"Verissimo", Paolo Bonolis 'gela' Silvia Toffanin, la battuta sul suocero Silvio Berlusconi - Perizona Magazine

“Verissimo”, Paolo Bonolis ‘gela’ Silvia Toffanin, la battuta sul suocero Silvio Berlusconi

Daniela Vitello

“Verissimo”, Paolo Bonolis ‘gela’ Silvia Toffanin, la battuta sul suocero Silvio Berlusconi

| 20/10/2019

Paolo Bonolis e la moglie Sonia Bruganelli sono stati ospiti di Silvia Toffanin a “Verissimo”. Il conduttore 58enne ha presentato […]

Paolo Bonolis e la moglie Sonia Bruganelli sono stati ospiti di Silvia Toffanin a “Verissimo”. Il conduttore 58enne ha presentato la sua autobiografia dal titolo “Perchè parlavo da solo”.

“Siamo un po’ rimbambiti perchè siamo appena arrivati da New York dove si è sposato mio figlio Stefano – ha esordito – Come mi sento? Quasi nonno. Tra poco dovrebbero cominciare ad accoppiarsi freneticamente e dovrebbe nascere un nipotino”.

“Lui era emozionatissimo – gli ha fatto eco la consorte – Veramente lo eravamo tutti. E’ il primo figlio che si sposa. Un pochino l’ho vissuto anch’io, l’ho conosciuto che aveva 12 anni. Nostro figlio Davide ha fatto da testimone. E’ stata una bella riunione di famiglia”.

Bonolis ha parlato della sua famiglia allargata. Stefano è nato, come Martina, dalle sue prime nozze con l’americana Diane Zoeller. Dalla sua attuale moglie ha invece avuto Davide, Adele e Silvia. Il conduttore svela di aver sofferto per il distacco dai suoi due figli maggiori che vivono in America.

“Sonia è stata fondamentale nel mio rapporto con Stefano – ha svelato – La sua presenza è stata molto importante perchè non ha mai mancato di connettere questi due mondi. L’ha fatto con grande senso della famiglia. Le sarò sempre grato per questo. Con Stefano e Martina sono stato un papà assente. Ragionavo più dicendo ‘io’ che dicendo ‘noi’. Questo è un errore che si commette da ragazzi. Mi sono poi potuto permettere di dire ‘noi’ quando ho incontrato un altro ‘io’ (Sonia, ndr.) che faceva un ‘noi’ perfetto”.

“Io ero molto giovane, avevo 23 anni – ha raccontato la moglie – All’inizio mi sono trovata un po’ spaesata perchè era un’eredità familiare importante. Stefano aveva 12 anni, Martina 8. Eranodue bambini e un pochino lo ero ancora anch’io. I primi tempi credo di non essere stata in grado di gestire bene la situazione. Fondamentalmente lui era legatissimo ai ragazzi. Se non mi avesse dato la sicurezza del nostro rapporto, non avrei avuto la forza e la consapevolezza di poter essere una famiglia allargata”.

“Stefano mi somiglia molto, purtroppo per lui – ha spiegato Bonolis – Martina è particolare, è molto diversa da Stefano. E’ una creativa e negli Stati Uniti si occupa di aiutare nella crescita bambini e ragazze che hanno avuto dei traumi. Al contempo scrive per il teatro. A novembre si sposa pure lei. Lì devo accompagnarla io all’altare”.

“Vorrei farti leggere una frase”, ha detto Silvia Toffanin. “A vederci”, ha ironizzato lui. “Ti avvicino il monitor?”, ha chiesto la padrona di casa. “Oh, senti…mica stai a parlare con tuo suocero?”, ha ribattuto Bonolis chiamando in causa Silvio Berlusconi. “Che ci vede. Io no ma lui sì”, ha precisato la Toffanin.

Bonolis ha parlato anche del suo incontro con Luca Laurenti: “Fu particolare. Cercavamo qualcuno che cantasse. Al provino si presentò con una busta di plastica del supermercato e con quella voce. Poi ha cantato un pezzo di Stevie Wonder molto difficile. Incredicile, pensavamo avesse un cd. Lo prendemmo subito. Abbiamo convissuto per un breve lasso di tempo a Milano. Poi abbiamo fatto una decina di giorni insieme a Formentera e lui ha mangiato il tonno del gatto. E’ stato un po’ male”.

La conversazione si è poi spostata sul suo incontro con Sonia, conosciuta a “Tira e Molla” dove faceva le telepromozioni. “Io all’inizio tentennavo, avevo la mia vita – ha confidato la Bruganelli – Lui era anche un po’ aggressivo. Si era sfidanzato da poco. Mi invitò al cinema dove mi fece andare insieme ad un amico comune e alla sua compagna. Lui stava finendo di registrare ‘Tira e Molla’. Io arrivo al cinema, mi siedo e accanto a me si siede Luca Laurenti. Inizia il film, dopo 3-4 minuti mi giro e non c’era più Luca Laurenti ma c’era lui. E’ entrato con il buio perchè non voleva farsi vedere. Paolo è diventato molto romantico con l’età, all’inizio non lo era per niente. Io non lo sono mai stata, lo ero un po’ all’inizio”.

Commovente il momento in cui i due coniugi hanno parlato della figlia Silvia, che ha avuto dei problemi alla nascita. “Silvia è luce allo stato puro ed è la soluzione a tutti i problemi. Lei ha fatto un percorso particolare”, ha confessato il presentatore. “Silvia è spesso contenta della felicità degli altri, perché ha una sensibilità provata da quello che ha vissuto che la fa accedere ai sentimenti e agli stati d’animo degli altri – ha aggiunto la moglie – Però, ci tengo a dire che non sono una di quelle mamme che dice che è una gioia ciò che è successo. Io avrei voluto darle una partenza come tutti gli altri. Avrei preferito un percorso dritto. Silvia è diventata una ricchezza, ma c’è stata una grande fatica anche da parte dei suoi fratelli. Davide ha vissuto molto più di Adele le difficoltà della sorella, ha una grande sensibilità perchè ha dovuto fare i conti sin da piccolo con una realtà diversa”.

Nel finale, il ricordo di Fabrizio Frizzi si è trasformato in una riflessione sulla morte. Era una persona carinissima, aveva sempre questa risata…La sua scomparsa è stata un’occasione per riflettere sulla vita – ha dichiarato Bonolis – La morte non è una cosa che mi inquieta, è il normale epilogo della nostra esistenza. Il problema è per chi resta non per chi se ne va. Fabrizio aveva appena costruito una famiglia alla quale teneva tantissimo, una moglie giovane, una bambina appena nata. Quella è forse la parte più drammatica della dipartita di una persona”.

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