Domenica 22 settembre Massimo Giletti torna su La7 con “Non è l’Arena” con quello che Myrta Merlino annuncia a “L’Aria […]
Domenica 22 settembre Massimo Giletti torna su La7 con “Non è l’Arena” con quello che Myrta Merlino annuncia a “L’Aria che Tira” come “lo scoop del secolo”. Il conduttore torinese spiegherà “come si costruisce la più grande fake news della televisione mondiale”, ovvero il finto matrimonio di Pamela Prati con quel Mark Caltagirone che si è poi rivelato un personaggio inesistente ma che continua a tenere banco in tv.
“Credo che il caso Prati, quando tutto sarà chiaro, sarà ricordato nella storia come una grande operazione per creare una fake news – aggiunge Giletti – Tanto ormai questo è il mondo delle fake news. Però noi ci siamo andati dentro un’inchiesta e son contento di poterla raccontare come inchiesta”.
Come anticipato da “Dagospia”, la super ospite della prima puntata di “Non è l’Arena” sarà Pamela Prati in persona. La showgirl sarda svelerà come è nata l’operazione Mark Caltagirone. Una notizia che, insieme alla scelta di Giletti di includere il “Prati-gate” nella scaletta della sua trasmissione, sta facendo non poco discutere.
Impossibile, infatti, dimenticare le dichiarazioni rilasciate dal giornalista lo scorso giugno a “Belve” a proposito del genere televisivo trattato da Barbara D’Urso e del caso Prati.
“La D’Urso è bravissima nel gestire questo tipo di televisione, poi ognuno nella vita fa quello che sente. Io ho difficoltà a vedere l’esaltazione del nulla, a creare la morbosità sul nulla e a creare modelli di un certo tipo – sentenziò – Credo che ci sia una lunga riflessione che chi sta dalla nostra parte deve porsi nel momento in cui fa un certo tipo di televisione. Ho grande rispetto perché fa grande televisione in numeri. E’ sempre perfetta, sempre bella. Altro è porsi la domanda: che tipo di tv faccio?”.
E riguardo ad un ipotetico veto imposto dalla mattatrice di Canale 5 ad un altrettanto ipotetico suo trasloco a Mediaset aggiunse: “Se un numero uno come Pier Silvio Berlusconi si fa dettare i temi dalla D’Urso è finita. E’ come se la Juventus si facesse dettare l’allenatore da Ronaldo, che società è? Sarebbe triste, se lo fosse sarebbe triste. Non credo che avrei disturbato i Mark Caltagirone. Faccio un altro tipo di televisione”.
