A sei anni dalla scomparsa di Little Tony stroncato da un male incurabile all’età di 72 anni, la figlia Cristiana […]
A sei anni dalla scomparsa di Little Tony stroncato da un male incurabile all’età di 72 anni, la figlia Cristiana Ciacci lo ricorda a “Storie Italiane”.
“Ieri fatto dire una Messa – esordisce – C’eravamo io, il mio compagno, i miei figli e il fratello di papà con la moglie. E’ stata una giornata un po’ particolare con una malinconia che, per carità, c’è sempre. Però ieri magari un po’ di più perché è stato come ripercorrere quel 27 maggio di sei anni fa, dalla mattina quando sono arrivata in clinica fino alle 22 di sera”.
Nata dall’unione tra il “ragazzo col ciuffo” e Giuliana Brugnoli, Cristiana racconta a Eleonora Daniele le ultime ore di vita del cantante: “Era un epilogo che purtroppo aspettavamo da diversi giorni. Quindi in qualche modo cercavamo di prepararci. L’ultima notte non gliel’ho fatta io, gliel’hanno fatta i due fratelli e io ho dato loro il cambio alle 6 di mattina. Sono arrivata, sembrava tutto abbastanza normale. Papà era semicosciente, diceva qualche parola ma era comunque sotto effetto di morfina. Quando sono arrivata mi ha salutato, era un po’ in dormiveglia. Mi sono messa sul divanetto vicino a lui, l’ho lasciato tranquillo. Poco dopo era seduto sul letto, con uno sguardo fisso. Mi sono avvicinata perché non si muoveva, era immobile. Gli ho chiesto ‘Papà tutto bene?’. Non mi ha risposto e ho chiamato l’infermiera. Lei lo ha soltanto appoggiato e lui ha chiuso gli occhi ed è entrato in una specie di coma. Da solo. Nei giorni precedenti si era parlato di fargli la terapia del dolore perché non volevo che soffrisse. Mi sembrava che quest’uomo avesse sofferto abbastanza. Poi c’ero già passata con mamma, volevo evitargli la sofferenza visto che la fine era quella. Verso le 20 la dottoressa mi ha detto ‘Chiama tutti quanti’. Era chiaro come la giornata si sarebbe conclusa”.
Dopo aver visto una serie di foto che la ritraevano col padre, Cristiana non riesce a trattenere le lacrime. “Mi dispiace, io vorrei ricordarlo sempre e solo con il sorriso – spiega – Lui era una persona allegra, buona, pieno di vita ed è così che voglio ricordarlo. Mi dispiace quando mi commuovo perché vorrei portare solo il suo sorriso”.
