E’ bufera su Rocco Siffredi. Domenica scorsa, ospite di “Live – Non è la D’Urso”, il pornodivo – stuzzicato da […]
E’ bufera su Rocco Siffredi. Domenica scorsa, ospite di “Live – Non è la D’Urso”, il pornodivo – stuzzicato da Alda D’Eusanio – se ne è uscito con un racconto hard che ha fatto molto discutere nonostante la tarda ora. L’attore a luci rosse ha svelato senza alcun pudore di aver avuto un “incontro ravvicinato” con un’anziana, amica di sua madre, a margine del funerale della donna che gli ha dato la vita. Un episodio per nulla inedito dal momento che Siffredi ne aveva già parlato nel documentario sulla sua vita.
La conduttrice se l’è presa con la sua opinionista. “Alda, tu non puoi chiedere a lui di raccontare queste cose in televisione – ha rilevato – Che ora è? A che ora è accaduto tutto questo?”. “L’ha raccontato in un film – si è giustificata la D’Eusanio – e non si vergogna. E’ la cosa più orrenda che si possa fare…al funerale della propria madre”. “Io sono una persona che racconta tutto – ha ribattuto Rocco – Non ho vergogna, dico le cose che vivo. Ci sono persone con la tua sensibilità che io rispetto che magari ne escono fuori scosse. Ci sono persone che mi hanno detto ‘ti ho capito’. Sono stato due mesi vicino a mia madre che stava morendo. Non so cosa mi è preso”.
A margine della trasmissione, Selvaggia Lucarelli ha bollato come “osceno” quanto accaduto su Canale 5. “Non è un aneddoto spiritoso – ha fatto presente la giornalista de “Il Fatto Quotidiano” – Mi raccomando, poi la signora (Barbara D’Urso, ndr.) continui a parlare di femminismo. Io davvero mi domando come sia possibile che si permetta tutto questo, e sia anzi accompagnato da risate e comunicati trionfanti”.
Dopo il polverone suscitato dalla sua ospitata, Rocco Siffredi si è fatto vivo su Instagram per precisare quanto segue: “Ci tengo particolarmente a ribadire i concetti espressi ieri..Sono anni che cerco di fare informazione e formazione sul sesso e sull’educazione sessuale, ma soprattutto sui giovani che vivono ormai, vista l’era digitale, in un mondo sempre più fuori controllo. La pornografia non è il male, il sesso non è il male. È l’informazione che può esserlo, se ha come unico scopo, l’errata rappresentazione della figura femminile e della pornografia. Non siate ipocriti, il sesso è una delle poche cose al mondo che accomuna tutti noi e ci pone sullo stesso piano. È unione, non ipocrisia. È verità, non bugia”.
