Cesare Bocci e l'ictus della compagna: "Il medico pensava che fosse una crisi di nervi" - Perizona Magazine

Cesare Bocci e l’ictus della compagna: “Il medico pensava che fosse una crisi di nervi”

Daniela Vitello

Cesare Bocci e l’ictus della compagna: “Il medico pensava che fosse una crisi di nervi”

| 18/11/2019

Momenti di intensa commozione ieri pomeriggio a “Domenica In”. Mara Venier ha intervistato Cesare Bocci e la compagna Daniela Spada […]

Momenti di intensa commozione ieri pomeriggio a “Domenica In”. Mara Venier ha intervistato Cesare Bocci e la compagna Daniela Spada legati da 26 anni.

“Come vi siete conosciuti?”, ha subito chiesto la conduttrice. “Le classiche feste tra amici. Sono andato a prenderla ma non la conoscevo”, ha replicato l’attore. “Era amico di un mio amico – gli ha fatto eco la compagna – Questo mio amico ha mandato lui a prendermi. Io ho aperto la porta e ho pensato ‘Ammazza! Sicuramente è un cretino’. Avevo questo luogo comune ‘bello=cretino’”.

“Io invece ho detto ‘ah però, ‘sta riccetta’ – ha ironizzato Bocci – La nostra storia è cominciata quella sera. E’ stato un colpo di fulmine. Era settembre del 1993. Mi sono tenuto casa mia per un altro anno ma mi sono piazzato da Daniela”.

“Io lavoravo tantissimo, lui stava sempre fuori e nelle pause stavamo insieme a casa mia”, ha raccontato la Spada.

Dopo 7 anni d’amore, la coppia fa un viaggio avventuroso a Santo Domingo e durante quella trasferta concepisce la figlia Mia che oggi ha quasi 20 anni. “Durante una chiacchierata ci siamo detti ‘ma che dici se facciamo un fi…. Era incinta. Subito. Lo desideravano da tempo”, ha svelato l’attore.

Pochi giorni dopo il parto, il dramma. Daniela viene colpita da un ictus e da un’embolia post parto. “La gravidanza è andata bene, io ho lavorato fino a quattro giorni prima del parto – ha confidato la Spada a “Domenica In” – Partorisco e resto cinque giorni in clinica. Torniamo a casa e la mattina dopo l’apoteosi. Stavo allattando la bambina nel letto, Cesare era dall’altra parte e stava leggendo Montalbano. Mentre allattavo ho avuto l’ictus e l’embolia post parto. Avevo un grandissimo mal di testa, ho chiamato Cesare e mi ha trovata sul letto incosciente”.
“Prendo la bambina in braccio, chiamo il 118, sono arrivati in cinque minuti – ha raccontato l’attore – Do la bambina alla vicina di casa e io corro dietro gli infermieri. Arriviamo in ospedale e lì si apre un mondo di belle cose e di brutte cose. Abbiamo un sistema sanitario straordinario, ma è fatto di uomini e gli uomini a volte non sono perfetti. Ce ne sono di straordinari, ma quel giorno abbiamo beccato lo stron** di turno che prende il suo ictus per una crisi di nervi di una donna che ha appena partorito. Mi ha persino chiesto se avevamo litigato. Poi fortunatamente è arrivata una brava dottoressa e ha capito”.

“La storia della litigata ha fatto passare tanto tempo e quando si tratta di ictus devi subito intervenire. Mi hanno fatto la tac dopo due ore”, ha aggiunto la compagna.

La storia ha ispirato un libro scritto a quattro mani dal titolo “Pesce d’aprile. Lo scherzo del destino che ci ha resi più forti” da cui è nata una pièce teatrale.

“Collaboriamo con associazioni per disabili – ha confessato Bocci – Daniela è una persona disabile perché continua ad avere problemi nel camminare e nel fare tante cose. Dal momento che sono un personaggio dello spettacolo abbiamo capito che potevamo raccontare questa storia e trasmettere un messaggio che è quello che se Daniela è qui è perché ha veramente voluto combattere per rialzarsi. La vita ti fa cadere tante volte, però devi rialzarti per forza. Noi che stiamo bene dobbiamo pensare che possiamo fare tanto con pochissimo”.

“Essere disabile è difficilissimo. Ci sono persone che stanno sulla sedia a rotelle che hanno dei problemi enormi e vanno aiutati”, ha chiosato la Spada.

CLICCA QUI E SEGUICI SU INSTAGRAM

GUARDA L’INTERVISTA COMPLETA (VIDEO)

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965