Francesco Benigno: "Ecco quanto ho guadagnato con 'Mery per sempre' e 'Ragazzi fuori'" - Perizona Magazine

Francesco Benigno: “Ecco quanto ho guadagnato con ‘Mery per sempre’ e ‘Ragazzi fuori'”

Daniela Vitello

Francesco Benigno: “Ecco quanto ho guadagnato con ‘Mery per sempre’ e ‘Ragazzi fuori'”

| 24/01/2020

Francesco Benigno sfoglia l’album di famiglia a “Vieni da me”. L’attore palermitano proviene da una famiglia molto numerosa. “Sono il […]

Francesco Benigno sfoglia l’album di famiglia a “Vieni da me”. L’attore palermitano proviene da una famiglia molto numerosa. “Sono il dodicesimo di tredici fratelli – esordisce – Ogni anno mia madre era incinta. Purtroppo poi è venuta a mancare a soli 46 anni. Avevo 9 anni quando l’ho persa. I fratelli adulti che erano fidanzati hanno fatto la ‘fuitina’. Con papà, che era bello tosto, siamo rimasti in quattro. Io stavo in collegio, anche quando c’era mia madre e non tornavo a casa neanche per le festività natalizie. Mia madre non sapeva a chi badare prima, eravamo tantissimi. Mio padre era assente. Il fratello più grande studiava Medicina, poi si è laureato e oggi è in pensione. Ho una sorella di 70 anni. La più piccola invece ha compiuto 50 anni da poco. Stare in collegio era dura. Il mio desiderio era quello di stare con mia madre. Me la sono goduta pochissimo. Ho pochi ricordi di lei, li custodisco con tanto amore. Le persone che l’hanno conosciuta mi raccontano che è stata una donna che si faceva in quattro per i figli. Quando finalmente stava arrivando il momento di potersi godere mamma, purtroppo è arrivata la notizia che per un tumore all’intestino ci aveva lasciati. E’ stato difficile vivere con mio padre che era analfabeta e un giocatore d’azzardo. Se vinceva andava bene, se perdeva erano guai. Mi metteva le catene alle caviglie per non farmi uscire di casa. E’ stata dura. A 13 anni non ce l’ho fatta più e sono scappato. E’ stata la mia prima fuga, solo uno dei miei fratelli mi è venuto a cercare. Mi ha detto che papà era preoccupato e io gli ho detto ‘guarda che torno a casa mi ammazza di botte’. E così fu. Ho la testa piena di cicatrici perché mio padre usava il mestolo, che a Palermo chiamiamo cucchiaio di legno, per darmele in testa. Ne ho prese tante, però sono qui. Ho lottato e ce l’ho fatta”.

A 14 anni Benigno decide di andare via per sempre da quella casa. “Negli anni ’80 ho vissuto la strada – ricorda – Era un rischio quotidiano. Sono cresciuto in fretta e mi ritengo una persona fortunata. Ho vissuto nove anni dormendo dappertutto, nella sala d’aspetto della stazione, nei vagoni dei treni in sosta, dentro le macchine, in un tempietto a piazza Politeama dove si riunivano tutti quelli che erano scappati di casa. Come vivevo? Ho fatto dei piccoli furti per colpa dei quali ho vissuto l’esperienza del carcere minorile nel 1981. Alla fine ho incontrato una persona che mi ha accolto in famiglia. Un ragazzo che ho conosciuto per strada mi ha ospitato a casa sua a Borgo Vecchio. Era una famiglia con nove figli, mi hanno accolto e sono cresciuto con loro”.

La svolta arriva, 30 anni fa, quando recita in “Mery per sempre”. Il film diretto da Marco Risi gli stravolge la vita. “Accompagnai un ragazzo di quartiere al provino – racconta – Marco mi vide, fece il provino anche a me e mi prese. Inizialmente dovevo interpretare Pietro, il personaggio che poi interpretò Claudio Amendola. Alla fine Marco mi affidò il ruolo di Natale e menomale…perché poi ho potuto fare anche il seguito che è ‘Ragazzi fuori’. Per il primo film ho guadagnato pochissimo ma erano soldi leciti. Me li sono guadagnati. Una cifra, tre milioni e mezzo delle vecchie lire, che comunque non mi ha cambiato la vita. E poi 15 milioni per ‘Ragazzi fuori’. Nel frattempo, continuavo a lavorare nei mercati, vendevo patate”.

Poi il trasferimento a Roma e i ruoli in fiction di successo. “Sognavo di fare ‘La Piovra’ – svela – Quando Luigi Perelli mi ha chiamato per il provino, gli ho detto ‘non mi parlare di soldi, la faccio pure gratis’. Ho avuto l’onore di recitare in questo sceneggiato che ha girato il mondo”.

Dopo il successo, il buio profondo. “Venendo dalla strada, avevo un carattere un po’ forte che nella vita di tutti i giorni, in strada, serviva per difendersi da tante insidie – spiega – Dopo aver fatto questi due film, mi sentivo di avere il mondo tra le mani. Ho fatto qualche errore, qualche uscita infelice. Niente di così grave da essere addirittura condannato a non lavorare più. Nonostante le scuse pubbliche, ci sono persone che si arrogano il potere e quando vedi che non riescono ad andare oltre io le metto nelle mani del Signore e lascio a lui il giudizio”.

Oggi l’attore siciliano è un uomo nuovo grazie all’incontro con Valentina Magazzù che è al suo fianco da sei anni e che lo ha avvicinato alla fede. Il caso ha voluto che Valentina si presentasse ai provini attraverso cui Benigno stava cercando i protagonisti del suo film.

“Sono venute 3000 persone ai casting del mio film – confessa l’attore – Arriva lei, ci presentiamo. Appena l’ho guardata negli occhi mi ha subito trasmesso quello che pensavo di non trovare mai più nella mia vita. O meglio che non avevo mai trovato nella mia vita. Non c’era il ruolo per lei nel mio film ma le ho detto ‘scriverò qualcosa perché tu possa esserci’. Siamo stati amici per otto mesi in cui non mi dato neanche un bacio. Più mi negava il bacio, più ero attratto da lei. “Non avevo nessun tipo di timore, poi lui si è aperto nei miei confronti sin da subito, non ha omesso nulla – gli fa eco Valentina – E’ stato lui ad illuminare me in un momento particolarmente difficile della mia vita”.

Benigno ha due figli avuti da due donne diverse: Manuel e Giuseppe. Quest’ultimo, 30 anni, lo ha reso nonno di Francesco e Elodie.

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