Nicoletta Mantovani: "Dopo Pavarotti ho amato un altro uomo ma ci siamo lasciati 3 anni fa" - Perizona Magazine

Nicoletta Mantovani: “Dopo Pavarotti ho amato un altro uomo ma ci siamo lasciati 3 anni fa”

Daniela Vitello

Nicoletta Mantovani: “Dopo Pavarotti ho amato un altro uomo ma ci siamo lasciati 3 anni fa”

| 15/12/2019

Ospite di “Verissimo”, Nicoletta Mantovani ripercorre la sua storia con Luciano Pavarotti, iniziata nel 1994 e culminata nel matrimonio celebrato […]

Ospite di “Verissimo”, Nicoletta Mantovani ripercorre la sua storia con Luciano Pavarotti, iniziata nel 1994 e culminata nel matrimonio celebrato nel 2003. I due sono stati insieme per 14 anni, fino alla morte del tenore, e hanno avuto una figlia Alice che oggi ha 16 anni e che al momento della scomparsa del padre aveva solo 4 anni e mezzo.

Nicoletta Mantovani, neo 50enne ed ex adolescente ribelle (“Ero una dark, mi truccavo col rossetto nero e mi vestivo di nascosto perché i miei non accettavano questa cosa”), aveva 23 anni quando conobbe e si innamorò di Pavarotti, più grande di lei di 34 anni. “Ho avuto il mio primo grande amore a 15 anni ed è terminato quando ho conosciuto Luciano a 23 anni – racconta a Silvia Toffanin – Sono stata con Luciano per 14 anni, dopo la sua morte per qualche anno sono rimasta sola. Per lui è scattato subito qualcosa. Io sono rimasta così…tra l’altro era una persona molto più grande di me. Da giovane giocavo a softball e avevo gridato allo scandalo davanti alla relazione tra una ragazza della nostra età e l’allenatore, poi quando le cose capitano a te capisci che tutto è possibile. Infatti la prima cosa che ho fatto quando mi sono messa con Luciano è stato chiamarli per scusarmi di quello che avevo detto. Luciano veniva sempre nel mio ufficio a trovarmi, trovava un sacco di scuse. Il primo bacio è scoccato sulla corsia di emergenza in autostrada”.

“La differenza d’età non c’è mai stata – spiega – Ha sempre detto che alla fine il giovane della coppia era lui. Un po’ è vero. Era talmente pieno di entusiasmo e aperto alla vita e a nuove esperienze che è rimasto davvero giovane sino alla fine”.

Durante la sua relazione con la star della lirica, Nicoletta scopre di essere affetta da sclerosi multipla. “Già da giovane avevo degli strani sintomi, perdevo l’equilibrio ma mi dicevano che era una questione di crescita – ricorda – A un certo punto non ho più sentito niente dall’ombelico in giù. Su consiglio di un medico ho fatto una risonanza magnetica negli Stati Uniti. Mi hanno detto che avevo la sclerosi multipla, non sapevo nemmeno cosa fosse. Avevo 24 anni, ho visto il buio. Tutti i miei sogni e le mie speranze erano finite. Lui mi disse: ‘Io fino a questo momento ti ho amato, ma adesso in poi ti adoro. Questa battaglia la vinceremo insieme’. Si è aperto un mondo che secondo me è il significato dell’amore, quando l’altro vuole solo il tuo bene e tu vuoi solo il suo bene. Lui mi incoraggiava, faceva in modo che io non mi sedessi sulla mia malattia. Non voleva che mi compiangessi. Mi diceva di vederla come una grande opportunità per crescere interiormente e apprezzare le cose. Subito dopo persi la vista a un occhio ma tornò grazie al cortisone e a vari farmaci. Non voleva che parlassi della malattia perché avrei rischiato il giudizio sbagliato degli altri, diceva che prima dovevo fortificarmi e accettare la malattia non come una sfortuna ma come un’opportunità per diventare qualcos’altro. All’inizio è stata durissima, ma lui tutti i giorni con il suo sorriso e con la sua felicità contagiosa mi dava quella carica per crederci. Un altro medico mi disse che non avrei mai più giocato a tennis e Luciano mi regalò una racchetta. Il momento più difficile è stato dopo la scomparsa di Luciano, questa malattia risente tanto del tuo stare bene o male psicologicamente. Poi ho conosciuto il professor Zamboni e ho fatto un intervento. Sostiene che la sclerosi in certe persone possa derivare da un problema alle vene, proprio due giorni fa una ricerca americana ha dato ragione ai suoi studi (il metodo è stato oggetto di forti controversie, ndr.). Oggi conduco una vita normalissima, la facevo anche prima ma non ho più avuto attacchi o problemi alla vista”.

Anche la gravidanza non è stata una passeggiata. Il parto fu difficile e se Alice sopravvisse il suo gemello Riccardo non riuscì a venire al mondo. “Alice l’abbiamo cercata per tanti anni – confessa la Mantovani – Sono rimasta incinta di due gemelli e di un ‘terzo incomodo’. Avevo una massa di cellule che rischiava di trasformarsi in metastasi. Volevano che abortissi e ho detto di no. Luciano era preoccupato ma una mamma sente certe cose e non si arrende mai. Un medico mi disse che aveva visto 5 casi come il mio e che erano andati tutti male. Ho passato la gravidanza a letto, un giorno si sono accorti che il battito di Riccardo non c’era più. Mi hanno portato immediatamente in sala operatoria, mi hanno fatto un cesareo d’urgenza ed è nata Alice. Da lì è scattato l’amore ma anche l’ansia che mi accompagna fino a oggi, sono una mamma molto ansiosa. E’ stato il regalo più grande”.

 

Qualche tempo dopo la scomparsa di Pavarotti, Nicoletta si è legata a Filippo Vernassa ma la loro relazione si è conclusa tre anni fa.
“Luciano ha sempre voluto che io andassi avanti – confida – Augurava la felicità a tutti, era sempre positivo, voleva godere la vita in ogni secondo. Mi ha sempre detto che quando finì in coma a 12 anni per una settimana fu il suo punto di svolta. Emanava una forza magnetica, voleva che tutti fossero contenti. I primi due anni sono stati complessissimi, ma ho avuto la fortuna di avere la mia famiglia, i miei amici, il mio ufficio, Alice. Ho ricominciato con Filippo. Siamo andati a vivere quasi subito e abbiamo convissuto insieme 7 anni, ma poi è finita. Sono quasi tre anni che non siamo più insieme, ora vediamo questi 50 anni cosa ci portano”.

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