Com’è noto, oggi per Fabrizio Corona si sono riaperte le porte del carcere (LEGGI QUI). Fino a ieri sera l’ex […]
Com’è noto, oggi per Fabrizio Corona si sono riaperte le porte del carcere (LEGGI QUI). Fino a ieri sera l’ex re dei paparazzi era in tv ospite di Massimo Giletti a “Non è l’Arena” nello spazio dedicato al giallo di Imane Fadil, la testimone chiave del processo Ruby Ter morta lo scorso 1 marzo all’ospedale Humanitas di Milano in circostanze ancora da chiarire.
“La conoscevo, ha frequentato gli uffici di viale Monza, miei e di Lele Mora – ha dichiarato Corona in collegamento da Milano – E’ stata a vivere sei mesi a casa di uno dei miei paparazzi un pochettino più svegli. Quando il presidente (Berlusconi, ndr.) dice che non se la ricorda…io stesso non me la ricordavo. Non voglio dire una cosa brutta perché poi parliamo di una povera ragazza morta e mi dispiace tantissimo, però purtroppo tra le migliaia di ragazze che c’erano, come ha detto bruscamente Lele Mora, lei era insignificante. Quindi io non mi ricordavo neanche che lei era stata tantissime volte nel mio ufficio. Era una ragazza delle tante che è andata pochissime volte a quelle cene di Arcore. Come ha detto lei stessa, non aveva mai partecipato al Bunga Bunga”.
Corona si è poi lasciato andare ad alcune rivelazioni: “A me l’avvocato di Imane ha detto che lei sul letto di ospedale chiedeva di essere fotografata per far vedere in che condizioni era. Lui ha rinunciato al mandato perché la famiglia e gli altri volevano il complotto (…) Ho visto la differenza di quello che hanno pubblicato i giornali. Lei non viveva in una casa infestata di topi, anzi in una casa piena di libri e pulitissima. Il degrado descritto è inesistente”
Giletti ha ricordato che anche Corona fu sentito dai pm del processo Ruby Ter. “Sono stato sentito a Opera perché durante l’inchiesta di Vallettopoli ci fu un furto nei miei uffici – ha confermato l’ex fotografo dei vip – Rubarono l’archivio. Si era sparsa la notizia che io fossi l’unico ad avere le immagini e i video del Bunga Bunga. Ma non era vero. Io ero rinchiuso nel carcere di Opera nel 2014, vennero i pm e mi fecero un lungo interrogatorio di circa 4-5 ore. Se devo dire la mia, mi interrogavano sul nulla”.
Nel frattempo, arrivano le prime reazioni al ritorno di Corona in carcere. Tra quanti hanno commentato la notizia anche Selvaggia Lucarelli. “Qualche mese fa sono stata querelata da Fabrizio Corona perché avevo scritto sul Fatto che continuava a violare le regole dell’affidamento – ha scritto la giornalista su Facebook – Perché ho detto da Giletti che fa di tutto per tornare in carcere. Hanno archiviato. Si è opposto all’archiviazione. Quattro giorni fa siamo tornati davanti a un giudice perché per lui avrei scritto delle bugie. Mi sono dovuta difendere di nuovo tramite il mio avvocato. Ecco”.
Contattato al telefono dal sito “Fanpage.it” uno degli avvocati di Corona, Ivano Chiesa, ha confermato che il suo assistito è tornato in carcere. “Si tratterebbe di una sospensione dell’affidamento terapeutico, dunque di un provvedimento provvisorio”, ha dichiarato. Per poi aggiungere: “Nei provvedimenti di sospensione la legge prevede che si venga portati nel carcere più vicino a casa, che nel caso di Fabrizio è San Vittore”.
