Lacrime e commozione durante l’ultima puntata di “Io e te”. Pierluigi Diaco si è congedato dai telespettatori di Raiuno lasciandosi […]
Lacrime e commozione durante l’ultima puntata di “Io e te”. Pierluigi Diaco si è congedato dai telespettatori di Raiuno lasciandosi andare all’emozione. Grazie a questo programma, il conduttore ha avuto modo di mostrare il suo lato più fragile e sensibile. Ieri pomeriggio, in particolare, si è ritrovato a commuoversi più volte.
“Ho passato tutta la vita alla ricerca del papà che è salito in cielo quando avevo 5 anni – ha esordito – Devo dire che nessuno può sostituire la sua figura. Però ho avuto il privilegio, a 17-18 anni, di incrociare degli occhi molto dolci, di un uomo che è stato accogliente con me e anche molto severo. Mi ha insegnato che cosa significa questo mestiere e soprattutto che cos’è il dono della curiosità”. “Per me è un’emozione enorme – ha aggiunto con la voce rotta dall’emozione – poter incontrare oggi Maurizio Costanzo a cui devo tutto”. La regia ha inquadrato il giornalista sul divano pronto per essere intervistato.
“’Io e te’ è nata da un’intuizione di Maurizio – ha svelato Diaco – Tanti anni fa suggerì alla moglie Maria De Filippi di aprire ‘Uomini e Donne’ anche alle persone più grandi. Quel consiglio l’ho portato con me e quando ho pensato a questo programma, ho pensato ad un omaggio a tutte le persone che stanno a casa d’estate, sole, a tutte le persone che non hanno il privilegio di andare in vacanza, a tutti gli anziani che hanno bisogno di essere accompagnati per mano verso una televisione garbata e gentile. E lo devo a Maurizio Costanzo”.
A margine dell’intervista, il conduttore ha condiviso con il pubblico un aspetto molto intimo della sua vita. Diaco, che per tutta la puntata ha voluto con sé in studio il suo amato bassotto Ugo, ha parlato del marito Alessio Orsingher al quale si è unito civilmente due anni fa. Ad officiare la cerimonia è stato Maurizio Costanzo.
“Ho cominciato a fare questo mestiere a 15 anni – ha spiegato – Tra radio e televisione, ho commesso tanti errori. Ho dovuto governare le parti più spigolose del mio carattere. Ho avuto anche occasioni perse perché non ero strutturato da un punto di vista comportamentale. Negli anni ho fatto un percorso. Devo l’uomo che sono diventato alla mia famiglia, alla mia mamma, alle mie tre sorelle. Devo la mia serenità e questo programma che in realtà non si chiama ‘Io e Te’, neanche ‘Io e Voi’ ma si chiama ‘Io e Alessio’, alla cosa a cui tengo di più, che è il mio nucleo familiare. Mi rendo conto che per alcuni chiamare famiglia due persone dello stesso sesso è un po’ forte, forse avete anche ragione, forse no, non sta a me stabilirlo. Io non credo che esistano delle differenze. Non credo di avere la verità in tasca, non credo di essere perfetto, non credo di poter essere depositario di verità e di fare lezione agli altri su come si deve vivere e su che sentimenti si debba avere. Quello che so è che da quando ho incontrato Alessio e nella mia vita è entrato Ugo il mio cuore ha un altro modo di battere”.
“Voglio condividere con voi la canzone del cuore mia, di Alessio e di Ugo” ha detto Diaco lanciando “Chiama piano” di Fabio Concato e Pierangelo Bertoli. Durante l’ascolto, il conduttore non è riuscito a trattenersi e ha iniziato a singhiozzare.
