La confessione di Maria De Filippi: "C'è posta per te? Se Pier Silvio potesse..." - Perizona Magazine

La confessione di Maria De Filippi: “C’è posta per te? Se Pier Silvio potesse…”

Daniela Vitello

La confessione di Maria De Filippi: “C’è posta per te? Se Pier Silvio potesse…”

| 29/01/2020

In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Maria De Filippi commenta il successo “C’è posta per te”, uno dei pochi […]

In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Maria De Filippi commenta il successo “C’è posta per te”, uno dei pochi programmi della tv generalista che 20 anni dopo il suo debutto è in gradi di arrivare al 30% di share. “Il primo dato fu il 19%, ancora lo ricordo – racconta – Poi il 21. Piano piano è sempre cresciuto e oggi Pier Silvio, se potesse, lo farebbe andare in onda tutto l’anno. Io sono contenta, anche se il numero è impressionante soprattutto rispetto a quelli che ci sono in giro ultimamente: non capita spesso di vedere dati con il 3 davanti”.

Il people show di Canale 5 tiene incollato alla tv non soltanto un pubblico adulto ma anche giovane. “Una persona di 70 anni può avere poche cose in comune con una di 15, eppure insieme possono benissimo giocare a burraco. Il ragionamento che faccio è trovare sempre un terreno in cui ci si possa incontrare”, spiega la conduttrice.

Se oggi esiste “C’è posta per te” è grazie ad un incontro che la regina della tv aveva fissato 20 anni fa al ministero dell’Istruzione. “Quel giorno, era il 1999, mi avevano fermata due ragazzi sulle scale del ministero – ricorda la De Filippi – Loro non potevano entrare e mi avevano chiesto di consegnare una busta al ministro. Entro e consegno la lettera anche se non conosco il contenuto. Poi però ci continuo a pensare. Ecco, lì è nata l’idea. All’inizio nessuno poteva immaginare sarebbe diventato un programma venduto in un sacco di paesi”.

Il sabato sera Queen Mary, com’è stata ribattezzata dai fan, si confronta con un altro idolo del pubblico televisivo: Alberto Angela. “Lui è un grande divulgatore – dichiara la moglie di Maurizio Costanzo – Per me è bravissimo, come era bravo Baricco: spiegava i libri in camicia azzurra, con le maniche arrotolate e io stavo a seguire tutto quello che diceva appesa alla tv. Angela ha un modo che non è impositivo nella divulgazione. Non ti dice: io sono acculturato e tu ignorante seguimi. Non è mai presuntuoso, non è mai il conduttore invadente o invasivo, la sua non è mai una predica e per questo la gente lo segue”.

“Angela lo sento simile, poi fa tutt’altro genere – azzarda la De Filippi – Se anche lui riconosce questo in me, sono solo che felice. Io riconosco il suo modo di condurre e trovo sia quello giusto. Ho sempre pensato che il conduttore debba essere un tramite e non l’oracolo, se no diventa un politico. Poi c’è chi lo fa ma non è un modo di fare tv che appartiene a me. Il mio programma è nazional-popolare, l’accesso è più facile. Angela lo devi voler seguire, deve interessarti. La mia partenza è più accessibile perchè racconto qualcosa che già conosci. Lui ti deve intrigare, però poi quando lo vedi non ti stacchi perché ti accompagna… rispetto a chi fa divulgazione, vedo la differenza che c’è tra il professore del liceo e quello dell’università che magari fa un corso che scegli di seguire perché ti interessa e alla fine non c’è nemmeno l’esame”.

Infine, la punta di diamante di Canale 5 dice la sua sulla polemica generata dalle frasi sessiste di Amadeus: “Fa impressione ultimamente considerare quanto bisogna stare attenti quando si parla per non essere fraintesi. Io non penso che Amadeus sia sessista o maschilista. Credo che abbia inteso Sanremo come una grande festa della musica e abbia mischiato molte carte: penso che il suo scegliere delle giornaliste del tg e anche delle bellissime ragazze miri ad accontentare tutto il pubblico”.

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