Nei giorni scorsi Desirè Manca, capogruppo M5S al Consiglio regionale di Sardegna, è finita nell’occhio del ciclone per la mise scelta per l’insediamento del Consiglio: una giacca blu con un sottogiacca trasparente effetto “vedo-non vedo”.
In un’intervista rilasciata a Candida Morvillo per il “Corriere della Sera”, la donna 46enne si dichiara “stupita” dalle critiche e dalla polemica nata da una scollatura giudicata troppo audace per l’occasione.
“È un attacco strumentale e ben architettato a una donna che fa politica coi 5 Stelle – dichiara – Questa pubblicità quasi offende il mio essere donna e la mia libertà di esserlo. C’è una visione maschilista, anche da parte delle donne. Ho ricevuto più attacchi femminili che maschili, certe donne sono le peggiori nemiche delle donne. Devono essere complessate o gelose. O soffrono di non saper osare”.
Desirè Manca rivendica il diritto alla trasparenza anche in fatto di abbigliamento. “Uso trasparenze da sempre e sempre le userò – tiene a precisare – Se ci fosse un regolamento che vieta il tulle, mi adeguerei, ma non c’ è. Io, in consiglio, porto me, le mie idee e anche la mia fisicità. Anche da consigliere a Sassari vestivo in tailleur e sottogiacca. Non è lingerie perché sotto ho il reggiseno. Ho un figlio diciottenne, non uscirei col seno all’aria. Al mare, non vado in topless ma in bikini. Però, il tulle lo metto al supermercato come in chiesa”.
Nessun pentimento, dunque. “Non mi vesto per apparire, ma per essere. Essere me, senza complessi – spiega – Non sono mai andata nuda e mai lo farò. Infatti, l’altro giorno, ero vestitissima”.