Carmen Consoli: "Da buona siciliana non mi piace lavare i panni sporchi in pubblico" - Perizona Magazine

Carmen Consoli: “Da buona siciliana non mi piace lavare i panni sporchi in pubblico”

Daniela Vitello

Carmen Consoli: “Da buona siciliana non mi piace lavare i panni sporchi in pubblico”

| 01/07/2019

Da giugno Carmen Consoli è tornata ad esibirsi dal vivo ma il suo non è un vero e proprio tour. […]

Da giugno Carmen Consoli è tornata ad esibirsi dal vivo ma il suo non è un vero e proprio tour. Sono “date sparse” e tra le tappe mancano le grandi città. A spiegare il perché è lei stessa in un’intervista al “Corriere della Sera”.

“Perché sono i piccoli paesi di provincia che ricostruiranno l’Italia – sentenzia – In Sicilia sono gli unici dove si riesce a fare la raccolta differenziata. Torino però è un’eccezione, il mio amico chitarrista Santi Pulvirenti si è trasferito lì e me ne parla sempre bene. Merito dei suoi abitanti, che sono buoni piloti dotati di senso civico”.

La “cantantessa” ha scelto di vivere dividendosi tra una grande città e un paesino: “D’inverno a Catania, nella casa che fu dei miei nonni. A maggio mi trasferisco a Puntalazzo, sulle pendici dell’Etna”.

E con le montagne ha un “rapporto strano”. Come tutti i catanesi. “Noi viviamo schiacciati tra il mare e l’Etna, tra l’acqua e il fuoco – spiega – In cima al vulcano c’è neve quasi tutto l’anno, si potrebbero costruire strutture fisse, ma le eruzioni le distruggerebbero. L’Etna ci ricorda che nel nome del business non si può rovinare la natura: ha impedito all’uomo di creare altri mostri”.

Da qualche tempo l’artista siciliana è molto vicina al tema ambientale. “Mio figlio Carlo – svela – ha sei anni e mi parla dei pesci che mangiano la plastica, mi spiega quanto è importante piantare alberi per contrastare l’inquinamento, mi ha chiesto di abbandonare l’auto in favore della bici. Con la spazzatura ormai siamo jedi: compostiamo l’umido, non compriamo più plastica e andiamo a rifornirci d’acqua alle fontane. I nostri figli ci dicono: ‘Ripetete che ci amate più della vostra vita e poi ci lasciate in eredità un pianeta malato?’”.

La “cantantessa”, si scopre, non accetterebbe mai di fare da giudice in un talent quale “X Factor” eguagliando colleghi come Morgan, Manuel Agnelli e Samuel. “Da buona siciliana non mi piace lavare i panni sporchi in pubblico – spiega – Non riuscirei mai a parlar male in tv di un ragazzo che stona una canzone. Però ben vengano questi artisti come giurati. Conosco bene Manuel e Morgan: due romantici d’altri tempi, uomini coltissimi, insofferenti di fronte all’ignoranza e all’indifferenza. Manuel mi ha insegnato tante cose, Morgan è una cima. Purtroppo, come tutte le cime, è anche molto solo”.

Infine, una parola per un suo conterraneo illustre, Andrea Camilleri. Tutta l’Italia è col fiato sospeso per le sue condizioni di salute. “In Sicilia siamo tutti in pensiero, perché lo sentiamo come il nostro piccolo papà – dichiara – Abbiamo avuto “cretini” meravigliosi come Pirandello, Verga, Sciascia, ma lui è il “cretino” più divertente, quello che ha trasformato il dialetto siciliano in qualcosa di pop”.

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