"Realiti", la Rai avvia unʼistruttoria interna dopo gli insulti a Falcone e Borsellino - Perizona Magazine

“Realiti”, la Rai avvia unʼistruttoria interna dopo gli insulti a Falcone e Borsellino

Daniela Vitello

“Realiti”, la Rai avvia unʼistruttoria interna dopo gli insulti a Falcone e Borsellino

| 10/06/2019

La Rai prende le distanze dagli insulti a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pronunciati durante la prima puntata di “Realiti” […]

La Rai prende le distanze dagli insulti a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pronunciati durante la prima puntata di “Realiti” da Leonardo Zappalà, giovane cantante neomelodico di Paternò.

“Queste persone che hanno fatto queste queste scelte di vita le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce ci deve piacere anche l’amaro. Mi riferisco a Falcone e Borsellino”, aveva dichiarato Zappalà. Tra i protagonisti della medesima puntata anche Niko Pandetta, un altro neomelodico con anni di carcere alle spalle e nipote del boss Turi Cappello.

“L’Azienda ritiene indegne le parole su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pronunciate da due ospiti della puntata di ‘Realiti’, andata in onda su Rai2 in diretta”, si legge in una nota diffusa dalla Rai che annuncia anche di aver “avviato un’istruttoria per ricostruire tutti i passaggi della vicenda”.

“Direttore di rete, conduttore, autori – si legge ancora – sono stati ampiamente sensibilizzati sulla necessità di porre la massima attenzione sulla scelta degli ospiti, delle tematiche e sulla modalità di trattazione di argomenti ‘sensibili’ in coerenza con quanto ogni giorno la Rai testimonia attraverso programmi, eventi speciali e fiction dedicati alla sensibilizzazione della collettività contro la criminalità organizzata e a sostegno della memoria dei tanti martiri delle mafie”.

“La condanna da parte della Rai rispetto a quanto accaduto nel corso della puntata del programma ‘Realiti’ e l’avvio di un’istruttoria interna per accertarne le responsabilità sono misure doverose, ma non sufficienti. La grave offesa arrecata alla memoria di due esempi luminosi della lotta alla mafia si configura come un evidente omesso controllo da parte della governance del servizio pubblico, alla quale richiedo formalmente un controllo più rigoroso dei contenuti e degli ospiti delle trasmissioni”, ha aggiunto il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini.

“Non abbiamo invitato Riina o Provenzano in studio – ha dichiarato all’Ansa il conduttore Enrico Lucci – abbiamo invitato un ragazzetto che fa il cantante neomelodico e ha degli idoli orribili, perché il programma si occupa di fenomeni sul web. Io conduco, e ci tengo a chiarire il contesto. Il programma parla del grande reality in cui siamo tutti immersi e per questo parliamo di tutto. Tra il tutto, c’è anche il fenomeno dei cantanti neomelodici siciliani che cantano in napoletano. C’è stato un servizio in cui è stato raccontato con tutte le sue sbavature, tra cui anche riferimenti ideali alla mafia. Tra i due cantanti che apparivano nel servizio, è venuto in studio questo ‘pischello’ di 19 anni. A me interessa il fenomeno del ‘pischello’, molto seguito dagli adolescenti, che ha per idoli Scarface e Al Capone. Io per prima cosa gli ho fatto dire che non è un mafioso”.

“Tutti parlano di una cosa che non hanno visto – ha proseguito Lucci – io mi rivolgo a questo ragazzetto con toni paterni, perché non si massacra un ragazzetto che dichiara di non essere mafioso, anche se ha le idee abbastanza confuse. Per questo gli dico ‘cerca di schiarirti le idee, anche se hai lasciato la scuola studia la storia dei grandi siciliani: La Torre, Mattarella, Impastato, i carabinieri uccisi dalla mafia. E ti esorto a pensare ai due nostri grandi fratelli Falcone e Borsellino’. È qui che si vedono le loro immagini e c’è un’esplosione dello studio con un’ovazione per i due giudici. Prima di ogni cosa, io gli dico: ‘la mafia è mer*a!’. Non c’è margine di dubbio su cosa è stato fatto in studio”.

“Per quanto riguarda la frase su Falcone e Borsellino – ha concluso il conduttore – io non l’ho neanche capita bene, ma gli ho detto: studia. Quella frase l’ha detta in un contesto in cui gli abbiamo insegnato la differenza tra il bene e il male”. Lucci precisa infine che “l’altro cantante, citato nel video, non è stato invitato in studio. Si era valutato in un primo momento se farlo venire, poi si è deciso di no. Nel video lui comunque dice: ‘Ho pagato per il mio passato e voglio cambiare la mia vita’. E’ vero che è stato in galera, ma non è venuto in studio”.

Nel frattempo, “Realiti” è stato declassato in seconda serata. La prima puntata ha ottenuto ascolti deludenti: 428.000 telespettatori pari al 2,5% di share. La prossima puntata non sarà più in diretta ma verrà registrata. La durata è stata ridotta da 180 a 90 minuti.

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