Kim Rossi Stuart, il nipote bipolare in carcere: "E' una bomba pronta ad esplodere" - Perizona Magazine

Kim Rossi Stuart, il nipote bipolare in carcere: “E’ una bomba pronta ad esplodere”

Daniela Vitello

Kim Rossi Stuart, il nipote bipolare in carcere: “E’ una bomba pronta ad esplodere”

| 29/08/2019

Loretta Rossi Stuart, sorella dell’attore Kim, racconta all’Adnkronos il dramma di suo figlio Giacomo Seydou Sy. Il giovane ha 25 […]

Loretta Rossi Stuart, sorella dell’attore Kim, racconta all’Adnkronos il dramma di suo figlio Giacomo Seydou Sy. Il giovane ha 25 anni, è affetto da bipolarismo e l’incontro con la droga e due arresti (uno per resistenza a pubblico ufficiale, l’altro per un piccolo furto da 60 euro, ndr.) hanno infranto il suo sogno di diventare un pugile professionista. Al momento il nipote di Kim Rossi Stuart si trova nel carcere di Rebibbia ma, come denuncia la madre, dovrebbe stare in una Rems, ovvero una struttura di cura apposita per le persone che sono state dichiarate “inadatte al regime carcerario”.

“È arrivato al culmine. L’ho visto ieri, è una bomba pronta ad esplodere. Se ora commette una stupidaggine si rovina la vita per sempre”, racconta la donna. Giacomo deve scontare ancora un anno per infermità mentale ma stando in prigione c’è il ”rischio che diventi pazzo davvero”. ”Con questo bipolarismo quando assume delle sostanze va subito fuori di testa. Non è un criminale (…) – spiega Loretta Rossi Stuart – È un internato, da tre mesi è obbligato a stare in carcere, senza le cure adeguate, perché non c’è posto nella struttura alternativa dove dovrebbe andare. La lista d’attesa è pazzesca”.

“Dopo la sacrosanta chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e la svolta, indispensabile per un paese civile, verso la trasformazione in strutture più piccole dove i pazienti sono curati e non semplicemente rinchiusi (le Rems), il problema è che queste strutture sono ancora pochissime – aggiunge – Nel Lazio sono 3-4, 80 in tutta Italia a fronte di un fabbisogno di 120. Non si può trattenere in carcere chi è stato destinato ad una struttura di cura, le Rems vanno potenziate, questo è il problema! Ma non fa audience, non attira like, non interessa nessuno, nonostante gli svariati episodi di suicidio avvenuti recentemente in carcere, erano giovani in attesa di ingresso in una struttura psichiatrica. Mio figlio è stato un mese in isolamento, da solo in una cella spoglia. Anche una persona sana va fuori di testa, figuriamoci chi ha problemi psichiatrici”.

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