Barbara Palombelli: "Sto con Rutelli da 40 anni. Ecco cosa farò quando lui si stuferà di me" - Perizona Magazine

Barbara Palombelli: “Sto con Rutelli da 40 anni. Ecco cosa farò quando lui si stuferà di me”

Daniela Vitello

Barbara Palombelli: “Sto con Rutelli da 40 anni. Ecco cosa farò quando lui si stuferà di me”

| 15/06/2019

Ospite di Francesca Fagnani a “Belve”, Barbara Palombelli rifiuta l’etichetta di ‘cattiva’. “Non mi sento una belva perché cerco sempre […]

Ospite di Francesca Fagnani a “Belve”, Barbara Palombelli rifiuta l’etichetta di ‘cattiva’. “Non mi sento una belva perché cerco sempre di reprimere la mia impulsività e aggressività”, spiega. Tra lei e il marito Francesco Rutelli, si scopre, è lei quella più buona. “Francesco si segna tutte le cose nel libro nero mentale che ha – svela – Però mi ha insegnato che non bisogna essere impulsivi. Non bisogna rispondere subito. Bisogna sempre aspettare il momento in cui chi ti ha fatto del male è debole e poi dare il colpo di grazia”.

Un esempio di gesti impulsivi? “Sono andata via dal Corriere della Sera sbattendo la porta, è stato un gesto di rabbia – racconta – Lì per lì me ne sono pentita, forse avrei dovuto pensarci due volte. Però nella vita ho fatto pace anche con tutte le mie pazzie. Per quanto riguarda il privato, la più grande pazzia sembrò quella di andare a vivere con uno sconosciuto dopo una settimana che lo conoscevo. E’ andata bene, sono 40 anni…più dell’ergastolo”.

Un ‘cattivo’ che adoro? “Vittorio Feltri. Quando viene nel mio programma dice cose terribili. Mi piace anche se ha scritto di me delle cose terrificanti. Poi ci siamo visti, parlati. Andrei a cena anche con Travaglio, un altro ‘cattivo’ contemporaneo. La più ‘cattiva’ di tutte è Maria Giovanna Maglie. Lei è veramente una belva. Il numero uno dei falchi travestiti da colomba è Paolo Mieli. Mi ha licenziato dal Corriere della Sera con una raccomandata anonima, senza firma. Abbiamo fatto pace qualche anno dopo, quando ha compiuto 60 anni. E’ stato lui a fare il primo passo. Poi tutti i licenziamenti mi hanno portato bene perché dopo ho sempre fatto cose ancora più divertenti. Però ci hanno provato in tanti a sterminarmi. Sono stata cacciata da tutti, da Mastella, dalla Rai, da Letizia Moratti, da Paolo Mieli. Non so perché, forse perché sono una persona libera e la libertà ti fa anche dire delle cose che non convengono. Si paga un prezzo. Quando mio marito era molto in vista, mi è stato spesso detto che dovevo fare un passo indietro. Nel 2006 quando mio marito è andato al Governo e sia la Rai che il Corriere della Sera mi hanno chiuso la porta, Mediaset mi ha accolto a braccia aperte ed è stata la mia grande fortuna. Non smetterò mai di ringraziarli”.

La Palombelli dice la sua sulla tv di Barbara D’Urso: “Trovo che lei sia un genio perché riesce con pochissimi soldi e con pochissimi mezzi a far lievitare tutto quello che tocca. In mano a me, il caso “Mark Caltagirone-Pamela Prati” sarebbe durato due ore perché mi sarei presa la smentita dall’avvocato. Mi sarei impietosita e non avrei affondato il coltello. Lei è riuscita a tenere su 4-5 programmi partendo da nulla. Io faccio un altro lavoro proprio, lei è un’attrice, non ce lo dimentichiamo. Ha una carta in più rispetto a tutte noi. E’ brava”. “Di calunnie ne ho avute tantissime – prosegue – Quando mio marito era sindaco di Roma dissero che ero proprietaria di parcometri in società con Maria De Filippi. Con lei ci abbiamo anche riso, però non è stato tanto piacevole essere calunniata proprio dai miei concittadini”.

La giornalista e conduttrice parla del matrimonio con Francesco Rutelli celebrato nel 1982: “Lo abbiamo rimandato tanto. Avevamo le pubblicazioni, poi una sera abbiamo detto ‘Vabbè domani, di domenica, che non c’è nessuno, ci sposiamo’. Era il matrimonio che volevo, senza nessuno”. “Non siamo gelosi, chi lo è soffre di un complesso di inferiorità – aggiunge – Il giorno che lui si stufa, io ho 4-5 vite pronte. Chissà…potrebbe essere un’opportunità. Io finalmente potrei vivere al mare e lui in montagna (…) L’ho fatta poco la ‘moglie di’ perché ero impegnata o col lavoro o con i figli”.

“Oggi è più popolare lei o suo marito?”, chiede Francesca Fagnani. “Oggi se clicca Rutelli, appare Serena Rutelli – replica – Mio marito è stato cancellato da internet (ride). Andare al Grande Fratello e stare lì due mesi, com’è stata lei, è una vetrina che schiaccia tutti. Serena è la persona più popolare della famiglia. Essendo la più timida e la più complessata, vuol dire che le ha fatto bene. Mi sono fidata di Barbara D’Urso e ho fatto bene. Mi sono fidata del capoautore Andrea Palazzo e soprattutto mi sono fidata di mia figlia che me lo chiedeva da 10 anni. L’avevo avvisata che sarebbero venuti fuori la sua vera mamma biologica e i suoi fratelli. Mio marito voleva divorziare. Mi diceva che ero una pazza a mandarla. Io pensavo di realizzare il sogno di una ragazzina. Mi sono fatta aiutare da uno psichiatra che mi ha seguito durante le adozioni. Conoscendo Serena, mi ha consigliato di mandarla per rafforzare la sua identità. Il problema di chi ha sofferto tanto, e questo vale per tutti, è che ha un’identità debole. La mette in discussione e quindi bisogna dare certezze. L’adozione non è una favola, ci sono dei momenti terribili. Intanto, c’è la rabbia che questi ragazzi si portano dietro e che ti rivoltano contro in tutti i modi. Quando sono bambini con i capricci, quando sono grandi con gli scontri dell’adolescenza”.

La Palombelli ha raccontato più volte di essere stata vittima di molestie. “Non mi pento di non aver denunciato – dice – Fa parte della mia vita privata. Mi piace che ci siano persone che denunciano. Però purtroppo ho visto che tutte le persone che hanno denunciato, poi sono diventate doppiamente vittime, anche negli ambienti di lavoro. Ho rincontrato qualcuno di quelli che mi hanno molestato. Se si sono sentiti in imbarazzo? No, assolutamente. Fanno finta di niente”.

“Il suo cuore batte ancora a sinistra?”, domanda la Fagnani. “Io sono nata e morirò moderatamente di sinistra – ribatte – Il peggior leader della storia della sinistra degli ultimi 20 anni? Matteo Renzi. Ma perché lui semplicemente non era il leader della sinistra. Renzi è un giovane della Margherita molto in gamba, molto bravo e non è stato mai riconosciuto dal popolo della sinistra come leader. Lui ha sofferto di questa cosa, ancora ne parla. Ma in realtà forse non doveva mai diventare il segretario del Pd, doveva restare nell’ambito della Margherita. Umanamente ha deluso tanti, non solo me. Non rispondeva al telefono. Credo che l’abbia capito, io gliel’ho anche chiesto in un’intervista se si fosse pentito di essere stato un po’ arrogante. Secondo me non l’ha capito”.

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