E’ una Francesca Pascale che non ti aspetti quella che si confessa all’Huffington Post. La parola chiave dell’intervista ma anche […]
E’ una Francesca Pascale che non ti aspetti quella che si confessa all’Huffington Post. La parola chiave dell’intervista ma anche della sua vita è “libertà”. In virtù di questo principio, 15 anni fa, si è legata sentimentalmente ad un uomo più grande di lei di 49 anni. Lui è Silvio Berlusconi. La Pascale lo chiama “il mio presidente” e dice che è “un uomo che mi ha fatto crescere e non mi ha mai tradito moralmente, che quando rientra a casa mi porta un raggio di sole”.
Per amore della libertà, la Pascale si è messa al servizio della causa Lgbt+. “Questo è il mio futuro – sentenzia – Oggi amo Silvio, ma se domani mi innamorassi di una donna, che male ci sarebbe? L’amore è il principio cardine della vita e all’interno di quello tutto è possibile. Quindi non pianifico la mia vita secondo uno schema precostituito. L’unico confine che vedo non è tra eterosessuali e gay ma tra libertà e repressione, tra dignità e pregiudizio, tra cultura e ignoranza”.
La compagna del leader di Forza Italia strizza l’occhio alle Sardine. “Si tratta di un fenomeno spontaneo, dilagante, animato da giovani, quindi va guardato con rispetto, interesse e soprattutto non va sottovalutato – spiega – Un errore che a suo tempo è stato commesso con i 5 stelle ed il risultato è quello che è oggi sotto gli occhi di tutti. Perché etichettarlo come un gruppo manovrato da ambienti di sinistra, al fine di sminuirlo? Prima di chiedersi da chi è costituto bisognerebbe riflettere sul motivo che li ha portati a scendere in piazza. Un fiume di persone che invadono le principali città italiane è sicuramente un sussulto civico contro un linguaggio che è risultato inattuale e pericoloso, illiberale, diseducativo, in grado di innescare odio. E l’estremismo fa emergere sempre movimenti di protesta (…) Dico loro: restate indipendenti, restate liberi, siate l’anima rivoluzionaria che alberga in tutti i partiti e che pertanto non ha bisogno di etichette”.
“Per quanto mi riguarda, non sono solo di Forza Italia, sono berlusconiana. Nessuno lo è più di me – aggiunge – Poi, va detto in modo netto che se una cosa è giusta, è giusta e basta, non ha colore politico. Nelle sardine ritrovo alcuni elementi della rivoluzione liberale di Berlusconi, naturalmente attualizzati”.
“Benvenuta – ha commentato il movimento – Non abbiamo bandiere proprio perché accettiamo chiunque voglia prendere posizione contro la retorica sovranista divisiva professata da una parte della destra. Rimane il fatto che in Emilia-Romagna, e non solo, Forza Italia è alleata proprio con i principali artefici di questa retorica. Ma se viene con una sardina bella colorata, chiuderemo un occhio”.
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