Chi è Andrea Piovan, la voce dei servizi choc di "Live - Non è la D'Urso" - Perizona Magazine

Chi è Andrea Piovan, la voce dei servizi choc di “Live – Non è la D’Urso”

Daniela Vitello

Chi è Andrea Piovan, la voce dei servizi choc di “Live – Non è la D’Urso”

| 22/10/2019

Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Stiamo parlando di Andrea Piovan, ovvero la voce dei “servizi choc” di “Live – […]

Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Stiamo parlando di Andrea Piovan, ovvero la voce dei “servizi choc” di “Live – Non è la D’Urso”. Il doppiatore ha raccontato com’è lavorare con Barbara D’Urso in un’intervista a “Tv Sorrisi e Canzoni”.

“Se supero l’esame di Barbara? Quasi sempre – ha svelato – Qualche volta mi chiede: ‘Ci metti un po’ più di gioia? Un po’ più di ironia?’. Oppure: ‘Andrea, ma non è che qui hai esagerato un po’?’. Di solito ha ragione, a volte esagero. Me ne accorgo anche dai commenti sui social. Sono l’equivalente delle reazioni del pubblico a teatro. Lì l’attore capisce se una certa battuta fa ridere, se il pubblico lo segue o si annoia, e si adegua di conseguenza. E oggi grazie ai social lo possiamo fare anche noi della tv”.

“Prima, tra annunci e documentari, il mio era un lavoro abbastanza tranquillo: studiavo con calma il copione, poi andavo in sala di doppiaggio – ha proseguito – Ma con il programma della D’Urso tutto avviene tra venerdì e domenica, le notizie si susseguono senza sosta. A chi mi ispiro? Agli spettatori. La mia è la voce di chi guarda la tv e dice: ‘Cosa? Pamela, ma come hai potuto farci questo!’. Ecco perché mi chiamano l’inquisitore”.

“Gli autori hanno voluto che ci fosse il dramma per catturare l’attenzione del telespettatore, estremizzandola e rendendola allo stesso tempo leggera – ha confidato in un’intervista a “TvBlog” – All’inizio ero scettico, credevo che quel tono di voce fosse troppo esagerato, ma ho capito subito che avevano ragione loro: funziona. Gli ascolti, poi, ci danno ragione: hanno notato che quando ci sono i servizi il picco d’ascolto sale proprio perché catturano l’attenzione”.

“Ho fatto per anni teatro: mi ha aiutato a lavorare sulle emozioni – ha aggiunto – Solo così sono riuscito a tirare fuori le mie voci: ho interiorizzato tutto quello che potevo, così oggi mi è facile passare da una voce briosa come quella del Capo a un tono più impostato come quello dei documentari. Oggi, anche quando vado nelle scuole o nelle Università a tenere delle lezioni, parlo della generazione dell’ascolto: si preferisce ascoltare un libro, piuttosto che libro. Ecco perché ci sono tutti questi podcast o Alexa che va tanto di moda. Le voci, se interessanti, si ascoltano volentieri”.

Dal 2007 Piovan è una voce contrattualizzata da Mediaset. Ma non solo. E’ sua la voce del pupazzo Il Capo di “Art Attack”, è sua la voce narrante italiana dei documentari BBC, è sua la voce di numerosi spot pubblicitari (quali Calgon, Vanish, Porsche Italia, Durex). Il suo sogno è quello di doppiare Al Pacino.

Su Instagram il doppiatore ricorda spesso Mike Bongiorno. “Ho avuto l’onore di lavorare con lui in alcune telepromozioni 15 anni fa – scrive in un post – e mi disse: ‘hai una bella voce, il fisico giusto e quel qualcosa che serve per fare l’attore di teatro non di televisione!”.

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