Caterina Balivo rinuncia al Gay Pride: "Una parte della comunità ha discriminato me" - Perizona Magazine

Caterina Balivo rinuncia al Gay Pride: “Una parte della comunità ha discriminato me”

Daniela Vitello

Caterina Balivo rinuncia al Gay Pride: “Una parte della comunità ha discriminato me”

| 24/06/2019

Era il 2017 quando Caterina Balivo, seduta davanti alla tv in occasione della prima serata del “Festival di Sanremo”, si […]

Era il 2017 quando Caterina Balivo, seduta davanti alla tv in occasione della prima serata del “Festival di Sanremo”, si lasciava andare ad una gaffe che qualcuno non ha dimenticato. “Ricky sei bono, anche se sei fro*io”, dichiarò commentando la performance esplosiva di Ricky Martin. La Instagram Story fece il giro del web scatenando un vespaio di polemiche.

A distanza di due anni, per colpa di quello “scivolone”, la conduttrice campana si è vista praticamente costretta a rinunciare a presenziare come madrina al Milano Pride in programma il prossimo 29 giugno. Qualcuno ha rispolverato quell’episodio e la scelta degli organizzatori di chiamare proprio lei è stata criticata sui social.

La conduttrice di “Vieni da me” ha quindi fatto un passo indietro, seppure a malincuore. “Avevo accettato l’invito degli organizzatori, volevo metterci la faccia – spiega in un’intervista al “Corriere della Sera” – Loro sono stati carini, mi avevano detto di non preoccuparmi delle critiche ma dopo esserci confrontati ho deciso: se molti non mi vogliono, non vado. So quale è il mio percorso e il mio pensiero: non ci sto a essere additata, non ho mai discriminato nessuno. Una parte della comunità ha discriminato me (…) Mi sono dovuta ritirare con grande dispiacere perché non posso rovinare una festa. Il pregiudizio e la discriminazione sono sempre sbagliati: il Pride dovrebbe abbattere le barriere, ma alcuni ne hanno alzata una attorno a me”.

Tornando indietro al 2017 e a Ricky Martin, la Balivo parla di frase “infelice” e “decontestualizzata”. “Era un video di una serata tra amici, si scherzava, così come i miei amici omosessuali scherzano quando dicono a mio marito: perché vai con le donne? – dichiara – Mi chiedo se conta più la facciata o la sostanza. Ma poi: il Pride serve a unire e superare le barriere. Quale è la mission? Essere inclusivi o no? È stata esclusa una persona che da anni dice che l’amore è il protagonista e non il genere (…) Il primo matrimonio a cui è stato mio figlio, a cinque anni e mezzo, è stato un matrimonio gay e l’unica cosa che mi ha chiesto era perché non c’erano i confetti. Le mie amiche mi dicono: ma un amico etero da presentarci tu no eh? Hai solo amici gay (…) Io che ho raccontato in tv, nelle mie trasmissioni, molto spesso storie, amori omosessuali”.

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