Cesare Cremonini le canta ai "rapper con cinque rolex al polso" - Perizona Magazine

Cesare Cremonini le canta ai “rapper con cinque rolex al polso”

Daniela Vitello

Cesare Cremonini le canta ai “rapper con cinque rolex al polso”

| 02/04/2019

In collegamento con il programma radiofonico “I Lunatici” in onda su Rai Radio2, Cesare Cremonini parla del suo rapporto speciale […]

In collegamento con il programma radiofonico “I Lunatici” in onda su Rai Radio2, Cesare Cremonini parla del suo rapporto speciale con la notte.

“Ho sempre approfittato delle ore notturne per scrivere, leggere, guardare film – svela – La notte è l’unico momento in cui riesco ad isolarmi, a non avere rotture di scatole. La maggior parte delle canzoni le ho scritte di notte. I miei pezzi sono totalmente autobiografici. Amo molto suonare dal vivo, perché dopo venti anni di carriera mi rendo conto durante i concerti che sto raccontando la mia vita praticamente dall’inizio. Canto da quando ho 17 anni, è più il tempo che ho passato a fare il cantante che quello che ho passato a fare lo studente o il figlio. Ho la fortuna di essere un cantautore autobiografico, a volte certe canzoni mi sono utili anche a livello mnemonico, magari non mi ricordo più cosa facevo in alcuni periodi e certe canzoni me lo ricordano perfettamente”.

Il cantautore bolognese spiega il suo modo di vivere la scrittura: “Ho avuto la fortuna di ottenere dei bei successi, ma uno può avere tanto successo, guadagnare tanti soldi, ma la verità è che il vero successo è quando credi di essere capace davvero di fare le cose. Io non ho mai avuto la sensazione di essere davvero capace. Forse è per questo che ho continuato a scrivere per così tanto tempo. Quando ho esordito avevo 18 anni, il primo disco che tentai di far conoscere al pubblico vendette un milione e mezzo di copie in un due anni. Rimase primo in classifica per un anno intero”.

Nonostante il successo arrivato quando era giovanissimo, Cremonini ha mantenuto i piedi ben saldi per terra. “Mi sono sempre reso conto di avere una grande fortuna, già all’inizio del successo mi ponevo il problema di come non perdere la testa, e la risposta è sempre stata nella scrittura – dichiara – E’ lei che non mi ha fatto perdere la testa. Mi ha tenuto attaccato al mio mestiere. E poi Bologna mi ha molto protetto, magari a Milano e a Roma avrei perso un pochino più la brocca. Certo vendere un milione e mezzo di copie a diciotto anni…Oggi nessuno sa cosa vuol dire”.

Infine, la stoccata ai giovani di oggi che si sentono grandi: “A volte sento alcuni artisti molto giovani, tipo i rapper che hanno cinque rolex al polso, vantarsi del proprio successo o dei propri guadagni, vorrei portarli a cena un giorno e raccontargli com’è vendere un milione e mezzo di copie a diciotto anni”.

CLICCA QUI E SEGUICI SU INSTAGRAM

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965