Barbara Palombelli: “Il dentista pianse quando vide i denti di Serena rotti dalle botte del padre” - Perizona Magazine

Barbara Palombelli: “Il dentista pianse quando vide i denti di Serena rotti dalle botte del padre”

Daniela Vitello

Barbara Palombelli: “Il dentista pianse quando vide i denti di Serena rotti dalle botte del padre”

| 12/05/2019

Il successo più grande di Barbara Palombelli è la sua “’pazza’ e bellissima famiglia”. A raccontarlo è lei stessa in […]

Il successo più grande di Barbara Palombelli è la sua “’pazza’ e bellissima famiglia”. A raccontarlo è lei stessa in un’intervista a “Verissimo” in cui svela il suo volto privato e intimo.

La giornalista e conduttrice di “Forum” divide la sua vita con Francesco Rutelli da 40 anni. I due si sono sposati civilmente nel 1982 e 13 anni dopo anche in chiesa. Nell’82 nasce il loro primo figlio Giorgio che oggi ha 36 anni. In seguito adotteranno tre bambini. Nel ’93 volano in Ecuador dove ad aspettarli c’è Francisco, un bimbo di 5 anni con in mano un fiore. Anni dopo arrivano anche Serena e Monica che all’epoca dell’adozione avevano 11 e 7 anni. Qualche settimana fa, Serena è entrata nella casa del “Grande Fratello 16”.

“E’ una grande fatica tenere insieme una famiglia. Però guardando indietro rifarei tutto – esordisce Barbara Palombelli – La scelta dell’adozione è arrivata subito e Francesco è stato mio alleato. Ora seguo anche una casa famiglia e anche lì c’è spazio per tanti ragazzi che non hanno avuto una famiglia. Francesco mi dice sempre: ‘Hai voluto mettere su un circo’. Mio figlio Giorgio, invece, dice che ho voluto costruire una famiglia come quella di ‘Mamma ho perso l’aereo'”.

“Il percorso è nato in famiglia – spiega a Silvia Toffanin – Un cugino di mia mamma ha adottato quattro figli pur avendo una figlia della mia età. Ho sempre visto con grande naturalezza questa esperienza in famiglia. Avrei voluto più figli naturali, anche se è una distinzione brutta, ma non sono venuti e ne ho persi vari. Comunque avrei adottato anche se avessi avuto quattro figli miei. Avrei cercato di allargare la famiglia il più possibile”.

Il primo a essere adottato è stato Francisco. “Si trovava in Sud America, abbiamo fatto 22 ore di aereo – ricorda la Palombelli – Quando l’ho incontrato, aveva un fiore in mano e i vestiti bucati. Quando sono ripartita, ho lasciato tutto quello che avevo ai bambini: la valigia, l’orologio, tutto. Quello che vedi lì è terribile. Lì ho ritrovato la fede. Quando vedi cosa fanno i missionari in quei territori, ti rendi conto che c’è un’energia nella nostra religione che tante volte in Italia non cogliamo. Lì ci siamo riavvicinati per sempre alla fede”.

“Monica e Serena sono arrivate nel 2000 – prosegue – Prima le ho prese in affidamento, stavano in un istituto di suore e curiosamente erano le stesse suore che avevano cresciuto Francisco. Quello che è successo ha un po’ del miracoloso, come se qualcuno da lassù avesse messo a posto le cose. Entro in contatto con alcune assistenti sociali e scopro che queste bambine erano state cresciute dalla stessa suora di Francisco. Qualche anno prima avevo incontrato Madre Teresa di Calcutta. Noi le abbiamo detto: ‘Vorremmo adottare un altro bambino’ e lei ha detto: ‘I bambini’. Te lo giuro. Pensavamo ‘Si sarà confusa’ dato che non stava già tanto bene e invece…”.

“E’ stato un percorso complesso perché in Italia l’affidamento non è ancora regolato bene – spiega – Prendi in casa delle persone che sono figlie di una famiglia che magari non c’è più. Però eravamo spaventati, anche perché il padre era un uomo violento. Io le ho tenute molto protette. Tante volte ho chiesto loro ‘Volete incontrare la vostra mamma?’. Hanno sempre risposto ‘Assolutamente no’. La loro mamma biologica, prima delle mie figlie, ha messo al mondo tre maschi che sono stati cresciuti dalla sorella di lei. Uno si è fatto vivo e ha scritto a Serena, magari lo faranno anche gli altri. Io sono per il lieto fine. Se fosse dipeso da me, avrei fatto conoscere a Serena e Monica la mamma ma loro hanno sempre detto che non volevano. Il padre è morto qualche anno fa. Era un uomo molto violento. Quando ho portato Serena la prima volta dal dentista, il nostro dentista si è messo a piangere perché alcuni denti da latte erano stati rotti dal padre, dalle sue botte. Serena aveva anche una cicatrice. Il dentista si è messo a piangere perché ha capito ciò che c’era dietro quella bambina”.

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