Roby Facchinetti si commuove sino alle lacrime: "Ecco perchè i Pooh non esistono più" - Perizona Magazine

Roby Facchinetti si commuove sino alle lacrime: “Ecco perchè i Pooh non esistono più”

Daniela Vitello

Roby Facchinetti si commuove sino alle lacrime: “Ecco perchè i Pooh non esistono più”

| 10/01/2020

Ospite di Marco Marra a “La mia passione” in onda su Rai3, Roby Facchinetti ripercorre la lunga e gloriosa storia […]

Ospite di Marco Marra a “La mia passione” in onda su Rai3, Roby Facchinetti ripercorre la lunga e gloriosa storia dei Pooh. Dalle origini alla fine arrivata il 30 dicembre 2016 a margine dell’ultimo tour che ha visto il ritorno sul palco di Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli. Quest’ultimo lasciò il gruppo nel 1973.

Facchinetti svela i retroscena del suo addio: “Riccardo si era semplicemente innamorato di Nicoletta (Nicoletta Strambelli, meglio nota come Patty Pravo, ndr.). Lei era bellissima, girava con la Rolls Royce, con l’autista, pellicce. Ho visto delle scene da diva, sembrava Marilyn Monroe. Non è stato tanto difficile innamorarsi di lei per Riccardo. Certo…ha creato scompiglio. Noi avevamo imposto delle regole. Venivamo dall’esperienza dei Beatles, di Yoko Ono. Il nostro produttore diceva: ‘Vostro padre quando va in ufficio porta la mamma?’. ‘No!’. ‘Quindi quando andate a lavorare le vostre mogli e le vostre compagne le lasciate a casa’. Ho parlato ore e ore con Riccardo cercando di fargli capire che avevamo fatto tanti sacrifici per arrivare al successo. Lui portò Nicoletta al Sistina, un evento per noi importantissimo. Dopo Riccardo disse ‘ok ho capito, me ne vado’. La sera, in albergo, ero addolorato, sconfortato, e avevo la sensazione che questo sogno fosse improvvisamente finito. Mi ricordo che accesi la radio e neanche a farlo apposta partì ‘Pensiero’. Piansi tanto perché avevo capito che la nostra storia era finita”.

Al posto di Riccardo Fogli arrivò Red Canzian che, svela Facchinetti, “ogni giorno ringrazia Patty Pravo per quello che ha combinato”. I Pooh superarono quel momento drammatico riuscendo a festeggiare le “nozze d’oro”.

Facchinetti racconta come si è arrivati allo scioglimento della band: “Va detto che sette anni prima Stefano aveva deciso di scendere dalla nostra astronave perché riteneva di aver detto tutto quello che doveva dire. Siamo andati avanti in tre e purtroppo nel 2013 anche il nostro poeta, Valerio Negrini, se n’è andato, ha preso il famoso passaporto per le stelle. Abbiamo voluto continuare in tre perché volevano portare questa nostra grande storia al cinquantennale. Era il nostro obiettivo da sempre, era quasi impossibile da raggiungere e invece ce l’abbiamo fatta. Nel 2016 abbiamo richiamato Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli sul palco. Fu l’ultimo tour. Questa reunion rappresentava la conclusione definitiva. Fu una conclusione incredibile, di grande sofferenza, perché ogni sera per chi era davanti era l’ultima volta e questa emozione arrivava ogni sera. Il 30 dicembre 2016 fu realmente l’ultimo nostro concerto. Non fu facile per nessuno di noi”.

“I Pooh non esistono più – aggiunge con gli occhi lucidi – Senza Stefano e Valerio non è più la stessa cosa. Va rispettato quello che abbiamo sempre dichiarato, che sarebbe stata l’ultima volta. E’ stato un gran finale straordinario e vorrei che rimanesse cosi. La nostra storia merita quello, anche nei confronti di chi ha amato la nostra musica. Non sarebbe più la stessa cosa. Io amo quell’immagine di quattro ex ragazzi che hanno portato avanti una storia importante”.

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