Patty Pravo: "Sono stata trigama. Ho avuto 6 mariti, 4 veri. La droga? Ecco come iniziai" - Perizona Magazine

Patty Pravo: “Sono stata trigama. Ho avuto 6 mariti, 4 veri. La droga? Ecco come iniziai”

Daniela Vitello

Patty Pravo: “Sono stata trigama. Ho avuto 6 mariti, 4 veri. La droga? Ecco come iniziai”

| 05/11/2019

Patty Pravo, 71 anni, non si è mai fatta mancare nulla e ha sempre vissuto intensamente. A raccontarlo è lei […]

Patty Pravo, 71 anni, non si è mai fatta mancare nulla e ha sempre vissuto intensamente. A raccontarlo è lei stessa in un’intervista rilasciata a Candida Morvillo per il “Corriere della Sera”.

La cantante, al secolo Nicoletta Strambelli, con alle spalle oltre 50 anni di carriera, svela di essere stata tirata su dai nonni. “Mi hanno dato una libertà che ti obbliga a responsabilizzarti – spiega – Mi hanno cresciuta loro: mamma aveva avuto un parto difficile e s’era ritirata in campagna. Nonna ha capito la mia essenza: mi ha fatto dare lezioni di piano a tre anni, poi di danza. A 14 anni, una mattina, invece di andare a scuola, sono andata a fare l’amore. Torno a casa felice. Dico: nonna, nonno, ho fatto l’amore e mi è piaciuto molto, posso tornarci nel pomeriggio? Mi ci hanno mandata”.

Patty Pravo racconta anche com’è diventata “La ragazza del Piper”: “A 15 anni, finito il conservatorio, andai a Londra a imparare l’inglese. Arrivo, mi dicono che a Roma c’è un locale fighissimo. Con gli amici, parto in macchina la sera stessa. Il proprietario Alberigo Crocetta mi vede, mi chiede se so cantare come so ballare. E io, che a cantare non avevo mai pensato, dico subito sì. Sono salita sul palco, mi è piaciuto. Mi hanno detto che dovevo avere un gruppo, farmi un repertorio. Poi, Gianni Boncompagni scrisse per me il testo di Ragazzo triste e stavo già in giro a far serate”.

La sua vita sentimentale sembra tratta da un film. La cantante vanta “sei mariti, quattro veri”. Il primo fu Gordon Fagetter, suo primo batterista. “Eravamo fanciulli – ricorda – La mia felicità, quando ci sposammo da lui a Brighton, fu lavare l’ auto con la pompa, in giardino. Ci sarebbe piaciuto un figlio, ma non puoi crescere i figli in tour e ci siamo promessi che non ne avremmo avuti”.

“Il secondo era Franco Baldieri – prosegue – L’unico non musicista, ma antiquario. Abbiamo passato la notte insieme, scoperto di essere anime uguali e, la mattina, ho messo la pelliccia sul pigiama e siamo andati in Campidoglio a sposarci. È durata poco. Non perché era gay, cosa che già sapevo, ma perché ho incontrato Riccardo Fogli. Il manager dei Pooh gli disse di scegliere: o loro o me. Riccardo scelse me. Finì perché io dovevo lavorare e non è bello portarsi dietro uno che non lavora. Ci siamo sposati in Scozia, con rito celtico, per cui, non è con lui che divento bigama”.

“Lavoravo con Vangelis all’album Tanto, entro nel suo studio e vedo un bellissimo ragazzo che suona il basso, Paul Martinez – rivela – Poi un altro, bellissimo, che suona la chitarra, Paul Jeffrey. Amarci in tre fu naturale. Abbiamo anche abitato insieme a Roma”. Nel ’76 sposa Jeffrey e due anni dopo Martinez. “Per errore”, precisa la cantante.

“Partivo per Bali – confessa – Di notte, squilla il telefono. ‘Sono Paul’. Pensavo fosse Martinez e gli dico di partire con me. Invece, si presenta Jeffrey vestito di bianco, con la valigia. Però a Bali stemmo bene e ci sposammo”. Le nozze non erano valide. “Però sono vere quelle con Martinez – sentenzia Patty – Il problema nasce quando sposo a San Francisco l’americano Jack Johnson, grande chitarrista. Dopo Pensiero stupendo, me n’ero andata a vivere lì per bisogno di normalità. Comunque, venne fuori che il matrimonio con Baldieri non era stato annullato bene. Dunque, ero bigama. Mi salvai perché scoprimmo che ero ancora sposata anche con Martinez e la trigamia non è contemplata dalla legge”.

La cantante ricorda anche come finì a Rebibbia, nel ’92, per droga: “Ci sono stata tre giorni, rilasciata con tante scuse perché cercavano cocaina, ma io, se c’è una cosa che non ho mai preso è la coca. Il resto sì. Cominciai a casa del pittore Mario Schifano, anni 60. Aveva vasi pieni di pilloline, ci bivaccavano i Rolling Stones. Con Keith Richards, siamo ancora amici. Ero con lui quando cadde da una palma alle Fiji e i giornali scrissero che era ferito grave, ma fu solo una bottarella. Si fece un Jack Daniels e già non ci pensava più”.

Oggi Patty Pravo è single. “Mi guardo intorno e non vedo nessuno. Poi, mi piacciono i giovani e la gioventù di adesso non ha fascino”, chiosa.

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