa, approfittando del colpo di sonno dell’autore del turno di notte, e di rapire Barbara Alberti – scrive con il suo inconfondibile stile ironico – Ho sognato di portarla con me in una splendida magione coloniale ai Caraibi, di imbavagliarla con un foulard di seta e di legarla al letto per poi attendere la fine del Grande fratello vip (…) Tutto, pur di portarla via di lì. Pur di non vederla frugata e valutata dal pubblico del televoto, pur di non assistere allo scempio immeritato della sua persona e della sua storia, pur di non leggere su twitter @Lumachina79 che tra lei e Pasquale Laricchia, preferisce Pasquale Laricchia ‘perchè sarà ignorante ma almeno è più sincero’. Ad ogni tweet così, c’è una femminista che brucia. Una libreria che chiude. Un sorriso che si spegne, da qualche parte nel mondo. E un Pasquale Laricchia che si riproduce alla velocità della cimice asiatica, finché i concorrenti del Gf del futuro non saranno eliminati non con una nomination, ma col Baygon. Vi sembrerà un futuro distopico, forse, ma a me pare un futuro plausibile e imminente”.

“Io lo so che Barbara Alberti è entrata lì con le migliori intenzioni – prosegue – Anzi, lei è entrata lì dentro proprio per la sua grandezza: perché la sua superiorità intellettuale si nutre da sempre di contaminazioni col basso, senza snobismi e steccati culturali. Perché è così intelligente da non temere di sporcarsi le mani, perché è libera in maniera trasgressiva e fanciullesca e i compartimenti stagni devono farle schifo almeno quanto i borghesi, i fascisti e i capelli spettinati. Eppure, nella sua esperienza al Grande fratello vip, succede quello che a una come lei non dovrebbe mai succedere e cioè che non è lei a contaminare ma lei a farsi contaminare. Il meccanismo, la compagnia, lo studio, la platea la stanno stritolando e masticando a piacimento, attingendo con cinismo dalla sua intelligenza candida o feroce, a minuti alterni. Ed è così che si ride con lei se chiede che non la si interrompa quando lava i piatti perché ‘è come interrompere qualcuno che sta sco*ando’ o quando spiega ‘La Traviata’ a Fabio Testi o Antonella Elia convinti che stia parlando di una serie su Netflix o quando interroga Patrick sulle sue apnee notturne”.

“Il divertimento però dura poco. Il sentimento che prevale, a vederla lì dentro in chi la venera da sempre, è la malinconia – sentenzia – Immalinconisce guardarla imputata nel processo televisivo serale, con Wanda Nara e Pupo chiamati ad esprimere un parere su di lei, che è come chiedere a un gatto un parere sulla cappella Sistina. Immalinconisce il giudizio impietoso e aizzapopolo su sue frasi sparse, isolate, pronunciate da chi non ha la furbizia di capire che se non applichi i filtri del politicamente corretto dentro un reality, finisci scannato come un maiale. Immalinconisce vederla costretta a giustificarsi davanti al tribunale dei social perché ha detto che Pasquale Laricchia ‘ha lo sguardo da assassino, è stupido, è molesto’, perché l’assenza di filtri non è un alibi, in quei contesti, e finisce che una donna meravigliosa, nella narrazione cinica e semplificata del reality, appare come una vecchia stron*a. E Laricchia un gigante. Immalinconisce vederla condividere la tavola con Antonio Zequila, infilarsi nel gossip tra Licia Nunez e Imma Battaglia, vederla bollata come ‘demente’ da una tizia che ha in curriculum Uomini e donne. Immalinconisce sentire Signorini che chiama i concorrenti ‘vippponiiiiiii’ e sapere che nel grande mucchio degli sfigati di questa edizione c’è anche lei. Che non doveva. Che a 75 anni, per i tanti che non sanno nulla di lei e la identificavano al massimo per le trecce che le incorniciano il viso, ora sarà la vecchia stron*a buttata fuori a furor di popolo o ‘la macchietta naif simpatica ma mezza matta che vince, che facciamo un selfie?’. Immalinconisce il suo sguardo attonito quando in diretta si rivede nei video che hanno montato, quando sembra non riconoscersi e un po’ vergognarsi, quando sembra capire di essere l’ingranaggio di una macchina impietosa, che cannibalizza la sua genuinità e le toglie verità, spessore e grazia, tramutandosi in quel ‘Maleducata!’ gridato a lei da Signorini qualche sera fa. ‘Io sono iperbolica!’, ha cercato di spiegare a chi le rimproverava quelle parole dure su Laricchia. Ed è nel suo essere inconsapevole di avere davanti dieci persone convinte che ‘iperbolica’ sia una parabola per captare segnali alieni nello spazio che sta il sunto di tutto”.

“Non ha sopravvalutato se stessa, Barbara Alberti, andando lì – conclude la giornalista – Ha sopravvalutato la compagnia e il contenitore, li considera innocui, perfino divertenti. Non ha considerato, l’immensa Barbara, che nell’epoca dei ‘professoroni’ sbeffeggiati dai forconi e dalla politica, non sono più i Laricchia o gli Zequila gli insetti curiosi, da guardare con la curiosità dell’entomologo, ma lei. Troppo anti-borghese, coraggiosa, colta e sarcastica per non essere ‘freezata’ per sempre in un personaggio che non le somiglia. Domani provo a rapirla, lo giuro”.

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