Roberto Brunetti, in arte Er Patata, è tra i protagonisti più amati della commedia degli anni ’90. Nel 2005 dopo […]
Roberto Brunetti, in arte Er Patata, è tra i protagonisti più amati della commedia degli anni ’90. Nel 2005 dopo un ruolo impegnato nel film ‘Romanzo criminale’ le luci dei riflettori si spengono e per lui inizia un periodo molto buio. Nel 2009, durante un controllo, la polizia scopre 100 grammi di hashish nascosti sotto la sella del suo motorino. La stessa quantità viene trovata anche a casa sua. Nel 2014 l’attore decide di voltare pagina aprendo una pescheria. Tre anni dopo un nuovo arresto, sempre per droga. Per lui scattano gli arresti domiciliari ma anche la detenzione in carcere dove resta per 15 mesi. Oggi Er Patata ha scontato tutta la sua pena ed è pronto a ripartire da capo magari ancora una volta nel mondo del cinema.
“Nel 2009 sono stato assolto, la droga era per uso personale – spiega a Barbara D’Urso nel salotto di “Domenica Live” – Ho aperto la pescheria, è nata mia figlia Giulia, sono venuto in tv. Poi ho dovuto chiudere la pescheria, la crisi, la depressione. Poi mi sono rotto un braccio, la gamba, ho dovuto mettere la protesi”.
Ad un certo punto l’attore va via di casa e interrompe la relazione con la collega Monica Scattini, più grande di lui di 10 anni, scomparsa prematuramente all’età di 59 anni.
“Ci siamo lasciati, erano passati 17 anni – racconta – E’ stato un grandissimo amore. Ho saputo che non stava tanto bene, l’ho chiamata, ci siamo visti al bar, ci siamo presi un caffè, ma a lei non andava di parlare, era un po’ arrabbiata con me. E poi un nostro amico comune con cui mi sentivo tutti i giorni, un giorno mi ha chiamato e ho saputo che lei non c’era più. Lei era una forza, la differenza d’età non c’era”.
Er Patata ripercorre l’ultimo arresto: “Mi hanno trovato con un po’ di erba. Sai quella disperazione che ti porta a fare un po’ di stupidaggini. Ho pagato con due anni di reclusione: 6 mesi a casa e gli altri alla casa circondariale di Velletri. In questi mesi ho riflettuto tanto, ho pensato a quanto sono scemo. Gli sbagli si pagano. Con me c’erano compagni di brutte avventure, poi diventi una famiglia. Ora voglio ripartire, voglio essere un buon padre”.
