"Non si giudica un padre in base a quello che può dare", "C'è posta per te" sbarca a Palermo - Perizona Magazine

“Non si giudica un padre in base a quello che può dare”, “C’è posta per te” sbarca a Palermo

Daniela Vitello

“Non si giudica un padre in base a quello che può dare”, “C’è posta per te” sbarca a Palermo

| 19/01/2020

Massimiliano contatta la redazione di “C’è posta per te” per ricucire il rapporto con la figlia Alessia, nata dal suo […]

Massimiliano contatta la redazione di “C’è posta per te” per ricucire il rapporto con la figlia Alessia, nata dal suo primo matrimonio, che non vede e non sente da tre anni. Alessia è convinta che il padre non le voglia più bene e che pensi solamente alla sua compagna Debora, alle sue due figlie e alla loro ultima nata. Alessia ha scritto al padre un messaggio molto duro in cui diceva: “Non farti più vedere, devi sparire dalla mia vita. Sei partito dalla Sicilia e sei andato al Nord per trovare lavoro ma ti sei dimenticato che hai lasciato due figli in Sicilia. Pensi solo alla tua nuova compagna. Se dici che non arrivi a fine mese ricordati che anche Debora può andare a lavorare e se tu una volta al mese avessi messo almeno un euro da parte forse avresti potuto darmi 10 euro. Di noi non ti interessa nulla”.

Massimiliano si separa dalla madre di Alessia quando la figlia ha 10 anni. Tra lui e Alessia c’è un rapporto molto intenso. Quando Alessia ha 16 anni, Massimiliano conosce Debora e la presenta alla figlia. La ragazza è felice per suo padre e va d’accordo con Debora. Poi Massimiliano lascia Palermo e si trasferisce a Treviso perché ha bisogno di lavorare. Poco dopo, Debora lo raggiunge con le figlie e i soldi non bastano mai. Dei 1300 euro al mese che guadagna, 500 se ne vanno per l’affitto, 600-700 in inverno per le bollette ogni due mesi per il riscaldamento che d’estate diventano 250. E poi c’è la spesa. “Avere una nuova famiglia – spiega Massimiliano – ti porta necessariamente a togliere soldi alla famiglia d’origine. Non riesco a mantenerne due e Alessia questo non lo capisce”. Alessia compie 18 anni e chiede al padre di andare a Palermo ma Massimiliano non può permettersi di tornare nella sua città. La mamma di Alessia gli presta i soldi per il viaggio. “Io non so più cosa fare per far capire a mia figlia che le voglio un bene dell’anima – dice Massimiliano – Semplicemente faccio fatica ad arrivare a fine mese”.

Alessia accetta l’invito e si presenta in studio. Massimiliano, in lacrime, prende la parola: “Lo sai quanto ti amo. Sei la mia vita, sei la mia principessa e lo sarai per sempre. Mi dispiace per ciò che non sono riuscito a darti, per le promesse non mantenute. Non si giudica un padre in base a quello che può dare. Mi manchi tantissimo”. “Lo sai che tuo padre ti ama da morire – interviene Debora – Se potesse ti darebbe la luna. Tuo padre quando ha potuto ha fatto. Si sente umiliato come padre e come uomo. E’ brutto non riuscire ad arrivare a fine mese e non poter garantire anche gli altri figli. Ti vogliamo bene e speriamo di riabbracciarti al più presto”.

“Io ho sempre capito mio padre, però in alcuni momenti doveva venire un po’ più dalla mia parte – replica Alessia – Sono contenta che lui si sia rifatto una vita. Adesso ho una sorellina bellissima che amo da morire. Debora è una brava persona e non ho nulla da dire, sono contenta che mio padre sia felice con lei. Però in alcuni momenti avrebbe dovuto pensare un po’ più a noi e organizzarsi diversamente. Se sai di non riuscire a fare una cosa, non la promettere. Debora potrebbe lavorare”.  Debora non lavora per la bambina piccola. “La bambina si è dovuta ritirare dalla scuola perché ha avuto la mononucleosi e Debora si è dovuta occupare di lei. Ora sta bene”, spiega Massimiliano. Per poi aggiungere: “Quanto sei bella vita mia”. E ancora: “Mi manchi tantissimo”. Alessia accetta di aprire la busta e riabbraccia il padre.

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