Il comico Dado pestato dall'ex fidanzatino della figlia 14enne - Perizona Magazine

Il comico Dado pestato dall’ex fidanzatino della figlia 14enne

Daniela Vitello

Il comico Dado pestato dall’ex fidanzatino della figlia 14enne

| 14/04/2019

Gabriele Pellegrini, il comico noto con il nome d’arte di Dado, è stato aggredito e pestato sotto casa dall’ex fidanzatino […]

Gabriele Pellegrini, il comico noto con il nome d’arte di Dado, è stato aggredito e pestato sotto casa dall’ex fidanzatino di sua figlia Alice, 14 anni.

La ragazzina è stata bullizzata per mesi dal 17enne descritto dal comico come il classico “bello e dannato”. “Nei giorni in cui si lasciavano – racconta Dado al quotidiano “La Repubblica” – arrivavano da lui messaggi sui social e in chat, minacce, offese. Mia figlia veniva trattata come una donna di strada, ed è andata sempre peggio: una volta io mi sono ritrovato con la gomma della macchina bucata, Alice con gli occhiali da sole spaccati nel cortile della scuola. Gli insulti che le sono stati rivolti anche sui social erano davvero pesanti e volgari”.

Il comico era andato a parlare con la famiglia del ragazzo, poi dalla preside della scuola, che lo aveva sospeso con obbligo di frequenza, infine aveva consultato un avvocato e le forze dell’ ordine. Fino all’aggressione sotto casa.

“Io e lei (la figlia, ndr) eravamo al cinema, vicino a casa, all’Eur – racconta Dado – Le è arrivato un messaggio di lui: ‘Vengo a riportarti tutti i tuoi regali’. Alice ha risposto: ‘Per me puoi bruciarli. Una serie di Whatsapp e poi il ritorno a casa. Alice è rimasta in strada a giocare con i suoi amici, io e mia moglie guardavamo la televisione, poi abbiamo sentito insulti urlati. Ci siamo affacciati e abbiamo riconosciuto la minicar del ragazzo. Abbiamo detto ad Alice di salire a casa e a lui di andarsene. La sua risposta a me è stata: ‘Scendi che te meno’”.

“Ho chiamato la polizia mentre andavo in strada – prosegue – e quando lui ha visto che stavo fotografando la targa della macchinina, è partito in retromarcia e ha tentato di investirmi. Mi sono spostato, lui è ripartito e a quel punto mi ha dato il pugno, direttamente dal volante. Mi sono fotografato subito dopo il pugno e ho denunciato quel ragazzo. Spero che raccontare questa vicenda possa evitarne il ripetersi. E vorrei che si insegnasse ai ragazzi l’educazione, così rara di questi tempi”.

“Questi ragazzi non distinguono la realtà dalla fiction, la trap dal rap e il cane della Ferragni da un sorcio del Campidoglio – conclude – Parlano come i personaggi di Gomorra, di Suburra, di Baby e come le canzoni di certi trapper, dove la considerazione per il genere femminile è zero. Spesso noi comici abbiamo interpretato il bullo o il coatto romano perché sono caricature che fanno ridere, ma la realtà è più triste”.

Nell’aggressione, Dado ha riportato una frattura al naso e trenta giorni di prognosi.

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