L'ex coach di "Amici" si difende dall'accusa di molestie: "E' un malinteso, c'è un video che mi scagiona" - Perizona Magazine

L’ex coach di “Amici” si difende dall’accusa di molestie: “E’ un malinteso, c’è un video che mi scagiona”

Daniela Vitello

L’ex coach di “Amici” si difende dall’accusa di molestie: “E’ un malinteso, c’è un video che mi scagiona”

| 24/11/2019

Vittorio Grigolo sbarca nello studio di “Verissimo”. La sua voce ricorda quella del grande Pavarotti con il quale si trovò […]

Vittorio Grigolo sbarca nello studio di “Verissimo”. La sua voce ricorda quella del grande Pavarotti con il quale si trovò a cantare al Teatro dell’Opera quando aveva solo 13 anni. Un successo che è stato un crescendo fino allo scorso 18 settembre, quando durante una tournée In Giappone il tenore fu sospeso dalla Royal Opera House dopo essere stata accusato di molestie. Il prestigioso teatro ha annunciato con un comunicato di aver avviato un’indagine che è ancora in corso. Il presunto incidente sarebbe avvenuto sul palcoscenico a margine di una replica del “Faust” di Charles-Francois Gounod. La star della lirica avrebbe palpato una corista.

“È stato solo un grandissimo malinteso – spiega a Silvia Toffanin – Ero a Tokyo, alla fine della rappresentazione dell’opera del Faust. Ero la figura principale dell’opera. Faccio una premessa: c’è un balletto molto provocante e c’è una ballerina che ha una pancia finta che rappresenta il bambino nato morto nella storia. Faust è terrorizzato, per lui è un incubo, quindi non la tocca, ma si tira indietro. Durante gli applausi io sono sempre un po’ fuori le righe, mi piace la fisicità, mi piace coinvolgere chi lavora con me, il corpo di ballo, tutti gli attori. Eravamo sul palco, davanti al pubblico, al mio fianco c’era la ballerina e in segno di affetto le schiaccio la pancia di spugna, sento un corista: ‘Cosa stai facendo? Non vedi che è imbarazzata?’ e io rispondo ‘ma cosa stai dicendo?’ e gesticolo all’italiana come a dire ‘ma che stai a dì?’ Lo mandai a quel paese, avevo già capito dove voleva arrivare. Ero agitato, ho carattere, mi sono sentito messo all’angolo e ho risposto. C’è stato un diverbio. Il giorno dopo vengo chiamato all’interno della Royal Opera House di Londra e mi intimavano di lasciare per la mia condotta segnalata dalle union (sindacati degli interni, ndr.). Mi dicono che avrebbero gestito la cosa e mi sono affidato completamente a loro, ma fino alle 5 del mattino ho cercato di capire se si poteva parlare con qualcuno delle risorse umane, quelli che gestiscono i malintesi nei grandi gruppi. Non potevo credere che un equivoco potesse condizionare il lavoro mio e degli altri. Sono dovuto andar via. Non hanno avvisato nemmeno il promoter giapponese che aveva venduto i biglietti con il mio nome, questi mi ha chiamato e mi ha pregato di tornare indietro. Ero già all’imbarco, ho annullato il volo e sono tornato indietro. Dopo sei ore in una stanza, mi è stato comunicato che la decisione dell’Opera Royal House era quella di allontanarmi. Che poi cosa vuol dire ‘investigation’? Si tratta di un’inchiesta interna sulla condotta comportamentale. Se sono qui da te è perché c’è stata l’unione, si sono uniti contro di me e l’hanno raccontata come hanno voluto”.

“Scusa, ma ti sei chiesto perchè si sono uniti contro di te?”, domanda la conduttrice. “Non ha senso chiedermelo se non posso agire – replica il tenore – Il fatto che sia uscita questa notizia falsa e infondata ripresa da un tabloid inglese non mi è chiaro. Cosa è fare giornalismo? Dare informazioni vere, notizie fondate. E pensare che la cultura giapponese è fondata sul non mentire. Scrivere ‘molestie’ è ingiusto, in inglese può essere anche ‘infastidire’. Sono qui a Verissimo perché c’è un video pubblico di quel momento che non vogliono mostrare. L’ho chiesto e all’inizio mi hanno detto che non esisteva, lo hanno tirato fuori dopo 15 giorni dietro le insistenze dei miei avvocati. Alla fine è saltato fuori, ma adesso si appellano al copyright per non mostrarlo”.

“Confermo quanto detto da Vittorio – gli fa eco il suo avvocato presente in studio – La cosa si è un po’ ingigantita, abbiamo chiesto subito copia del video, abbiamo collaborato con la Royal House in tutto e per tutto. Il filmato in realtà è un frammento di 20 secondi, la parte finale degli applausi e dopo averlo visto ci sentiamo ancor più sereni, non c’è spazio a dubbi. Se fosse stato esibito sin dall’inizio, la polemica non ci sarebbe stata. Dicono che non può essere visto per copyright, ma noi contestiamo perché non riguarda l’opera. Confidiamo che la Royal Opera House sia seria e la cosa si concluda velocemente. Chiediamo una pronta soluzione”.

“Quanto durerà l’investigation? Non lo so, è questo il punto – aggiunge Grigolo – Il silenzio va bene se chi credevo mi proteggesse lo fa veramente, altrimenti mi devo difendere, come si dice: aiutati che Dio ti aiuta. Lo hanno scritto anche su Wikipedia. Ho voluto essere presente al Teatro La Scala dopo quell’episodio, poteva succedere di tutto, sai com’è il Loggione, potevano massacrarmi, ma un malinteso non può chiudere le porte a una carriera vera, costruita con serietà e sacrificio. La notizia non è fondata, non è vera, si basa su una voce senza nome e cognome, dall’ombra non ci si può difendere. Non c’è nessuna denuncia, non c’è un innocente e un colpevole. Qui si parla di un’inchiesta comportamentale ma con Google e con i social ti trovi ovunque”.

“La macchia deve essere tolta – auspica – Bisogna ripulire tutto, con internet trovi subito tutto e non è facile, però nella sofferenza si cresce se ci si rialza. La cosa più brutta è sentire un peso, guardare le persone e capire se si chiedono ‘è lui o non è lui’. Grazie ad Amici, la mia fama è aumentata, mi chiedono foto per strada e mi trovo sempre a dovermi scusare, a spiegare e a chiedermi ‘sarò pulito ai suoi occhi?’. Ecco, è un velo, un dolore, tua mamma e tuo padre che ti chiamano piangendo, le persone che ti conoscono e ti guardano increduli, è una cosa che non auguro a nessuno”.

“I fans seduti in prima fila hanno scritto lettere di proprio pugno e sono pronti a testimoniare che non è successo niente, che non c’è stata alcuna molestia – conclude la star della lirica – E poi una pancia pronunciata, finta o meno, si accarezza, è un gesto d’amore, una carezza a una mamma”. “Sono a disposizione per trasmettere il filmato e raccogliere la versione della Royal Opera House, spero che presto tu possa archiviare questa pagina buia”, chiosa la Toffanin.

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